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Progetto Italia, dal gioco verso lo sport

Di Domenico Ferrara Matteo Quarantelli

Progetto Italia, dal gioco verso lo sport

Da un paio di stagioni ormai, il Consiglio Federale ha avviato, con un articolato complesso d'interventi, il Progetto Italia, destinato a sostenere e promuovere l’agire delle società sportive e dei Comitati territoriali. Un impegno di portata notevole che è stato orientato al coinvolgimento e alla partecipazione, a più livelli, di tutti gli “Attori” del nostro movimento sportivo.

Molte risorse sono state quindi destinate a sostenere la pratica dei nostri giovani Azzurri impegnati nell’esperienza collegiale a Formia, ma soprattutto a favorire il reclutamento e l’avviamento alla pratica sportiva, seguendo “una scia” di interventi che negli ultimi 8 anni ha sostenuto, gradualmente sempre più, coloro i quali si applicavano con serietà per la pratica sportiva dei giovani.

Una scelta ben ponderata (ma anche ben ripagata da crescenti riscontri) che ha contemperato sia la volontà di migliorare il livello qualitativo dei nostri atleti sia di coinvolgere e far crescere tecnici e dirigenti delle società sportive e dei comitati.

Un “lavoro di squadra” da costruire e sostenere, affinché un numero sempre più ampio di realtà possano raggiungere una pratica sportiva organizzata e strutturata, cioè in grado di superare o, almeno, integrare il modello “ludico-ricreativo”.

Potenzialmente il nostro movimento sportivo potrebbe ampliarsi e consolidarsi ancora e ulteriormente attraverso l’attività territoriale che con una organizzazione più “sportiva” potrebbe scoprire importanti opportunità (società sportiva quale “piccola impresa educativa”, ad esempio). Non è un sogno provare a immaginare tante “Scuole di Tennistavolo” e attirare nuovi praticanti in tutto il nostro Paese.

Questa “Visione” ha favorito la realizzazione di tante occasioni di confronto per i giovani, disegnando sin dai primi appuntamenti, un percorso formativo dedicato alle esigenze di praticanti di età diverse.

Art 11 Stage Progetto Italia 01Primo tra questi il Ping Pong Kids, un complesso di manifestazioni che parte dalla dimensione territoriale e arriva a una nazionale. Nel percorso dei giovani pongisti questa, che è la prima manifestazione alla quale son chiamati a partecipare,vuol essere da una parte strumento, dall’altro guida nelle mani degli operatori e delle società sportive. La strutturazione di una serie di attività ludico-motorie, accompagnate alla competizione pongistica, può divenire proposta educativa ed eventuale strumento di selezione per le singole associazioni interessate da un’attività negli istituti scolastici.

Le manifestazioni territoriali così, soprattutto nelle fasce d’età dei più piccoli, possono essere la logica conclusione di un percorso promozionale promosso dalle associazioni nel territorio, occasione di confronto e di incontro dei giovanissimi con coetanei già avviati a una pratica sportiva più organizzata. Oltre che strumento promozionale le attività motorie proposte sono derivate da test validati dal Coni, e quindi possono essere, nelle mani degli operatori delle associazioni e dei tecnici regionali, concreto riferimento per valutare la crescita motoria dei propri giovani praticanti.

Come tutte le manifestazioni sportive però, anche il Ping Pong Kids ha anche una sua dimensione agonistica, che si traduce nell’affermazione dei più abili nelle manifestazioni regionali e nazionale. In quest’ultimo triennio la partecipazione è risultata qualitativamente sempre in crescita, sia sotto il profilo più strettamente pongistico sia delle abilità motorie.

Questo aspetto sicuramente ha espresso una maggiore consapevolezza dell’esigenza di promuovere la crescita della persona che un giorno potrà divenire valido atleta oppure affermarsi nella vita in altro modo.

Ulteriore attenzione può essere dedicata alla manifestazione che rappresenta un nuovo ingresso nelle competizioni e nelle occasioni di incontro tra le varie realtà societarie, il Trofeo Coni. Art 11 Stage Progetto Italia 02Le società sono chiamate a partecipare a una prova mista Under 14, che esprima, di fatto l’impegno dedicato ai settori femminile e maschile, cercando di cogliere lo spirito di integrazione e condivisione che il Comitato Olimpico Nazionale intende promuovere.

Terza manifestazione cui il Consiglio Federale ha dedicato impegno e risorse è la Coppa delle Regioni, in occasione della quale le “promesse” dei nostri Comitati vengono chiamate a competere in un evento nazionale.

I nostri Referenti tecnici territoriali hanno occasione di preparare e di competere con una selezione regionale che è chiamata a rappresentare al meglio “i propri colori”. In queste occasioni si costruisce e sviluppa lo spirito di appartenenza e l’idea del “preparare” una competizione.

Continuando ad analizzare le scelte volte a una maggiore e più organizzata pratica sportiva per i giovani, è giusto ricordare l’evoluzione riconosciuta ai Tornei Giovanili Predeterminati Unici, durante i quali una formula oramai collaudata e consolidata porta a giocare ogni giovane fino alla determinazione della sua precisa collocazione all’interno della graduatoria generale della sua manifestazione. Tradotto in pratica questa formula permette a tutti, vincitori e sconfitti, di continuare a competere e a misurarsi, con effetto finale la possibilità di giocare lo stesso numero di incontri sia per i finalisti che per tutti gli altri partecipanti, rendendo queste gare una giornata di sport veramente formativa, indipendentemente dalla classifica finale raggiunta durante la manifestazione.

Ultimo, ma non di minor rilievo, aspetto da evidenziare è rappresentato dalle ormai numerose e frequenti attività (stage, campus..) che in tutte le Regioni coinvolgono ragazzi, tecnici, dirigenti e familiari, durante tutto l’anno. Sono opportunità che il bilancio FITeT permette di sviluppare pur con la parsimonia e l’attenzione necessaria. Che consentono a quasi 400 ragazzi e a molti adulti, di conoscere una pratica più ordinata, organizzata, accessibile e adeguata.

In questa breve ricognizione appare ricorrente e di assoluto rilievo il ruolo delle Società Sportive, il cui operato può divenire vero moltiplicatore di ciò che viene sperimentato in altre realtà (anche le più evolute, quali il Centro Federale di Formia). Investire per la crescita significa creare e sostenere eccellenze, non solo per lo Sport a tempo pieno ma anche nella sua dimensione di avviamento.

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