Luciano Saiu: «Il mio Muravera, fra le finali scudetto e il piacere di allevare i giovani

Da oltre trent'anni il tennistavolo in Sardegna può contare sull'impegno di una società di riferimento come il Muravera, capace di distinguersi nel ruolo di protagonista della crescita del movimento e anche sul fronte organizzativo.
«La nostra associazione sportiva - racconta il presidente Luciano Saiu - è nata ufficialmente il 31 gennaio ed è ratificata federalmente il 24 maggio 1982. L'ha fondata un gruppo di vecchi amici, composto da me e da Antonio Sestu, Franco Agus e Antonio Solinas. Grazie a una colletta fra i soci, acquistammo un tavolo Super Simonis e, usufruendo dei locali dell'oratorio, iniziò questa bellissima avventura. Dopo una serie di peregrinazioni siamo giunti nella palestra comunale a metà degli anni 80».
C'è qualche aneddoto di quei primi tempi?
«Ricordo che le prime trasferte per i tornei si facevano a Cagliari con la mia auto, che caricavo anche con cinque ragazzi. Nel ritorno si confrontavano i risultati e più bravi portavano a casa un set. Quando uno di noi vinse una partita, fu festa grande».
Quali sono state le tappe della crescita?
«Trascorso appena un anno, la società ha raggiunto il primo grande traguardo, con la medaglia d'argento di Deborah Capponi alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù. L’anno 1983 ha inaugurato così una serie di risultati che nel corso degli anni ha portato l’A.S.T.T. Muravera a essere uno dei club più noti in ambito nazionale. Siamo approdati in A1 femminile nel 1990 anche grazie all'ingaggio della giovane cinese Wei Jian, nella doppia veste di allenatrice e giocatrice. Dopo la prima salvezza, la squadra nel 1991/1992, rinforzata dall'arrivo di Sabrina Moretti, si è classificata seconda, alle spalle dello scudettato Coccaglio. In tutto abbiamo disputato una ventina di campionati fra serie A1 e serie A2, con ben tre finali scudetto tra il 2002 e il 2005. Quella del 2004 è stata l'annata migliore, in cui abbiamo costretto alla "bella" il fortissimo Castelgoffredo. Della nostra formazione di allora facevano parte Wang Yu, Liu Jon Jan, Maria Rita Pilloni e Stefania Bosi, con l'allenatore Wang Gang».
Quali sono stati gli atleti più forti che abbiano giocato per voi e quali risultati hanno ottenuto?
«Mi sono rimasti nel cuore tutti i giocatori e le giocatrici che hanno fatto parte di questa società. Tra le ragazze che in passato hanno vestito la maglia del Muravera ricordiamo con piacere e orgoglio, oltre alla già citata Wei Jian, che ha conquistato nel 1998 e nel 1999 il titolo assoluto di doppio e nel 1998 l'argento in singolare, Andreja Ojstersek, nazionale slovena, Sabrina Moretti, nazionale assoluta, Pamela Franchi e Roberta Donda, azzurre giovanili e assolute, Emilia Masia e Monica Degli Esposti, nazionali giovanili, Luisa Carannante, tricolore Veterani in singolare e doppio nel 1997, Laura Gambacorta, Magda Pisano, Maria Assunta Locci, Patrizia Curreli e Simona Selva».
L'attività agli inizi all'oratorio di Muravera
Serie B2 maschile a metà degli anni 80 con Gianeri Casu, Scotto e Matta
Oggi quali sono i pongisti migliori?
«Dopo la decisione del 2005 di puntare sui giovani, i nostri migliori atleti disputano i campionati di B2/B1 maschile e B femminile. Fra i primi abbiamo Stefano Macis, Nicola Pisanu e Simone Boi, ma non posso dimenticare un nostro ragazzo che quest'anno ci ha lasciato, Giovanni Cuccu, che ha fatto parte anche della rappresentativa giovanile azzurra. Per il settore femminile si stanno mettendo in luce Sara Congiu, Serena Anedda e Giulia Zucca, mentre fra le giovanissime Francesca Seu, classe 2008, è stata seconda al Ping Pong Kids di quest'anno e Alessandra Stori, classe 2006, si è piazzata terza».
Quanti tesserati avete?
