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Paolo Persico: «Dobbiamo aiutare le società, perché i migliori giovani rimangano in Campania»

Di ROBERTO LEVI

Paolo Persico: «Dobbiamo aiutare le società, perché i migliori giovani rimangano in Campania»
La squadra della Campania quinta alla Coppa delle Regioni 2018, con i tecnici Marialucia Di Meo e Ferdinando Coletta

Poco più di un anno fa la FITeT Campania ha rinnovato i suoi Organi Statutari Regionali e alla presidenza è stato eletto Paolo Persico, che da allora è affiancato dai consiglieri Luciano De Castris, che è anche vicepresidente, e Giovanni Giorgione in quota Dirigenti, Corrado Scattaretico in quota Atleti e Giuseppe Brignola, vicepresidente esecutivo, in quota Tecnici. Persico di professione fa il dentista e in gioventù ha praticato il tennistavolo solo a livello amatoriale. A coinvolgerlo maggiormente, da 12 anni a questa parte, alimentando la sua passione per il nostro sport e convincendolo anche ad assumersi responsabilità dirigenziali, sono stati i figli Massimiliano e Anna, che svolgono invece attività agonistica.

Presidente, qual è stato il filo conduttore del suo impegno in questo primo anno?

«Prima di tutto abbiamo pensato di migliorare l'aspetto mediatico e social del Comitato. Non avevamo un sito Internet e una pagina Facebook e la pubblicazione dei risultati regionali non avveniva in tempo reale. Ora abbiamo un sito e una pagina efficienti e gli esiti dei tornei campani possono essere seguiti tempestivamente. All'interno del Consiglio sono De Castris e Scattaretico a svolgere questi compiti, oltre a occuparsi della Commissione Gare. Per la prossima stagione ci siamo riproposti di trasmettere in diretta streaming le fasi finali dei Campionati Regionali e dei principali tornei che saranno disputati in Campania».

Poi su cosa vi siete concentrati?

«L'altro tema su cui siamo partiti con grande decisione ha riguardato il potenziamento dell'attività dello staff tecnico regionale, con particolare attenzione al movimento giovanile. Abbiamo incrementato gli stage di preparazione e migliorato la loro qualità. Abbiamo anche organizzato dei raduni per gli atleti qualificati ai Campionati Italiani Giovanili. Per la prima volta in Campania è stata effettuata la fase finale regionale del Trofeo Coni, realizzata a Cava dei Tirreni. Le referente Marialucia Di Meo e il suo assistente Ferdinando Coletta hanno svolto numerose visite alle società e i risultati di un tale impegno si sono visti».

A cosa si riferisce?

«Attilio Serti e Giuseppe Calarco fanno parte della Nazionale Minicadet e recentemente hanno partecipato all'EuroMiniChamps, il campionato europeo di categoria. Grande merito va naturalmente alle loro società, rispettivamente lo Stet Mugnano e il Sant'Espedito. L'anno scorso i due ragazzi si sono aggiudicati il titolo tricolore di doppio giovanissimi e nel 2018 Giuseppe ha primeggiato anche in singolare e nel misto, con la compagna di società Hillevi Della Morte. Ai campionati di quinta categoria è stato bronzo in doppio con Antonio Benforte e nel misto. Attilio è salito fra i ragazzi e ha contribuito all'argento a squadre. A gennaio si era piazzato secondo in singolare all'Open di Ungheria».

Art 09 Foto 2 Riccardo Varone terzo nel singolare della Coppa delle Regioni rdmRiccardo Varone terzo nel singolare della Coppa delle RegioniSalendo di età?

«Riccardo Varone, che era del Tennistavolo Amatori Sessa ed è passato alla Polisportiva P.G. Frassati, è arrivato in finale nel misto allievi e in questi anni ha ottenuto parecchie medaglie sia giovanili sia in categoria. Impossibile dimenticare Simona Ettari, sempre del Frassati, che nel 2017 è stata campionessa italiana di singolare juniores e ha partecipato agli Europei giovanili. Purtroppo a Riva del Garda, mentre si stava allenando per i Mondiali juniores, si è infortunata e ora sta faticando a tornare alla sua forma migliore».

