Arcigli e Gallo sul Lignano Master
Abbiamo rivolto alcune domande al responsabile tecnico dell’Italia paralimpica, Alessandro Arcigli, ed al suo vice Donato Gallo, come sempre dopo un evento importante. I due si sono divisi i compiti ed ecco cosa ci hanno risposto.
Quali sono le prime considerazioni che ti senti di fare sul Lignano Master 2014?
“Inizio con l'elogiare convintamente e pubblicamente l'ottimo lavoro dello Staff Federale. La manifestazione è ormai una delle meglio organizzate al mondo e lo dimostra il gran numero di partecipanti. Il Presidente Sciannimanico ha saputo creare una squadra "vincente" non solo tecnicamente, ma anche dal punto di vista organizzativo. La Fitet è, ormai, un punto di riferimento mondiale anche, e specialmente, per le indiscusse capacità organizzative.”
Parlando invece di prestazioni sportive?
“Tornando a quello che mi compete, l'analisi tecnica, mi voglio soffermare su alcuni aspetti che mi stanno particolarmente a cuore e vorrei porre l'accento sulla solidità del nostro "gruppo" di atleti, tecnici, sparring e (last but not least) assistenti.
Dopo Londra ho deciso di non convocare alcuni degli atleti che hanno fatto la storia del Tennistavolo Paralimpico, ed altri si sono fatti da parte autonomamente, per provare a creare un gruppo più omogeneo di atleti "giovani" nello spirito con cui si approcciano allo sport e non solo dal punto di vista anagrafico. Ho lasciato, ovviamente, qualcuno che potesse essere da esempio per i nuovi arrivi ed ho provato ad amalgamare una squadra. Questa è l'arma vincente di questo biennio, la “squadra” non più come somma di grandissime individualità, ma vero e proprio mix vincente.”
Non a caso sono arrivate medaglia ma anche ottimi piazzamenti.
“Aver portato al Lignano Master Open ben 7 atleti su 11 ai quarti di finale è il risultato che più mi gratifica, senza nulla togliere alle importantissime medaglie di Podda, Brunelli e Borgato.
Aver assistito alle prime affermazioni Internazionali di Falco e Rossi (due dei prodotti dell'attività giovanile della Federazione) è stato esaltante, così come lo è stato vedere Paone e Santinelli (le ultime due mie scommesse) ad un passo dalla medaglia sia nel singolare che a squadre.
Tutti gli atleti della rosa mi hanno dimostrato di essere competitivi a livello internazionale ed insieme continueremo nella marcia di avvicinamento a Rio 2016, vero obiettivo della nazionale paralimpica della Fitet.”
In conclusione?
“Concludo complimentandomi con tutti per la solidità dimostrata e per i progressi ottenuti, lascio a Donato l’incombenza delle valutazioni sui singoli e rivolgo un grazie ai tecnici che in società seguono gli atleti ed a quelli che durante i raduni operano insieme a me e Gallo. Un ringraziamento al Consiglio Federale ed al Presidente Federale che, con i fatti, dimostrano di avere fiducia nello staff tecnico guidato dal sottoscritto. ”
A seguire abbiamo chiesto a Donato Gallo, tecnico delle nazionali paralimpiche, di personalizzare per ciascun atleta impegnato al recente Lignano Master 2014 le su valutazioni. Ecco i suoi “giudizi”.
Clara Podda : La solita combattente di razza, conquista una medaglia di Bronzo nella gara individuale, dove nel girone di qualificazione, regola con tranquillità la francese Clot (3-0) e la polacca Buclaw (3-1), vincendo il suo quarto di finale con l’ostica giordana Al Bargouthi (3-1) e perdendo la semifinale con la russa Pouchpacheva (1-3), che al momento, insieme alla cinese, sono di un gradino superiore nel palcoscenico mondiale. Nella gara a squadre, classe 1-3, con la sua compagna di sempre, Michela Brunelli, si conferma ad alti livelli, conquistando un meritato Argento, battendo rispettivamente la squadra ITA2 (3-2), il team giordano (3-0), il team misto ISR/ITA (3-0) e perdendo con la Croazia (1-3), campione d’Europa in carica, al termine di una partita molto equilibrata, che l’ha vista comunque protagonista, anche se perdente, contro la forte croata Dretar, di una classe superiore alla sua. Ai prossimi Mondiali in Cina, la nostra Clara sarà un avversario ostico per tutti.
Michela Brunelli : La nostra Michela, conferma quanto di buono fatto vedere agli ultimi campionati europei, superando il suo girone di qualificazione, perdendo con la croata Muzinic (0-3), e vincendo con la francese Fillou (3-1). Nel suo quarto di finale regola l’altra forte francese Bertrand, che la sopravanza nelle classifiche mondiali, con un secco e perentorio (3-0), ma perdendo in semifinale, e quindi conquistando un meritato Bronzo, con la fortissima svedese Ahlquist (0-3). Nella gara a squadre, classe 1-3, insieme alla compagna, Clara Podda, porta il suo team alla conquista di un meritato Argento, perdendo solo due partite. Al momento, a parte le due cinesi e la svedese Ahlquist, è da considerare sicuramente una tra le migliori giocatrici al mondo, e potrà sicuramente dire la sua ai prossimi Mondiali in Cina.