«Una trentina, quasi tutti del settore giovanile, una scelta dovuta ai pochi spazi che abbiamo a disposizione. Pur allenandoci cinque giorni alla settimana, possiamo utilizzare quattro tavoli per tre-quattro ore al giorno».
Francesca Saiu, Monica Degli Esposti e Wei Jian nel 1990 conquistarono la promozione in serie A
Nicola Pisanu, Wang Gang, Giovanni Cuccu, Simone Boi
Chi sono i vostri tecnici?
«Dopo il ritorno in Cina di Wang Gang, sono Francesca Saiu, che dopo molti anni di militanza come atleta ha preso il patentino come allenatore e si avvale della collaborazione di Nicola Pisanu e Simone Boi, tecnici a loro volta. Da quest'anno fa parte dello staff anche Ana Brzan, sia in veste di allenatrice sia in quella di giocatrice, per far crescere le nostre ragazze della B».
Quante squadre sono iscritte ai campionati e a quali campionati nazionali partecipate?
«A livello nazionale disputeremo la B1 maschile e la B femminile, mentre in ambito regionale avremo due compagini in D2».
Che tipo di attività svolgete durante la settimana?
«I ragazzi più grandi si allenano cinque volte alla settimana per due ore e mezza, gli altri tre o quattro volte, per la stessa durata».
Cosa fate sul fronte promozionale per incrementare il vostro vivaio?
«La promozione si fa organizzando incontri nelle scuole primarie (prima, seconda e terza elementare), ma anche con dimostrazioni nella piazza di Muravera, mettendo a disposizione di chi vuole provare due tavoli. Terza opzione è il passaparola fra i parenti degli atleti amici».
Fra le novità c'è l'attività paralimpica?
«Esatto. Da quest’anno abbiamo iniziato con un bimbo di nove anni, Niccolò Pilia, che nel tennistavolo sta trovando buone senzazioni».
Progetti futuri?
«Incrementare i tesserati e riuscire a portare qualche bambino e bambina in Nazionale».
Alessandra Stori e Francesca Seu: il futuroIl vostro fiore all'occhiello dal punto di vista organizzativo è la Coppa Muravera.
«Organizziamo anche altre manifestazioni, quale il Muraverino, aperto a tutti i bimbi anche non tesserati al solo scopo promozionale, o i tornei del Grand Prix. L'evento principale è appunto la Coppa Muravera a squadre, alla quale da tre anni si è aggiunta la Coppa 4Mori individuale. Ogni volta che questa manifestazione si conclude c'è sempre grande appagamento».
Qual è la maggiore soddisfazione legata a questa manifestazione?
«Abbiamo avuto il privilegio di aver visto in azione nella nostra rassegna i migliori talenti che nel tempo si sono confermati. Fra i grandi protagonisti ricordiamo Antonino Amato, Darko Jorgich, Jordy Piccolin, Matteo Mutti, Carlo Rossi, Alessandro Di Marino, solo per citarne qualcuno, ma tanti altri meriterebbero di essere nominati. Anche l'ultima edizione, che si è conclusa da poco, si è dimostrata un'importante vetrina per molti giovanissimi, confermando il valore già noto di alcuni e mettendo in mostra i piccoli nati nel 2008 che si sono dimostrati all'altezza: fra i maschietti Simone Garello (A4Verzuolo) e Flavio Lavermicocca (TT Ennio Cristofaro) e tra le femminucce la nostra Francesca Seu».
Quali novità vorrebbe ancora introdurre nella Coppa Muravera?
«Abbiamo cambiato nel tempo sia la formula sia le età dei partecipanti e abbiamo aggiunto anche il settore femminile. Penso che, almeno per qualche anno, la formula resterà invariata. Sono felice, perché ritengo che grazie alla Coppa Muravera i pongisti locali e sardi possano avere maggiori stimoli e acquisire esperienze importanti per la loro formazione».
Presidente, ha un sogno?
«In futuro sarebbe bello trovare una sponsorizzazione, che permetterebbe senz’altro di valorizzare meglio il lavoro che dirigenti e allenatori svolgono con molta passione, ma con pochi mezzi. Questa valorizzazione sarebbe senza dubbio un'ottima pubblicità anche per la nostra cittadina».