Anche l'ultima Coppa delle Regioni vi ha visti protagonisti.

«È vero, ci siamo classificati quinti con Serti, Varone, Valentina Della Morte, del Sant'Espedito, Marianna Porzio, del San Nicola Caserta, e Fabio Landolfi, del P.G. Frassati, e nel singolare Varone ha chiuso terzo. Al Ping Pong Kids, al quale non ha partecipato Calarco, si è segnalato Mario Simone Nacca, del San Nicola, che è arrivato terzo nelle prove motorie del settore maschile 1, e come Comitato ci siamo piazzati dodicesimi».

Come procede il lavoro promozionale?

«Abbiamo svolto parecchie manifestazioni in piazza, come in piazza Plebiscito a Napoli. All'interno della galleria Principe di Napoli, di fronte al Museo Nazionale, ci sono stabilmente dei tavoli da ping pong, che sono gestiti da una società, in accordo con il Comune, e chiunque lo desideri può giocare. Abbiamo organizzato i Giochi Studenteschi, con fasi nelle varie province e finale al PalaTennistavolo di San Nicola La Strada. Abbiamo partecipato all'iniziativa "Sport in Comune", alla quale era presente anche il tennistavolo. Quest'estate sono stati allestiti degli incontri in collaborazione con il Comune di Piano di Sorrento, che ha interessato 22 ragazzini della zona. Quando il tecnico nazionale Umberto Giardina è venuto per gli stage con Serti e Calarco, abbiamo aperto una giornata alle scolaresche del Nono Circolo Didattico di Napoli. Abbiamo dato la possibilità ai bambini di rendersi conto che ci sono dei loro coetanei che, con un po' di sacrificio, praticano sport a un certo livello».

Art 09 Foto 3 Podio dei Campionati Regionali juniores 2018 con il presidente Paolo Persico rdmPodio dei Campionati Regionali juniores 2018 con il presidente Paolo PersicoAltri progetti interessanti?

«Sto seguendo con particolare attenzione, assieme al Comitato di Salerno, un progetto finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che s'intitola "Pratica Sportiva, Benessere e Senso Civico". L'Istituto Professionale Ipseoa "Roberto Virtuoso" di Salerno ha creato una società e una struttura per il tennistavolo, che può essere utilizzata per l'organizzazione di eventi. Anche nell'avellinese abbiamo lavorato parecchio con le scuole. Il Programma Operativo Nazionale "Miglioramento del coordinamento motorio attraverso la pratica del Tennis Tavolo", seguito dal Comitato Provinciale presso l'Isis De Sanctis del preside Pietro Caterini, ha avuto un notevole successo. Riguardo a "Racchette di Classe", la prima stagione ha portato sei circoli di tennis ad affiliarsi alla FITeT. Naturalmente collaboriamo con tutti gli Enti di Promozione Sportiva».

Quali sono i numeri del vostro movimento?

«In totale abbiamo 550 pongisti, un'ottantina dei quali svolge attività giovanile. I veterani sono 170 e i seniores 300. Le società sono 44. La Commissione Tecnica, costituita dai consiglieri Brignola e Giorgione, si occupa dei giovani e riserva tempo ed energie agli juniores, che non sono più seguiti come atleti d'interesse nazionale, per aiutarli a progredire. In futuro mi piacerebbe organizzare degli stage con i nostri ragazzi più interessanti, con la partecipazione di tecnici nazionali. Solo con il confronto con allenatori qualificati si riesce a crescere».

Art 09 Foto 4 Stage Nazionale Minicadet a Vieste con Attilio Serti e Giuseppe CalarcoStage Nazionale Minicadet a Vieste con Attilio Serti e Giuseppe Calarco

Organizzate corsi?

