Italia-Ucraina, dalla possibile festa alla grande delusione
Avrebbe potuto essere una festa e le condizioni c'erano tutte. La società di casa ha ospitato al meglio la doppia sfida fra Italia e Ucraina (le foto sono di Marta Moratti), valida come playoff per l'ammissione alla Prima Divisione dei Campionati Europei, che ha avuto come giudice arbitri il russo Kirill Mazaev e come arbitri di sedia Gianbeppe Cuatto e Angelo Zambetti. Il Centro Sportivo Bonacossa si è rivelato una sede ideale per questo tipo di eventi e ha accolto un pubblico numeroso, che ha sostenuto incessantemente con grande calore gli azzurri. Anche la squadra ha fatto la sua parte e, dopo il successo per 3-2 della prima giornata, il 2-0 d'inizio seconda, con il 3-0 di Mihai Bobocica su Yaroslav Zhmudenko e il 3-1 di Niagol Stoyanov sul temutissimo Kou Lei, aveva quasi chiuso i conti in anticipo. Sarebbero infatti bastati ancora tre set per centrare l'obiettivo e ne sono arrivati soltanto due. Marco Rech Daldosso è stato battuto per 3-1 da Ievgen Pryschepa, Bobobica per 3-0 da Efimov e Stoyanov per 3-1 da Zhmudenko. Andando a ritroso vengono in mente il set-point sul 10-9 non sfruttato da Stoyanov nel secondo parziale contro Lei, il vantaggio per 6-2 non capitalizzato da Bobocica contro Efimov nella seconda frazione e naturalmente le tre palle, sul 10-7 del quarto set, non concretizzate da Stoyanov contro Zhmudenko. Le occasioni per non approdare al quoziente set, che ha tradito l'Italia (375 punti fatti e 386 subiti), sono state parecchie e non sono state colte. L'Ucraina ha tirato un sospirone di sollievo grande così, dopo essere stata a un soffio dal baratro.
«Purtroppo - commenta amaramente il direttore tecnico Patrizio Deniso - non siamo stati capaci di portare a casa un incontro che si era messo in discesa, dopo i primi due match. Ho deciso di confermare Marco Rech, dal momento che nella prima giornata non aveva disputato una brutta partita e ho voluto dargli una chance, perché dimostrasse di poter giocare a questi livelli. Bobo nel quarto singolare ha perso troppo facilmente contro un avversario al quale il giorno prima aveva dato tre set a zero. Niagol si è trovato 10-7 ed è stato troppo passivo, avrebbe dovuto essere più coraggioso. Dal 10-8 in poi ha solo risposto con il palleggio, anche quando avrebbe potuto partire. Ha voluto gestire i punti senza prendere l'iniziativa. Nel complesso abbiamo avuto parecchi rigori e li abbiamo sbagliati tutti. Mi dispiace moltissimo, perché purtroppo agli Europei non potremo giocare per le medaglie. Tutti i giorni lavoriamo per quello».
Bobobica entra nel merito di una serata che è precipitata all'improvviso:«Sul 2-0 per noi, loro ci hanno messo subito sotto pressione, vincendo per 3-1 il terzo singolare. Pryschepa è il loro numero 4, ma è comunque un atleta di livello. Per quanto mi riguarda contro Efimov non sono riuscito a giocare come avevo fatto fino a quel momento. Prima di tutto perché lui ha avuto coraggio, ha rischiato molto e gli è andato tutto bene. Rispetto al match del giorno prima è stato bravo a cambiare qualcosa, mentre io non sono riuscito ad adattarmi. A Niagol è mancato solo un punto. Ci rimane il grande rammarico di non poterci giocare l'Europeo in Prima Divisione, che ci avrebbe aiutato molto a migliorare il nostro livello. Abbiamo disputato un match contro l'Ucraina, che è compagine che vale tutta la vita la Championships Division, e per affrontarla ad armi pari abbiamo dovuto crescere. Avremmo avuto gli stessi benefici anche all'Europeo contro i team più forti. Purtroppo ciò non accadrà».
Le note positive sul conto del numero uno azzurro comunque non mancano:«Nonostante abbia fatto una brutta figura nell'ultima partita, ritengo di aver dato il massimo in preparazione e in campo. Mi dispiace di non essere ancora un giocatore che, in situazione di difficoltà e di stanchezza, perché abbiamo sostenuto due sfide dure a distanza di 24 ore, riesca a portare a casa il risultato. Di positivo posso dire che, guardando indietro come ero un anno fa, ora sono un altro giocatore. Sto battendo gente forte e anche in Coppa con la società ho superato il campione d'Europa Lebesson sia all'andata sia al ritorno. Ci sono notevoli segni di ripresa. Devo proseguire su questa strada e come squadra dobbiamo arrivare al punto di occupare stabilmente un posto in Prima Divisione agli Europei e ai Mondiali. Secondo me, anche se non l'abbiamo raggiunta, siamo già tornati a essere un team di prima fascia».
Rech archivia due serate che non l'hanno visto protagonista:«Entrambi i miei match sono andati male, anche se nel primo incontro il successo della squadra ha fatto passare in secondo piano il mio risultato. Nella seconda giornata avrei dovuto cercare di chiudere, per evitare che la partita si riaprisse e rischiasse di finire come poi è andata. Non sono riuscito a trovare delle soluzioni adatte. Per me un po' tutta stagione non sta andando bene, dopo l'infortunio di fine agosto. Pryschepa si è dimostrato più solido di quanto mi aspettassi. Il problema maggiore è stato che rispondeva molto meglio di me ai servizi. C'è rammarico da parte di tutti. Ci troviamo a commentare una delusione e sarebbe bastato veramente poco per festeggiare un grande risultato».