Pino Petralia: «La mia Calabria, una piccola grande Regione»
Un anno fa Pino Petralia è stato confermato alla guida della FITeT Calabria, «una piccola grande Regione di tennistavolo» come la definisce lui. «Ho l’onore di presiedere dal settembre del 2012 questo Comitato, che nel 2017 ha compiuto i suoi primi 50 anni di vita. Da noi sono nati grandi atleti, come Massimiliano Mondello, pluricampione italiano, Michele Comito, Antonio Gigliotti, scudettato con Messina nel 1999, Luigi Rocca e Marcello Mondello, questi ultimi due ancora in attività».
Presidente, di cosa vi siete occupati all’inizio del vostro percorso?
«Ci siamo posti sin da subito degli obiettivi ambiziosi da realizzare nel breve termine e da allora è stato sempre un continuo "work in progress". Abbiamo curato nel dettaglio i rapporti con le società e con il territorio, la formazione e l'informazione dei nostri tecnici, la gestione delle attività a squadre e di quella individuale e, in particolare, il progetto giovanile».
Se dovesse scegliere un aggettivo per definirsi?
«Mi ritengo fortunato, perché accanto a me lavorano consiglieri che sono grandi appassionati di tennistavolo e svolgono le varie funzioni affidate loro con grande responsabilità e professionalità».
A chi si riferisce?
«Stefano Sdringola, Giuseppe Romeo, Maurizio Leo, Giuseppe De Gaio, Francesco Ferraro, il referente tecnico regionale Totò Carnovale, il Giudice Sportivo Territoriale Alessia Barbalace, la Commissione Rosa, composta da Monica Crispo e Maria Callea, il Fiduciario Arbitri Regionale Giovanni Zampaglione, i delegati Paolo Cucci, Antonio Celi, Ilario Sorgiovanni e i nuovi delegati di Reggio Calabria, Antonella Tropeano, e di Vibo, Mario Laganà, sono l'anima del movimento calabrese. Li ringrazio tutti pubblicamente per il lavoro prestato e per quello che andranno a svolgere nel prossimo futuro, sicuro che tutti insieme miglioreremo ancor di più l'attività pongistica e l'immagine della nostra Calabria».
A chi altri vorrebbe esternare la sua gratitudine?
«Devo un grazie particolare alla Federazione, sempre vicina al nostro movimento, e, soprattutto, ai tecnici della Nazionale giovanile, diretti in modo scrupoloso da Matteo Quarantelli, che abbiamo avuto il privilegio di avere al nostro fianco guidandoci passo passo in questo percorso di crescita».
Com'è il lavoro che svolgete con le società?
«Credo che i risultati fin qui ottenuti siano visibili a tutti e se il livello di gioco si è notevolmente alzato è anche frutto di un lavoro sinergico con i club calabresi. In questi ultimi anni, con grande soddisfazione, abbiamo notato che le società seguono allo stesso modo l’attività regionale e nazionale e che i nostri atleti non si accontentano più di partecipare alle competizioni locali, ma aspirano a essere protagonisti in quelle nazionali».
Come sta procedendo la promozione?
«Grazie al Progetto Italia, siamo riusciti a entrare nelle scuole primarie con interessanti iniziative promozionali. Abbiamo cominciato nel 2015 con le società Casper e Galaxy di Reggio Calabria, inaugurando la prima scuola reggina interamente dedicata al tennistavolo. Nel 2016 a Vibo Valentia con il TT Piscopìo è nata un'altra scuola di avviamento al nostro sport, che oggi, con grande soddisfazione e orgoglio, è riconosciuta dal CONI Calabria come centro di avviamento allo sport regionale. Presto apriremo un ulteriore polo a Castrovillari».
Come Comitato a quale ambito prestate maggiore attenzione?
«Certamente al settore giovanile, guidato dal tecnico regionale Totò Carnovale. Oggi rappresenta quasi la metà dei nostri 273 tesserati. Il 48% dei pongisti è infatti tesserato nel settore giovanile e promozionale».
Quali sono le realtà di riferimento?
«Non c’è dubbio che Piscopìo, Polistena, Casper, Galaxy, Castrovillari e Atlantide lavorino bene in tutti i settori agonistici e in particolare nel settore giovanile. Altre come Crotone, Amatori Reggini, Luzzi, Catanzaro, Cosenza, Spezzano Albanese e Bagnara stanno denotando una notevole crescita del loro livello».
A quali campionati principali sono iscritte?
«Castrovillari è in serie B2, Casper e Piscopio in B femminile e ben 7 squadre in serie C1, con Casper, Galaxy, Crotone, Amatori Reggini, Polistena, Atlantide e Piscopio, proprio un bel record. Andando un po' indietro, nella stagione 2002-2003 il Tennistavolo Maropati, che giocava a Polistena, arrivò, con Umberto Giardina, Massimo Costanzo, Gigliotti e lo straniero Todorov, allo spareggio per salire in A1, in cui fu sconfitto dall'Arpino. Più recentemente, nel 2014-2015, abbiamo raggiunto l'apice della B1 con il Catanzaro».
Quali sono gli altri ricordi più belli?
«Impossibile dimenticare il secondo posto assoluto al Ping Pong Kids nazionale 2013, con i piccoli Riccardo Cordiano, Enrico Brandi, Maria Rita Maisano e Angela Quattrone, traguardo storico e inaspettato per la nostra delegazione»
Che dire di Miriam Carnovale?
«È la nostra “Stella del Sud”, classe 2005, che ci ha regalato dapprima la soddisfazione della convocazione in azzurro nella categoria Minicadet e poi quelle delle partecipazioni all’EuroMinichamps in Francia, nella cui ultima edizione si è piazzata al dodicesimo posto. Nel 2016 era stata seconda al torneo internazionale Zagiping a Zagabria, in Croazia, e terza ai Campionati Italiani fra le giovanissime».
Dietro di lei, quali sono i talenti?
«Le ultime piccole arrivate sono Arianna Creaco del 2006 e Chiara Conidi del 2007, medaglie di bronzo nel doppio giovanissime agli ultimi Campionati Italiani di Terni».
Altri allori cui siete legati?
«Il bronzo di Luca Migliardi ai Campionati Italiani 2015 di quarta categoria. Nel 2015-2016 la Casper Reggio Calabria ha ottenuto il primo posto in Italia nella classifica dei tornei predeterminati di quarta, mentre la Nuova Luzzi (Cosenza) ha conquistato la vetta nella graduatoria dei predeterminati di quinta. Ai tricolori 2016 Martina Petralia e Matteo Florio sono stati argento nel doppio misto e Martina e Lara Sceni terze nel doppio femminile, sempre in quinta categoria».
Sul fronte paralimpico?
«Il nostro atleta più forte è Daniel Paone, che agli Italiani di Lignano Sabbiadoro del 2017 si è messo al collo l’argento nel doppio misto di classe 1-5 e i bronzi nel singolare di classe 3 e nel doppio di classe 1-5. Nel 2016 aveva fatto anche meglio, con l’oro in singolare, l’argento in doppio e il bronzo nel misto e nella gara a squadre di serie A1».
Chiudiamo con un auspicio?
«Mi auguro, per i prossimi anni, di riuscire a portare a termine tutti gli obiettivi che ci prefiggeremo, con la speranza di vedere la nostra Regione sempre più tricolore. Viva il tennistavolo e viva la Calabria».
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