Federica Cudia : La giovane mazarese, mette in mostra grinta e volontà, alternando momenti di ottimo tennistavolo, vedi il 1-1 e 5-1 a suo favore, in entrambi gli incontri con la turca Altintas e la francese Bertrand, ad altrettanti momenti bui, con relativi passaggi a vuoto, perdendo con entrambe per 1-3, nel suo girone di qualificazione, e purtroppo a nulla è valsa la vittoria per 3-0 con la giordana Akrebawee ai fini del passaggio del turno, peccato, la ragazza è ancora molto giovane, e forse proprio per questo, nei momenti importanti, ogni tanto si spegne la luce. Nella gara a squadre, classe 1-3, insieme alla sua giovanissima ed ancora inesperta compagna Giada Rossi, porta comunque il suo team alla vittoria di un fantastico Bronzo, perdendo con ITA1 (2-3) e Croazia (0-3), ma vincendo nettamente per 3-0 con la giordania e il misto ISR/ITA, perdendo solo una partita con la croata Dretar.
Giada Rossi : La nostra giovanissima new entry ci mette tanto cuore e voglia di emergere, ma nulla può, in una classe 3 che sicuramente non può essere la sua, in un girone di ferro, che la vede perdente per 0-3 con le fortissime Ahlquist (SWE), Dretar (CRO) e Lee Ming (KOR), dimostrando comunque una buona tecnica individuale associata ad una buona testa pensante. Nella gara a squadre, classe 1-3, insieme alla compagna Cudia, vince la sua prima medaglia e le prime due partite della sua carriera agonistica, appena iniziata, con la forte giocatrice giordana Al Bargouthi e una forte atleta israeliana, entrambe ampiamente davanti a lei nelle classifiche mondiali, e guarda caso, di classe 1 e 2, dimostrando un ottimo temperamento, capace di girare a suo favore il punteggio, nelle varie situazioni complicate e difficili che le sono capitate.
Andrea Borgato : Si è presentato a questo appuntamento internazionale, non al meglio della forma, in quanto, a causa di problemi fisici, nelle ultime settimane, non ha potuto allenarsi al meglio, ma indubbiamente vincere comunque un Bronzo nella gara individuale, è da grandi campioni, battendo 3-1 l’inglese Matthews e 3-0 il compagno di squadra Falco, perdendo 0-3 con il coreano Joo Joung, nel girone di qualificazione, e perdendo 1-3 la semifinale con l’altro coreano Nam Kiwon. Nella gara a squadra, classe 1, insieme al compagno di sempre Marco Pizzurro, conquista un meritato Argento, perdendo2-3 con i fortissimi coreani, al termine di una entusiasmante e lunghissima partita, e vincendo 3-0 con il team misto SUI/MAC e 3-1 con il misto GBR/ITA. Speriamo di trovarlo pronto e fisicamente a posto ai prossimi Mondiali cinesi.
Marco Pizzurro : Qualificato dell’ultima ora ai prossimi mondiali, dopo il normale entusiasmo per l’obiettivo raggiunto, non riesce a rimanere lucido e concentrato durante lo svolgimento del suo girone di qualificazione, perdendo 0-3 con lo svizzero Keller e 1-3 con il coreano Nam Wiwon, e a nulla è valso il 3-0 rifilato al rappresentante di Macao Choi Lok per il passaggio del turno. Si riprende nella gara a squadre, classe 1, dove porta il suo validissimo contributo, per la conquista della medaglia di Argento, giocando doppi vincenti con il compagno Borgato, e con ottime prestazioni con i fortissimi giocatori coreani. A mio modesto parere, al momento, soffre ancora molto l’avversario di turno e la partita, dovrebbe credere di più in se stesso e nelle proprie capacità tecniche e tattiche, che non sempre riescono a venir fuori, per ritenersi competitivo ai prossimi mondiali.
Federico Falco : Altro giovanissimo prodotto, appena ventenne, molto interessante, del panorama paralimpico italiano in carrozzina, che, sulla scia della medaglia di bronzo a squadre conquistata agli ultimi campionati europei disputati in Italia, dimostra continuità e consapevolezza dei propri mezzi, che gli permettono di disputare sempre dei buoni incontri, vedi la strepitosa vittoria con lo svizzero Keller nella gara a squadre, classe 1, e la vittoria, sempre nella gara a squadre, con il compagno di team, Marco Pizzurro, ma che comunque non gli sono valsi una medaglia, o il passaggio di turno nel girone di qualificazione, dove vince 3-1 con l’Inglese Matthews, ma perde 0-3 sia con il compagno di squadra Borgato che con il coreano Joo Joung.
