Emozioni e spettacolo ai Campionati Italiani Assoluti di Riccione
Il PlayHall di Riccione ha ospitato una bellissima edizione dei Campionati Italiani Assoluti, che ha offerto tre giorni di emozioni e spettacolo sia in campo maschile sia nel femminile. Nei singolari si sono imposti Mihai Bobocica (Aeronautica Militare) e Tian Jing (Tennistavolo Castel Goffredo). Il numero uno azzurro ha conquistato il suo sesto titolo, dopo quelli del 2007, 2009, 2011, 2012 e 2013. In finale ha battuto per 4-2 (11-3, 7-11, 11-7, 13-11, 7-11, 11-9) Niagol Stoyanov (Fiamme Azzurre). Medaglie di bronzo per Jordy Piccolin (Fiamme Azzurre) e per il campione uscente Marco Rech Daldosso (Aeronautica Militare). Tian Jing ha ottenuto il suo primo successo, sconfiggendo per 4-1 (6-11, 11-4, 11-7, 11-4, 11-9) Wang Yu (Anspi Tennistavolo Cortemaggiore). Terze a pari merito Chiara Colantoni (Tennistavolo Center Parma) e Le Thi Hong Loan (Tennistavolo Castel Goffredo).
Il doppio misto è andato per la quarta volta consecutiva a Rech Daldosso e Colantoni. Mai nessuno nella storia della massima rassegna tricolore aveva calato il poker di fila. L'asolano e la romana in finale si sono trovati in svantaggio contro Paolo Bisi (Cral Comune di Roma) e Debora Vivarelli (Eppan Tischtennis Raiffeisen/Esercito) per 7-11, 7-11, 8-10 e, dopo aver annullato i due match-point, si sono imposti 12-10, 12-10, 11-8. Terzo posto per Federico Pavan (Cral Comune di Roma) e Denisa Zancaner (Eppan) e Stefano Tomasi (Marcozzi Cagliari) e Veronica Mosconi (Tennistavolo Vallecamonica).
Rech Daldosso ha concesso il bis nel doppio e con Stoyanov ha prevalso nell'atto conclusivo per 3-0 (11-9, 11-9, 11-7) su Alessandro Baciocchi (Fiamme Azzurre) e Piccolin. Terzo gradino del podio per Daniele Pinto (Fiamme Azzurre) e Luca Bressan (TT Castel Goffredo) e Maurizio Massarelli (TT Tifernum Città di Castello) e Mattia Galdieri (TT L'Isola che non c'era).
Fra le donne hanno primeggiato Zancaner, che si è commossa teneramente, pensando che potrebbe essere stato il suo ultimo titolo, e Vivarelli, che hanno superato per 3-1 (11-8, 8-11, 11-7, 13-11) Colantoni e Giulia Cavalli (TT Center Parma). Bronzo a Loan e Tatiana Steshenko (TT Castel Goffredo) e a Giorgia Piccolin (TT Cortemaggiore) e Mosconi.
Il direttore tecnico Patrizio Deniso si sofferma su un commento delle prestazioni maschili:«Sono contento di ciò che ho apprezzato in finale. Bobo era già in crescita e sono felice di averlo visto recuperare da una situazione tecnica che si era fatta complicata . Ha ritrovato più sicurezza e ha sbagliato poco anche nelle partenze di diritto e di rovescio. La mancanza di tranquillità precedentemente lo limitava anche nella ricerca del risultato e senza l'atleta di riferimento era anche difficile ottenere risultati di squadra. In questi ultimi mesi ha avuto modo di lavorare in un certo modo e i benefici si vedono, anche se c’è ancora molto da lavorare. Anche Niagol si è espresso su ottimi livelli. All'inizio era un po' passivo, poi ha cominciato a prendere l'iniziativa e ha messo in difficoltà Mihai.
Sono anche soddisfatto della crescita di Piccolin, che ha disputato un buon torneo, evidenziando i progressi raggiunti grazie al lavoro svolto al Centro Federale di Formia. Con il lavoro costante si può crescere. Pinto ha mostrato di nuovo un gioco più sicuro, dopo un periodo problematico, perché battere un avversario come Bisi è tutt'altro che facile. Anche lui è la dimostrazione che il lavoro a Formia paga. Johnny Oyebode è arrivato al tabellone a 15 anni e nel girone aveva impegnato Rech. Anche l'altro cadetto Matteo Gualdi è stato protagonista di buone prestazioni nel girone. Riguardo a Rech, non ha reso come avrebbe potuto. In questo momento il limite è un po' di nervosismo che gli toglie lucidità e gli impedisce di gestire meglio le partite». Fra i giovani Matteo Mutti (Milano Sport) e Antonino Amato (Top Spin Messina) sono stati eliminati negli ottavi dal Baciocchi e Piccolin.
Il tecnico federale della Nazionale femminile Maurizio Gatti si addentra invece nell'analisi degli Assoluti delle ragazze: «Merito alle due finaliste, che hanno compiuto fino in fondo il loro dovere, ma è evidente che in questa occasione le atlete più giovani non sono riuscite a fare abbastanza per batterle. Giorgia Piccolin è stata comunque autrice di un buon campionato, però aveva in mano la partita contro Wang You e non è riuscita a vincerla. Chiara Colantoni ha fatto il suo, anche se deve migliorare la sua determinazione, per arrivare in fondo alle partite. Spesso durante il match perde il filo del discorso. In semifinale contro Tian Jing non avrebbe comunque potuto fare di più, perché è ancora abituata a giocare a una velocità e Jing è stata brava a cambiarle il ritmo e a impedirle di appoggiarsi. Chiara quando non riesce a prendere il ritmo va in difficoltà e infatti non è entrata in gara. Debora Vivarelli gioca veramente forte e ora è anche migliorata di rovescio. Il problema è che però sta troppo lontana dal tavolo. Contro Chiara ha sbagliato la tattica, mentre la sua avversaria tatticamente ha giocato nel modo giusto. Anche Le Thi Hong Loan, come Piccolin, si è mangiata la partita contro Wang Yu, quando era avanti per 3-1. È ancora un po’ labile e deve progredire dal punto di vista psicologico, come del resto Veronica Mosconi, che era l’unica, secondo me, che avrebbe potuto battere Tian Jing. Infatti, pronti e via, è partita 9-5 e poi non ha mantenuto la tensione e si è deconcentrata. Se fosse riuscita a portare a casa quel set, tenendo conto che ha vinto il secondo, la partita per Tian Jing si sarebbe messa veramente in salita».