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Chiara Colantoni: «Ho scelto di venire a Formia perché voglio crescere»

Di ROBERTO LEVI

Chiara Colantoni: «Ho scelto di venire a Formia perché voglio crescere»

Il decollo del Centro Federale di Formia ha portato alla creazione di un vero e proprio gruppo di lavoro femminile. A Jamila Laurenti si sono unite Veronica Mosconi, Martina Nino, Valentina Roncallo e la più esperta Chiara Colantoni, punto di riferimento della Nazionale assoluta.

Chiara sei contenta della scelta fatta?

«Il potenziamento della presenza femminile a Formia si è finalmente concretizzato e sono felice di fare parte di questo progetto. Anche l'anno scorso per lo più ero venuta due o tre volte alla settimana a Formia per allenarmi e abbiamo valutato che fosse meglio che venissi a vivere qui».

Ritieni che il Centro ti aiuterà nel percorso di crescita?

«Spero proprio di sì. Certamente i carichi di lavoro aumenteranno e personalmente m'impegnerò al massimo per far sì che arrivino anche i risultati. Ci seguiranno i tecnici Maurizio Gatti, Giuseppe Del Rosso e Sebastiano Petracca e avremo il supporto costante degli sparring Alessandro Di Marino e Maurizio Massarelli. Ci conosciamo da molto tempo e sarà bello lavorare in gruppo con loro».

I raduni con la Nazionale che avete fatto a Bolzano e ad Angolo Terme ti sono stati utili?

Art 06 Foto01 Chiara Colantoni al lavoro a Formia rdmAl lavoro a FormiaArt 06 Foto02 Con le compagne al Centro Federale rdmCon le compagne al Centro Federale«Durante i dieci giorni a Bolzano abbiamo puntato particolarmente sull'aspetto fisico. Il nuovo preparatore Massimo Oliveri ci ha impegnato parecchio, ma è servito e abbiamo posto delle buone basi. Anche ad Angolo Terme abbiamo continuato con lui e in più c'è stato il lavoro al tavolo. C'erano anche le atlete inglesi e le slovene ed è stato bello confrontarsi con loro. Abbiamo insomma vissuto un periodo intenso».

Con Oliveri vi trovate bene?

«Molto. Noi ragazze non avevamo mai avuto un preparatore fisso in tutti gli stage e questo è stato un importante passo avanti. Massimo è convinto del suo metodo di lavoro e ci segue con grande passione. Ci ha anche dato degli esercizi da portare avanti quando non siamo insieme e s'interfaccerà con il preparatore di Formia Vincenzo Scipione, per sviluppare un programma omogeneo per tutto l'anno».

Come ritieni che stia andando il tuo gioco?

«Devo ancora sistemare qualcosa sul diritto, mentre sento sicuro il rovescio, che è sempre stato il mio colpo più naturale. Nell'Open di Repubblica Ceca contro la croata Srebrnjak sono riuscita e a essere più aggressiva. Con la ceca Matelova, che è brava, avrei sicuramente potuto fare meglio. Mi sono spesso creata le occasioni per chiudere i punti e poi con degli errori ho vanificato tutto».

Eppure la Matelova si presta abbastanza bene al tuo gioco, vero?

Art 06 Foto04 Chiara agli Europei di Budapest 2016 rdmChiara agli Europei di Budapest 2016Art 06 Foto03 Con Debora Vivarelli ai Mondiali di Dusseldorf rdmCon Debora Vivarelli ai Mondiali di Dusseldorf «È la mia avversaria ideale, perché ha colpi puliti e tira forte, e sono dispiaciuta di come sia andata. Sono entrata in campo convinta, memore anche del match di un anno e mezzo fa, nel quale ero in vantaggio per 2-0 e 7-4 nel terzo. Mi è sfuggito il primo set ai vantaggi e se lo avessi portato a casa forse qualcosa sarebbe cambiato nell'economia della partita. Nel complesso ho sbagliato troppo. A volte rischio eccessivamente e talvolta mi manca ancora un po' di sicurezza nei colpi. Penso che la continuità del lavoro che svolgeremo a Formia mi aiuterà molto da questo punto di vista».

Venendo al campionato, com'è nata la decisione di tornare a Castel Goffredo?

«Ci eravamo lasciati bene ed ero io che, in quel momento della mia vita, avevo bisogno di cambiare. L'idea di rientrare è maturata naturalmente. Si è presentata questa opportunità e l'ho colta al volo. Ho trascorso quattro anni a Castel e mi sono sempre trovata benissimo con la società, l'allenatore e i compagni».

Ti ha ingolosito la possibilità di lottare per lo scudetto?

Art 06 Foto06 La prima volta al Castel Goffredo rdmLa prima volta al Castel Goffredo«Non ne ho ancora vinti e sarebbe bello rompere il ghiaccio. Sulla carta siamo una bella squadra, con la nuova cinese Li Xiang, Tian Jing e Le Thi Hong Loan, e toccherà a noi dimostrare sul campo che meritiamo di conquistare lo scudetto. Al di là di noi, comunque, ci attende un campionato interessante, con nuove straniere che alzeranno il livello qualitativo. Ci sarà da divertirsi. Anche la prime due giornate a concentramento saranno una bella novità. A Terni riusciremo ad avere una visione d'insieme di tutte le avversarie».

Come procede il tuo percorso all'Università?

«Ho iniziato nel 2016 il corso di laurea in Scienze Motorie all'Università telematica e-Campus e ho quasi finito gli esami del primo anno, con una buona media. A Formia dovrò cercare di conciliare gli allenamenti con lo studio e farò il possibile per portare avanti entrambi al meglio».

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