«Sul fronte arbitrale ne abbiamo proposto uno a luglio per Aspiranti Giudici Arbitri. Abbiamo poi cercato di supportare le società, a costi molto contenuti, nella formazione di persone che fossero in grado di utilizzare il defibrillatore. A inizio mandato questa è stata una delle emergenze e abbiamo colmato la mancanza di operatori qualificati. Ora ce ne sono vari in diversi club».

In ambito tecnico?

«Lo scorso anno abbiamo svolto un corso per tecnici di primo livello».

Quali sono le maggiori criticità con cui vi confrontate?

«Esiste la necessità di migliorare la qualità delle strutture in cui si gioca a tennistavolo, di dare una mano alle società per adeguarsi alle normative previste dal Coni, di progredire nella specializzazione degli allenatori e di far crescere l'attività femminile, che in Campania è particolarmente modesta, in termini numerici».

Cosa state facendo per le nostre donne?

«Abbiamo pensato di organizzare, in collaborazione con i dirigenti scolastici, delle giornate di esibizione con la presenza di atlete, per stimolare l'interesse delle ragazze. C'è anche l'intenzione di favorire le società nell'inquadramento di queste giovani, dando la possibilità di ottenere delle agevolazioni per la loro partecipazione ai tornei regionali».

Ripercorriamo un po' la storia dei maggiori successi campani?

«Possiamo partire dal 1961, quando il Dopolavoro PP.TT. Salerno arrivò alla finale scudetto, battuto dai Dipendenti Comunali di Milano. Nel 1967 la Libertas Stabia si impose nel girone centro meridione di serie A, accedendo alla fase finale a tre, in cui fu sconfitta da Torino e Trieste. Negli anni '70 si ricordano i successi del'Amatori Napoli, il cui giocatore più rappresentativo fu Rosario Troilo, capace di raggiungere anche la maglia azzurra. Gli altri erano Gianpaolo Borghetto, Augusto Tommasone, Ady Gorodetsky  e Concetto Testiera. Fra le donne avevamo l'Agma Marano, con Rosaria Mauriello e Flavia Strino, protagoniste in Italia e all'estero. Furono le artifici del primo scudetto che approdò in Campania nel 1979 e interruppe la striscia di Bari, che sarebbe arrivata a otto titoli in nove anni. Sempre Mauriello e Strino propiziarono successivamente il secondo e i tre terzi posti dello Stetan Napoli».

Art 09 Foto 5 Calarco campione italiano giovanissimi con il tecnico del SantEspedito Pasquale PironeCalarco campione italiano giovanissimi con il tecnico del Sant'Espedito Pasquale PironeErano solo gli inizi?

«Indubbiamente il bello doveva ancora venire. Negli anni '80 il Sorrento si assicurò il campionato di A2 nel 1985 e l'anno successivo, con il cinese Lu Gan, Silvio Pero e Troilo, in A1 fu preceduto solo dal Prato. Due anni dopo fu terzo con Gennaro Di Napoli, Pero e Troilo. Di Napoli fu il terzo campano, dopo Troilo e Testiera, a diventare prima categoria ed entrò anche in Nazionale. Poi ci fu il periodo d'oro della Libertas Alfaterna di Nocera Inferiore (Salerno), che nel 1988 salì nella massima serie e nel 1992, grazie agli innesti di Massimiliano Mondello e di Alessio Silveri si piazzò terza. Il primo scudetto data 1993 e ne seguirono altri quattro dal 1995 al 1998. La squadra disputò anche due finali di Coppa Campioni nel 1996 e 1997, unica squadra italiana maschile a riuscirci. Nelle fila nocerine militarono anche Massimo Costantini, Lorenzo Nannoni, Yang Min, Valentino Piacentini e Marcello Mondello, fratello di Massimiliano, che purtroppo recentemente ci ha lasciati, oltre a molti stranieri fortissimi, fra i quali il campione mondiale e olimpico Kong Linghui. La stagione successiva il meccanismo si ruppe e la compagine si ritirò dal campionato».

