Messe di medaglie azzurre ai Campionati Europei Paralimpici Giovanili di Genova
Le gare dei Giochi Europei Paralimpici Giovanili di Genova si sono concluse con un bilancio trionfale per gli azzurri guidati dal tecnico Donato Gallo. I sette atleti hanno infatti conquistato quattro medaglie d’oro, cinque d’argento e sei di bronzo, suddivise fra le tre d’oro, due d’argento e due di bronzo nei singolari (sette gli atleti iscritti), un oro, un argento e due bronzi nei doppi (quattro le coppie iscritte) e due argenti e due bronzi a squadre (quattro i team in gara).
Commentare una competizione in cui si è andati a medaglia in ogni occasione possibile è oltremodo agevole, ma spero di non cadere nei facili trionfalismi e di essere il più possibile obiettivo.
Gli ori sono arrivati dai singolari di classe 2-4 femminile (in cui Giada Rossi si è dimostrata fuori dalla portata delle avversarie e ha battuto per 3-1 Carlotta Ragazzini e per 3-0 sia l’israeliana Michaela Yosupov sia la croata Marija Martinovic), di classe 6-8 (nel quale Elena Elli ha dimostrato i suoi notevoli miglioramenti sconfiggendo per 3-1 la svedese Caisa Stadler e per 3-0 la norvegese Nora Korneliussen e la romena Emilia Constantin) e, infine, di classe 3-5 (in cui Matteo Orsi, ha prevalso per 3-0 sullo svedese Philip Brooks e per 3-1 sull’austriaco Patrick Caha, sull’altro svedese David Karl Olsson e in finale sullo slovacco Boris Travnicek, favorito della vigilia). Ultimo successo, anche questo inaspettato, nel doppio di classe 6-10 nel quale Lorenzo Cordua e Lorenzo Magarelli hanno battuto negli ottavi per 3-0 gli sloveni Luka Trtnik e Luka Andrasic, nei quarti per 3-0 gli svedesi Anton Grankvist e Albin Hedlund, in semifinale per 3-1 gli altri svedesi Jonas Hansson e Axel Jensen Wallin e in finale per 3-0 il fuoriclasse montenegrino Filip Radovic, che gareggiava assieme al danese Rasmus Jensen.
Riepilogando, una vittoria scontata (quella di Giada), una conferma (quella di Elena) e due affermazioni a sorpresa (per Matteo e il doppio in piedi).
Passando ad analizzare le prove di "chi non ha vinto", da segnalare, in classe 2-4 femminile, l’argento dell’esordiente Carlotta Ragazzini, che ha superato per 3-1 Martinovic e per 3-0 Yosupov. Carlotta migliora costantemente e si candida con decisione a un posto nella rosa senior paralimpica.
Bronzo nel singolare di classe 6-7 per Matteo Parenzan che ha ceduto per 3-0 allo sloveno Luka Trtnik e ha dominato con lo stesso punteggio il portoghese Paulo Barbosa. Nei quarti ha avuto la meglio per 3-1 sullo svedese Noah Anton Linus Olsson e in semifinale ha lottato strenuamente, perdendo al quinto set contro lo slovacco Tomas Valach, nonostante un match ball al quarto. Proprio lo slovacco è stato il suo compagno di doppio e insieme negli ottavi hanno eliminato per 3-0 i portoghesi Paulo Barbpsa e Francisco Malheiro e nei quarti per 3-0 i norvegesi Fredrik Johansen e Markus Koteng. In semifinale sono stati fermati per 3-0 da Radovic e Jensen, conquistando il bronzo. Sempre con Valach. Matteo ha giocato la gara a squadre ed i due hanno prevalso per 2-0 sugli svedesi Sam Karl Gustafsson e Noah Anton Linus Olsson e sono stati battuti per 2-0 dal serbo Luka Trtnik e Luka Andrasic vincendo la medaglia d'argento e concludendo, così, la manifestazione con un argento e due bronzi. Il triestino, nonostante fosse il più giovane in gara, ha messo in mostra una maturità da veterano ed è in possesso di una varietà tecnico-tattica di assoluto valore.
In classe 9-10 Lorenzo Cordua si è classificato secondo, con i 3-0 sul portoghese Francisco Malheiro, sull’austriaco Noah Rainer e, in semifinale, su Lorenzo Magarelli. Giunto in finale il torinese si è portato sul 2-0, prima di subire la rimonta di Radovic, che alla “bella” si è messo al collo l’oro. Bellissima, però, la prestazione dell’atleta piemontese che dimostra volta per volta la bontà della scelta federale di inserirlo nella rosa degli atleti che vivono e si allenano a Formia. Sempre in classe 9-10 splendido bronzo per il pugliese Lorenzo Magarelli, sconfitto solo dal compagno di squadra con il quale ha poi conquistato l’oro nel doppio e l’argento a squadre. I due, nel girone, si sono imposti per 2-0 sui portoghesi Paulo Barbosa e Francisco Malheiro e hanno ceduto per 2-0 al montenegrino Radovic e all’austriaco Noah Rainer. Nei quarti hanno regolato per 2-0 i norvegesi Steffen Salomonsen e Pablo Jacobsen e in semifinale per 2-0 i danesi Rasmus Damkjeer Hansen e Rasmus Jensen e in finale hanno perso nuovamente contro Radovic e Rainer per 2-0. Magarelli può certamente essere soddisfatto del suo europeo, in cui ha evidenziato sostanziali progressi dal punto di vista caratteriale.
Oltre all’oro nel singolare, Matteo Orsi con il croato Nino Basa ha vinto l’argento nel doppio (battendo per 3-1 gli svedesi Philip Brooks e David Karl Olsson e perdendo per 3-2, dopo essere stati avanti per 2-1, contro lo slovacco Boris Travnicek e il norvegese Seba Vegsund) e il bronzo a squadre (sconfitta per 2-0 contro lo slovaccco Boris Travnicek e il norvegese Sebastian Brandal Vegsund e contro gli svedesi Philip Brooks e David Karl Olsson). Matteo era chiamato a confermare le buone prestazioni ottenute nel corso degli Europei Assoluti di Lasko e aver vinto, nonostante le notevoli pressioni ambientali, evidenzia una forza mentale oltreché tecnica.
Anche Elena Elli, insieme con romena Emilia Constantin, non si è accontentata dell’oro individuale e ha ottenuto due bronzi nel doppio ed a squadre. Quello che più rassicura, però, è la continuità di rendimento della pongista lombarda, che può tranquillamente iniziare la carriera tra le senior in previsione di obiettivi ambiziosi.