Per la Sardegna pongistica, un 8 e un 9 dicembre da ricordare
Un’accoppiata vincente nel giorno dell’Immacolata. Tennistavolo Norbello e Cip Sardegna hanno saputo concepire una manifestazione di grande spessore umano, agonistico, inclusivo, tecnico e spettacolare. Il settimo Trofeo Internazionale Città di Norbello e la Giornata Regionale Paralimpica saranno ricordati per la palestra di via Azuni piena come un uovo e per moltissimi ragazzini vocianti che si aggiravano in mezzo alle transenne con un entusiasmo sopra le righe. Normodotati, speciali e diversamente abili che hanno formato un unicum formidabile, in quello che dovrebbe essere sempre lo sport: senza frontiere, dove quel che conta è il saper stare insieme, divertirsi ed esprimere liberamente le proprie potenzialità. Al tennistavolo si sono aggiunti il tiro con l’arco e la pesistica, entrambe prese d’assalto dai presenti.
I molti sparring di supporto hanno fatto sì che i due stage mattutini dedicati al Progetto Giovani e ai Paralimpici fossero pieni in ogni senso. Da una parte il tecnico regionale Francesca Saiu e il tecnico delle Nazionali giovanili Domenico Ferrara, dall’altra l’ospite d’eccezione Alessandro Arcigli, direttore tecnico della Nazionale italiana paralimpica. I sorrisi soddisfatti dei protagonisti a fine lavori, dimostravano quanto fosse stato vissuto intensamente il doppio stage.
Con gli atleti paralimpici ho lavorato soprattutto con i disabili fisici - ha osservato Arcigli - e abbiamo svolto tre ore di allenamento, coadiuvati da numerosi sparring locali. La mattinata è stata molto produttiva e nel pomeriggio abbiamo assistito a un bellissimo torneo riservato agli atleti con disabilità intellettiva e relazionale, che si sono perfettamente integrati con i normodotati. É stata una giornata veramente eterogenea, variegata e molto interessante. Il movimento in Sardegna è dinamico, con un presidente esplosivo come Simone Carrucciu, che con il suo entusiasmo sta contagiando più società. Far convivere, contemporaneamente nella stessa palestra, atleti paralimpici con disabilità intellettiva, altri con disabilità fisica e giovanissimi normodotati è una scommessa che può dare solo molteplici vantaggi. Di tutta la manifestazione ho un ricordo positivo, perché le barriere vanno abbattute nei fatti e non soltanto a parole».
«Nel primo pomeriggio in via Azuni è andato dunque in scena il quinto Torneo Special, che ha parlato catalano.
Sono stati quattro atleti dello Special Barca di Barcellona a occupare l’intero podio, vincendo la concorrenza dei sempre simpatici e combattivi pongisti della Polisportiva Olimpia Onlus, coordinati dall’infaticabile muraverese Severino Nino Urrai. Cristian Rodriguez ha preceduto Marcelo Tudela, Daniel Damao e Adriano Navarro. A fine competizione sono stati premiati tutti i partecipanti.In serata spazio ai protagonisti del Trofeo Internazionale Città di Norbello, che hanno assicurato al folto pubblico degli standard molto alti. Il vincitore Seun Ajetunmoby ha cominciato la sua scalata nel tabellone finale a eliminazione diretta sconfiggendo in quattro set Diana Styhar, che nella fase eliminatoria aveva battuto clamorosamente Oladimeji Bisiru Taiwo. In seguito non ha lasciato nemmeno un set al connazionale Gbenga Kayode. Stanislav Golovanov è arrivato in finale imponendosi prima su Ruslan Dudnicov in tre set e poi su Maxim Kuznetsov in quattro parziali. In finale Ajetunmobi si è mostrato superiore al russo bulgaro: 3-1 il punteggio fra gli applausi scroscianti del pubblico.
Il torneo è stato anche l’occasione per la premiazione della sesta edizione del Concorso Fotografico Internazionale “Obiettivo Tennistavolo”. La giuria di esperti ha deciso di riservare il primo premio ad Angelo Atzori del Guilcer, che ha intitolato la sua opera “Ping Pong Natalizio”. Al secondo posto lo scatto di Renata Busettini da Torino, intitolato “Abilità”, e al terzo la foto “Dal più piccolo al più grande”, realizzata da Nicoletta Minervini di Molfetta.
«La giornata è stata molto soddisfacente - ha spiegato Carrucciu, presidente di Tennistavolo Norbello e Fitet Sardegna e vicepresidente vicario del Cip Sardegna, - non è stato facile, ma siamo felicissimi. Con l’innesto di tiro con l’arco e pesistica si è creata una bella sinergia che ha coinvolto moltissima gente. La nostra società non sta attraversando un buon momento, ma grazie al supporto di tutti i dirigenti, che ringrazio tantissimo per essersi messi a completa disposizione, ci siamo impegnati a fondo per dare continuità alla nostra idea di fare sport. Segno che ci crediamo veramente. Speriamo che tutto continui nei prossimi anni».
Il 9 dicembre Arcigli e Carrucciu sono stati per alcune ore all'Unità Spinale di Cagliari, a supporto del progetto che il Cip Sardegna, attraverso i tecnici della Fitet, sta effettuando da parecchi mesi con il tecnico Tore Scotto e l'assistente Daniel Maris.
«Nella splendida cornice del Poetto - ha raccontato il direttore tecnico - ho incontrato i pazienti ricoverati in Ospedale e abbiamo improvvisato una produttiva "tavola rotonda", con vivaci scambi di battute, precisazioni e approfondimenti sul ruolo dell'attività sportiva e, principalmente, del tennistavolo nella fase acuta della riabilitazione post traumatica».
Nel pomeriggio il dt e il presidente sono tornati a Norbello: «Ci aspettavano quindici tecnici della Regione, ansiosi di approfondire le loro conoscenze sul tennistavolo paralimpico. Il pomeriggio è letteralmente volato e in circa quattro ore di "lezione" abbiamo toccato tutti i punti necessari per adattare le competenze, di ognuno dei presenti, alle peculiarità del paralimpismo. Utilissima è stata la visione del video “Le Paralimpiadi di Giada Rossi”, predisposto dalla stessa atleta e che ha reso perfettamente l'idea di ciò che serva a un pongista disabile per diventare un campione. Non ci siamo fatti mancare nulla, quindi, e ci siamo lasciati con la promessa di un tempestivo secondo step “pratico”, che si concretizzerà nella visita in Sardegna della Nazionale paralimpica e nell'invito, che verrà esteso a tutti, di assistere alle sedute di allenamento».