Italia-Francia: è finita 3-0, ma le azzurre hanno lottato
L'Italia femminile ha terminato il suo 2016 con una bella prestazione. Le ragazze guidate dal tecnico federale Maurizio Gatti sono state battute dalla Francia per 3-0 nel terzo incontro di qualificazione ai Campionati Europei a squadre del 2017, ma, a dispetto del punteggio, hanno tenuto testa alle loro più quotate avversarie.
Al PalaTennisTavolo "Aldo De Santis" di Terni ha iniziato Chiara Colantoni (n. 307 Ittf), che ha ceduto per 3-0 (3-11, 4-11, 4-11) a Stéphanie Loeuillette (n. 180). È poi scesa in campo Le Thi Hong Loan (n. 429), che è stata battuta per 3-1 (4-11, 4-11, 11-7, 9-11) da Laura Gasnier (n. 160). L'ultima a prendere il testimone è stata Jamila Laurenti (n. 364), che soltanto alla "bella", dopo essere stata avanti per 1-0 e 2-1 (11-6, 7-11, 11-7, 5-11, 9-11), è stata superata da Pauline Chasselin (n. 157). Del gruppo ha fatto parte anche Giorgia Piccolin, che questa volta è rimasta in panchina.
«Chiara - commenta coach Gatti - non riesce a giocare contro la Loeuillette e anche all'andata in Francia aveva avuto dei problemi. La francese la pressa troppo e lei diventa precipitosa e commette degli errori. Loan nei primi due set ha subìto molto, poi si è ripresa e ha portato a casa il terzo. Nel quarto ha perso a 9, facendo una scelta di servizio un po' strana sull'ultimo punto. A tratti comunque se l'è giocata. Jamila ha fatto tutto quello che doveva, seguendo bene la tattica, e avrebbe anche potuto vincere. Sono contento anche perché la Chasselin, anche se è stata ferma per un po', è la più alta in classifica delle transalpine. È andato tutto sommato come speravo, perché mi aspettavo che se la giocassero e così è avvenuto».
Colantoni ha confermato di non trovarsi a suo agio contro la Loeuillette:«Come tipo di gioco non è certamente una delle mie avversarie preferite. È molto aggressiva e rapida e sbaglia poco. Entrare in partita contro un'atleta così è impegnativo. Oltretutto è mancina e questo rappresenta un problema in più, anche perché abbiamo poche mancine in Italia e c'è poca abitudine ad affrontarle. Avrei comunque potuto esprimermi meglio. Merito, pero, anche a lei che me lo ha impedito. Per provare a mettere in difficoltà una come lei bisognerebbe rispondere meglio ai servizi e cambiare un po' di più il ritmo. Peccato che Loan e Jamila non abbiano vinto, perché avrei fatto il quarto singolare contro la Gasnier, che è destra, e mi sarei certamente trovata meglio. Avrei potuto riscattare la brutta prima prestazione».
Loan ha avuto una partenza al rallentatore:«Nei primi due set ho capito poco e ho sbagliato troppe palle facili. Avevo poca sicurezza. Nel terzo la tensione è un po' calata e ho iniziato a essere più sciolta, salendo di rendimento. Sul 10-9 per la Gasnier nel quarto, la Francia ha chiamato time-out. Non sapevo bene che servizio fare e alla fine ho compiuto la scelta sbagliata e ho perso il punto. Per come sto giocando in questo periodo, sono comunque soddisfatta. Sto tornando in forma. Aver lottato contro una che è 260 posizioni meglio di me è confortante. D'altro canto quando queste occasioni si presentano bisogna saperle cogliere. Nel complesso abbiamo perso per 3-0 come all'andata, ma la sfida è stata molto più combattuta».
Soddisfatta della sua performance la 14enne Laurenti, anche se una sconfitta rode sempre un po':«La Chasselin soffriva quando rispondevo con l'antitop sia sul diritto sia sul rovescio. Dalla parte del rovescio spesso si girava sul diritto e tirava forte. Ho cominciato bene nel primo set, poi mi sono fatta recuperare. Mi sono ripresa nel terzo e nel quarto ho perso abbastanza nettamente. Nel quinto, purtroppo sono partita indietro per 5-2 e se avessi avuto un avvio migliore, chissà, forse l'esito sarebbe stato diverso. Nonostante tutto l'ho rimontata e sul 9-9 ho ceduto gli ultimi due punti. Ho fatto ciò che mi sentivo, ma avrei potuto farlo meglio. Lei ha rischiato molto e ha vinto. Sono comunque contenta della mia partita».