I tricolori indimenticabili di Sara Rinaudo

Le gare di quinta categoria ai Campionati Italiani di Lucera hanno avuto una protagonista assoluta in Sara Rinaudo, la 13enne atleta dell’A4 Verzuolo che ha conquistato tre medaglie d’oro in singolare, in doppio con la compagna di società Giulia Zucchetti e nel misto in coppia con Riccardo Varone (TT Amatori Sessa).

Sara, immagino che siano state giornate indimenticabili per te.

«È proprio vero, è stato fantastico. E pensare che speravo soprattutto di salire sul podio in singolare, dopo che l’anno scorso mi ero fermata nei quarti».

Invece cosa è accaduto?

«Già nel singolo è andata meglio del previsto. All’inizio ero anche un po’ agitata, poi gradualmente mi sono tranquillizzata e il mio livello di gioco è salito. Il match più difficile è stato in finale contro Sofia Sommavilla, ero anche emozionata. La conosco, ma non l’avevo mai affrontata. Ho fatto il possibile per batterla e ci sono riuscita al termine di quattro set impegnativi».

Quello è stato solo l’inizio, nel misto come ti sei trovata?

«Sono partita senza sapere con chi avrei giocato, perché dal Piemonte non c’era nessuno che scendesse e potesse fare il doppio con me. Il mio allenatore ha poi trovato Riccardo, anche lui alla ricerca di una compagna. Ci siamo comportati bene in gara, anche se all’inizio abbiamo dovuto trovare un po’ d’affiatamento. La semifinale contro Cappuccio e Gatto è stata veramente tosta. Abbiamo rischiato di perdere nel quarto set e siamo stati bravi a venirne fuori».

Con Giulia Zucchetti è stato più facile?

«Beh, ci conosciamo essendo tesserate per lo stesso club. Già l’anno scorso avevamo giocato ai Campionati Italiani e ci eravamo classificate terze. In finale avevamo contro Buonviaggio e Sereno Regis ed è stata durissima. Siamo andate per due volte in vantaggio di un set e ci hanno sempre riprese. Alla “bella” abbiamo capito meglio che cosa fare e il nostro allenatore ci ha dato i consigli giusti».

Da quanto pratichi il tennistavolo?

«Da quattro anni e mezzo. Ho iniziato perché c’erano una mia amica e suo fratello che giocavano. Ho provato e mi è piaciuto subito. In realtà facevo anche pallavolo, che avevo cominciato da piccolina, e sono andata avanti fino all’Under 12. Era lo sport di mio papà e mia sorella».

La Rinaudo e Giulia Zucchetti La Rinaudo e Riccardo Varone

Quelle di Lucera non sono state le uniche medaglie tricolori di quest’anno?

«No, perché ho vinto anche un bronzo ai Giovanili di Terni nella gara a squadre allieve».

Questa è stata insomma l’annata della tua crescita?

«Sì mi sembra di essere migliorata nell’organizzazione e mi sento più sicura Ho lasciato la pallavolo, mi sono concentrata sul tennistavolo e questo sta giovando al mio rendimento. Il rovescio è forse il mio colpo migliore, mentre devo progredire nel diritto. Il tennistavolo mi piace perché posso decidere io quello che voglio fare e imporre il mio gioco. Voglio che questa stagione sia un po’ un trampolino di lancio per diventare più brava».

A scuola come va?

«Bene, ho finito la seconda media. Per ora riesco a conciliare bene lo studio con i tre allenamenti alla settimana che svolgo con i tecnici Catalin Negrila e Ciprian Constantinescu».

Quest’anno hai disputato anche i campionati a squadre?

«Ho partecipato alla C femminile e alla D2 maschile. In C ci siamo piazzate prime, ma non abbiamo disputato i playoff. Abbiamo vinto anche in D2 e siamo stati promossi in D1. Mi piace giocare contro i maschi. È un gioco un po’ diverso, che mi aiuta però ad affrontare le ragazze».