Giuseppe Vella : Nessuna medaglia per il nostro grintoso portacolori, ma tante partite, semplicemente fantastiche, a volte vinte e a volte perse, con i più forti giocatori al mondo. Vince il suo girone di qualificazione, dando 3-1 all’ impronunciabile polacco Jakimczuk, e un pirotecnico 3-2 alla teste di serie n°1 del torneo, il fortissimo coreano Kim Mingyu, soccombendo solo con un altro tiratissimo 2-3 nei quarti di finale, dall’altro coreano Kim Kong. Stesso discorso nella gara a squadre, classe 2, dove, insieme al compagno di team, Paolo Antonelli, anche se non riescono a superare il girone di qualificazione, ha dato prova di grande tecnica e tattica, sostenuto da un carattere forte e mai domo, riuscendo a vincere con bravi giocatori, come l’altro coreano che faceva un team misto con un forte atleta della repubblica ceca.
Paolo Antonelli : Altra new entry, anche se non più giovanissimo, all’esordio con i colori dell’ Italia, in possesso di un buon fisico, e di una discreta tecnica ancora da affinare, perde le sue partite nel girone di qualificazione, con il francese Boury e l’ucraino Yezyk, entrambe per 0-3, dimostrando comunque di essere della partita, e di non regalare nulla ai suoi più quotati avversari, nella gara a squadre, classe 2, porta il suo valido contributo nel doppio, insieme al compagno di squadra, Giuseppe Vella.
Marco Santinelli : Supera il girone di qualificazione, vincendo per 3-0 con il rappresentante russo, Toporkov e lo statunitense, Cejudo, e perdendo 1-3 con il forte svedese, Ohgren, al termine di una bella partita, si ferma purtroppo ai quarti di finale, dove lo vediamo soccombere per 2-3 con l’ucraino Petruniv, al termine di una partita, che con maggiore consapevolezza e lucidità, unita a maggiori rischi e pressione sull’avversario, dava l’impressione che avrebbe potuto essere sua. Nella gara a squadre, classe 3, insieme al compagno Paone, non riescono a superare il girone di qualificazione, vincendo 3-0 con il team misto AUS/USA, ma perdendo per 0-3 con entrambi i team misti SWE/JOR e ISR/SLO, dando ancora una volta la sensazione di trovarsi di fronte ad un giocatore che non riesce ancora a fare il sospirato salto di qualità, soffrendo ancora di situazioni altalenanti e di relativi passaggi a vuoto, che non consentono ancora di avere la freddezza necessaria nei momenti topici dell’incontro.
Daniel Paone : Anche lui supera il girone di qualificazione, vincendo per 3-0 con il rappresentante russo, Gainochenko e lo sloveno, Kancler e perdendo 0-3 con il forte francese, Merrien, si ferma purtroppo ai quarti di finale, dove lo vediamo soccombere per 1-3 con il ceko Hadrava, al termine di una partita, che con maggiore consapevolezza e lucidità, unita a maggiori rischi e pressione sull’avversario, ha dato l’impressione che avrebbe potuto essere sua. Nella gara a squadre, classe 3, insieme al compagno Santinelli, non riescono a superare il girone di qualificazione, dando anche lui la medesima sensazione, cioè, di trovarsi di fronte ad un giocatore che non riesce ancora a fare il sospirato salto di qualità, soffrendo ancora di situazioni altalenanti e di relativi passaggi a vuoto, che non consentono ancora di avere la freddezza necessaria nei momenti topici dell’incontro.
Raimondo Alecci : Senza infamia e senza lode l’appuntamento internazionale italiano per il nostro atleta, anch’egli, qualificato ai prossimi mondiali in Cina, il nostro portacolori, supera il girone di qualificazione, dopo aver regolato 3-1 il russo Safiullin e 3-0 il cileno Sepulveda, ma perdendo nettamente 3-0 con l’inglese Wetherill, il quarto di finale lo vede opposto al russo Eusalov, che lo regola per 3-1, al termine di una partita comunque combattuta, da parte del nostro atleta, che si rifà nella gara a squadre, classe 6-7, vincendo un meritato Bronzo, insieme al compagno di team, spagnolo, Morales. I due superano il girone di qualificazione perdendo 0-3 con il team misto NED/BEL, e vincendo 3-0 con l’altro team misto AUS/GBR, battendo un agguerrito team russo per 3-0 nel quarto di finale, con parziali tiratissimi, e soccombendo, sempre per 0-3, in semifinale, con il forte team britannico, che alla fine vincerà l’oro. Anche lui viene seguito con trepidazione in questo percorso di avvicinamento ai prossimi mondiali cinesi, dove sicuramente si farà trovare preparato fisicamente e mentalmente per il grande evento.
De Chiara Samuel : Ancora un giovanissimo atleta che si affaccia nel panorama pongistico paralimpico mondiale, già visto, di recente, al torneo internazionale di Eger (HUN), non con brillantissimi risultati, dovuti anche alla poca esperienza internazionale, anche qui non supera il girone di qualificazione, sia nella gara individuale, dove perde 0-3 con l’ucraino Didukh, 1-3 con il polacco, Skrzynecki, e vince 3-0 con il russo Saunin, che in quella a squadre, in classe 8, dove con il compagno Casciola, perde tutte le partite 0-3, ma sicuramente si è notato un atteggiamento mentale diverso nell’affrontare la partita e l’avversario di turno, il tutto sorretto anche da una discreta tecnica individuale, che sicuramente potrà essere consolidata e migliorata.
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