La storia si allunga e il Castel Goffredo fa suo il 16° tricolore
Per trovare il primo scudetto bisogna tornare indietro al 1996: per cinque anni fu dominio incontrastato e poi, dopo l'interruzione nel 2001, seguirono altri sette successi consecutivi. Ancora uno stop e nel 2010 arrivò il 13° tricolore. Per tornare a vincere bisognò aspettare fino al 2016, ma ora la Battini Agri Castel Goffredo non pare temere avversari e ha messo in bacheca tre trofei di fila, che, sommati ai precedenti, fanno sedici. Il bilancio è arricchito dalla conquista della Coppa Italia.
La sequenza pare destinata ad allungarsi, perché non si vede all'orizzonte chi possa impensierire la corazzata castellana. L'ultimo campionato è stato un inno alla continuità di rendimento. Nella regular season le ragazze allenate da Jiang Zilong, in dodici partite, si sono imposte una volta per 4-2, sette volte per 4-1 e quattro per 4-0, staccando di sette lunghezze (24 punti contro 17) la Teco Corte Auto Cortemaggiore.
Nei playoff la musica non è cambiata. In semifinale le mantovane hanno dominato il derby contro la Polisportiva Bagnolese Panino LAB, con il 4-1 a Bagnolo San Vito, figlio delle doppietta di Li Xiang (3-1 su Cristina Semenza e 3-0 su Mihaela-Suzana Encea) e di Tian Jing (3-0 su Alessia Turrini e Claudia Carassia). Encea alla "bella" ha avuto la meglio su Chiara Colantoni. Al PalaTennistavolo "Elia Mazzi" il 4-0 è stato siglato dai 3-0 di Li Xiang su Semenza, Tian Jing su Turrini, Colantoni su Encea e Le Thi Hong Loan su Carassia.
In finale si è partiti con il 4-1 di Cortemaggiore, con i 3-1 di Li Xiang sull'ucraina Ganna Farladanska e su Giorgia Piccolin, di Tian Jing sulla slovena Ana Tofant e di Colantoni su Piccolin. Nelle fila magiostrine, Farladanska ha battuto per 3-1 Tian Jing. A Castel Goffredo il monologo (4-0) è stato scandito dai 3-0 di Tian Jing su Tofant e Arianna Barani e dai 3-1 di Li Xiang su Piccolin e di Colantoni su Farladanska. In totale, dunque, sedici vittorie su altrettanti incontri.
La 24enne cinese Li, al suo primo anno in Italia, è stata impeccabile e ha totalizzato 25 successi (19 nella prima fase e 6 nella seconda), per un 100% da applausi. Tian Jing ha vinto 22 volte su 26 (85%). Colantoni, condizionata da problemi fisici, ha comunque ottenuto 10 vittorie su 12 incontri (83%) e Loan si è imposta sei volte su dieci (60%).
«Abbiamo costruito una squadra senza dubbio competitiva - spiega il direttore generale Franco Sciannimanico - ma, al di là dei valori tecnici, si è creato un bel rapporto fra le atlete e i coach, che hanno potuto allenarsi in un'atmosfera serena. I risultati che sono arrivati hanno fatto sembrare tutto facile, ma dietro c'è stato un grande lavoro, svolto con costanza tutti i giorni».
Squadra che vince non si cambia:«Li Xiang è stata infallibile, si è ambientata subito nella realtà italiana, forse per il suo modo di giocare e anche perché aveva già militato per due anni in Spagna e dunque il gioco europeo non le era sconosciuto. Tian Jing non sempre ha la possibilità di allenarsi allo stesso modo durante l'anno, ma basta che arrivi qualche giorno prima dei match a Castel Goffredo per tornare l'atleta che tutti conosciamo. Chiara Colantoni, nonostante gli infortuni che l'hanno un po' rallentata, è riuscita a rientrare nel momento giusto e ha dimostrato tutte le sue qualità. Vorrei fare un elogio a Loan, che, ogni volta che è stata chiamata in causa, ha dato il meglio di sé. Mi auguro che il prossimo anno possa giocare molto di più e dovrà essere lei a guadagnarsi questa possibilità con le sue prestazioni. Avendo un organico del genere, abbiamo deciso di confermarlo in toto. Proveremo a vincere ancora».