Quattro medaglie europee nei Campionati Mondiali dominati dai cinesi
Quelli disputati al Centro Fieristico Baltera di Riva del Garda (Trento) sono stati indiscutibilmente i Campionati Mondiali Juniores dei cinesi, che sono tornati prepotentemente alla ribalta, dopo che l’anno scorso a Cape Town, in Sudafrica, avevano subìto lo smacco di cedere ai giapponesi i due successi a squadre e di rimanere addirittura fuori dal podio del doppio femminile, aggiudicandosi soltanto il singolare delle donne. La patria del tennistavolo si è aggiudicata tutti e sette i titoli in programma e nelle precedenti edizioni della manifestazione era accaduto altre quattro volte, nel 2009 a Cartegena de Indias (Colombia), nel 2012 a Hyderabad (India), nel 2014 in casa a Shanghai e nel 2015 a Vendée (Francia).
Nel singolare maschile, in assenza del giapponese Tomokazu Harimoto, numero 1 al mondo fra gli Under 18 e campione uscente, che ha dovuto rinunciare per un infortunio alla spalla destra, si è imposto il 18enne Xue Fei (ottavo successo cinese), che in finale ha battuto per 4-1 il 15enne svedese Truls Moregard, argento fra i cadetti agli Europei del 2016 e 2017 e vera rivelazione della manifestazione. Sul terzo gradino del podio sono saliti gli altri cinesi Wang Chuqin e Niu Guankai, il dominatore del recente World Cadet Challenge alle Isole Fiji. Prima di Moregard per l’Europa erano andati a medaglia il tedesco Patrick Baum, oro nel 2005, l’inglese Paul Drinkhall, argento nel 2008, e lo svedese Fabian Akerstrom, bronzo nel 2005, come il tedesco Dimitrij Ovtcharov nel 2006, il russo Mikhail Paikov nel 2007 e il francese Quentin Robinot nel 2011.
Il Vecchio Continente ha piazzato tre atleti nei quarti e oltre allo scandinavo sono riusciti nell’impresa l’azzurro Matteo Mutti e il belga Florian Cnudde. Negli ottavi c’erano anche il russo Denis Ivonin e il romeno Rares Sipos. Grande delusione per i nipponici, tutti eliminati prima del penultimo turno. La testa di serie numero 2 Yuto Kizukuri è uscito per mano di Moregard negli ottavi e Masaki Takami e Yuta Tanaka hanno subìto la stessa sorte a opera di Cnudde e del coreano An Jaehyun.
Anche nel femminile tre semifinaliste su quattro sono state cinesi e alla fine ha prevalso Sun Yingsha (quindicesimo sigillo su quindici per il suo Paese) per 4-3 su Wang Manyu (dodicesima doppietta in finale), che ha così mancato il terzo successo, dopo quelli del 2014 e del 2015. Terze ex aequo la cinese Qian Tianyi e la giapponese Miyu Kato. La quarta cinese in gara era la campionessa uscente Shi Xunyao, eliminata nei sedicesimi dalla spagnola Zhang Xuan, l’unica europea a raggiungere i quarti. Negli ottavi avevano salutato la compagnia la russa Daria Shadrina, la romena Adina Diaconu e le altre due extra asiatiche, la brasiliana Bruna Takahashi e la portoricana Adriana Diaz.
Nel doppio maschile Wang Chuqin e Xue Fei (decimo successo cinese) hanno avuto la meglio per 4-1 sui coreani An Jaehyun e Baek Hogyun, confermando l’oro del 2015. Xue Fei si era anche imposto nel 2014 con Lyu Xiang. Medaglie di bronzo per i giapponesi Yukiya Uda e Yuta Tanaka e Masaki Takami e Yuto Kizukuri. Sono arrivati a due punti dalla semifinale i belgi Florian Cnudde e Laurens Devos, campione paralimpico di Rio 2016, che erano avanti per 9-7 nel settimo set contro Uda e Tanaka e hanno perso per 11-9. I russi Denis Ivonin e Vladimir Sidorenko, sconfitti da Takami e Kizukuri per 4-1, erano l’unica altra coppia europea presente nei quarti.
Nel doppio femminile è stato derby cinese per l’oro (quattordicesimo trionfo) e Shi Xunyao e Sun Yingsha hanno stoppato per 4-3 Qian Tianyi e Wang Manyu. Terzo gradino del podio per le nipponiche Miyu Kato e Miyu Nagasaki e Miyuu Kihara e Mitsuho Kimura. Nei quarti erano tre le coppie europee, composte dalle russe Anastasia Kolish e Mariia Tailakova, dalle polacche Julia Slazak e Anna Wegrzyn e dalle romene Adina Diaconu e Andreea Dragoman.
Nel misto Xue Fei, già primo nel 2015 con Chen Ke, e Wang Manyu nell’atto conclusivo hanno disposto per 4-1 dei coreani An Jaehyun e Kim Jiho (tredicesimo acuto dorato dei cinesi). Sconfitti in semifinale i romeni Cristian Pletea e Adina Diaconu e i cinesi Wang Chuqin e Sun Yingsha. I romeni hanno avuto nei quarti anche Rares Sipos e Andreea Dragoman e il Portogallo era rappresentato da Jose Pedro Francisco, in coppia con l’hongkonghese Chau Wing Sze.
Nelle due gare a squadre si sono verificati gli stessi podi, con la Cina vincente in finale sul Giappone, che in entrambi i casi ha iscritto il suo nome per la tredicesima volta nell’Albo d’oro. Terze l’ottima Romania e la Corea. In tutto l'Europa ha portato a casa l'argento della Svezia e i tre bronzi dei romeni.
La 16ᵃ edizione dei Mondiali Juniores si disputerà nel 2018 a Bendigo, in Australia.