Venendo agli anni nostri?

«Più recentemente lo Stet Mugnano, grazie ad atleti del vivaio come Maurizio Massarelli e Alessandro Di Marino, ha riportato la Campania in A1. Attualmente la squadra di vertice maschile è il Tennistavolo Torre del Greco, che l'anno scorso si è salvato in A2 con Mattia Galdieri, Davide Gammone e Marco Prosperini. Abbiamo poi in B1 il Tennistavolo Cava, il Sant'Espedito, l'Ariano Irpino e il Tennistavolo Pozzuoli e in B2 il Torre del Greco, il TT Galleria Auchan Mugnano e la Libertas Capua. In A2 femminile c'è il P.G. Frassati e in B lo Stet Mugnano».

Qualche rammarico?

«Il principale è che i nostri migliori elementi siano andati a giocare per società fuori Regione. Massarelli e Di Marino sono stati in Sardegna e in Sicilia e ora Maurizio è in Puglia. Quest'anno Galdieri si è accasato all'Antoniana Pescara. Un obiettivo attuale è dunque di dare una mano alle società, affinché i giovani atleti rimangano a giocare in Campania».

Torniamo a Maurizio, Mattia e Alessandro?

Art 09 Foto 6 Il tennistavolo in piazza del Plebiscito a Napoli rdmIl tennistavolo in piazza del Plebiscito a Napoli«Loro tre sono i ragazzi che hanno vinto di più recentemente. Maurizio è stato campione europeo juniores a squadre nel 2013 e a livello nazionale è il vicecampione di seconda categoria in carica. Con Mattia ha conquistato il bronzo nel doppio di seconda del 2015 e in quello assoluto nel 2017. Galdieri è stato terzo anche nel doppio di terza nel 2012 e nel misto di quarta con Flavia Pellecchia nel 2010, anno in cui è stato campione tricolore nel doppio di quarta con Alessandro Alessandrino. Di Marino si è piazzato terzo nel singolare di seconda nel 2016 ed è stato campione italiano di terza nel 2010, oltre a essere salito per due volte sul secondo gradino del podio e altrettante sul terzo nel doppio e nel misto di seconda categoria. L'ultimo successo in singolare è stato merito nel 2017 di Francesco Palmieri, allora tesserato per il TT Azzurro Napoli e attualmente al Sant'Espedito, in terza categoria. Nella stessa edizione Andrea Serpe, del Torre del Greco, e Salvatore De Rosa, della Libertas Capua, si sono aggiudicati il titolo del doppio di terza. Fra i Veterani in questi anni stanno facendo incetta di medaglie Mauriello, Mara Massini, Testiera, Troilo, Serpe e Gerardo Palladino».

Come procede l'attività paralimpica in Campania?

«In ambito agonistico, siamo rimasti fermi a Nicola Molitierno, il campione casertano di classe 3, che ha partecipato alle Paralimpiadi di Pechino 2008, ha vinto il bronzo a squadre agli Europei del 2007 e del 2009 e ha fatto incetta di medaglie negli Open internazionali e nelle rassegne tricolori. Al momento abbiamo degli atleti che si sono avvicinati al tennistavolo da poco e dunque non competono ancora. Nel complesso si tratta di un settore nel quale dobbiamo intensificare il nostro impegno».

Cosa rappresenteranno per voi le Universiadi a Napoli del 2019?

«Saranno un'opportunità di sviluppo del movimento pongistico campano. Le gare di tennistavolo saranno ospitate nel Palazzetto di Monteruscello a Pozzuoli. Si tratta di un impianto che, opportunamente adeguato, potrà essere utile in futuro anche per attività di livello nazionale e internazionale, che mancano da un po' in Regione. A metà anni '90 risalgono le ultime due finali di Coppa Campioni. Sono ricordi che dobbiamo rinfrescare».

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