Questo sito web utilizza i cookies per offrire una migliore esperienza di navigazione, gestire l'autenticazione e altre funzioni.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento, l'utente esprime il suo consenso all’utilizzo dei cookies sul suo dispositivo. Visualizza la Privacy Policy

Approvo

Domenico Colucci: «Tutti uniti, per far crescere il tennistavolo in Basilicata»

Di ROBERTO LEVI

Insediamento Domenico Colucci a nuovo delegato della Basilicata
Insediamento Domenico Colucci a nuovo delegato della Basilicata

Da inizio gennaio è il delegato della Basilicata. Il 31enne Domenico Colucci è il dirigente più giovane alla guida di un'attività regionale. In realtà è ancora un atleta, militando in C1 con i colori della Colmar Boys, per dare una mano a Donato Marcosano, che lo avviato al tennistavolo ed è stato il suo predecessore come delegato, e soprattutto un tecnico. Da un paio di stagioni è tornato nella sua Matera, che aveva lasciato per trasferirsi a studiare al Nord, dove ha trascorso cinque anni al Tennistavolo Torino e sei all'A4 Verzuolo. Nella sua carriera agonistica ha conquistato nel 2006 a Jesolo l'argento nel doppio maschile con Luca Rolle e il bronzo nel misto con Xu Yi Yan. La soddisfazione maggiore è stata la medaglia d'oro vinta l'anno scorso ai tricolori di Lucera, nel misto di terza categoria con Jessica Ramazzini. Da segnalare anche il titolo di campione italiano universitario di doppio, ai Cnu del 2010 in Molise, con il suo amico di sempre Romualdo Manna.

Domenico, cosa ti ha riportato a Matera?

«Un progetto da realizzare con la mia famiglia nel turismo. Non potevo, però, non continuare a impegnarmi nel mondo del tennistavolo. Ho deciso di giocare in B2 e allenare a Casamassima, in provincia di Bari, e a Matera seguivo, presso il Tennistavolo Città dei Sassi, che ho fondato io stesso con Giovanni D’Ercole, Teresa D'Ercole, una ragazzina molto promettente del 2004. Ampliando il progetto, siccome in città esistevano già delle società che svolgevano avviamento o crescevano inizialmente i bambini, ma mancava un punto di riferimento per i ragazzini che volessero allenarsi con maggiore intensità, ho creato un gruppo di alto livello e mi sono assunto il compito di seguirlo dal luglio 2016».

Art 10 Colucci e Teresa sul podio del torneo Verde di Ariano Irpino rdmColucci e Teresa D'Ercole sul podio del torneo Verde di Ariano IrpinoDa quanto gioca Teresa?

«Ha iniziato meno di un anno e mezzo fa. Quando sono arrivato aveva appena sostenuto il primo corso nella sua scuola. La Basilicata, anche se era solo alle prime armi, ha deciso di portarla al Ping Pong Kids e Teresa si è distinta ed è stata notata dal direttore tecnico giovanile Matteo Quarantelli e dal suo staff, che ne hanno riconosciuto il potenziale. Dall'anno scorso è cresciuta molto: era la numero 70 della categoria Ragazze e con le ultime classifiche è diventata n. 14. A novembre si è aggiudicata il primo torneo Verde ad Ariano Irpino e recentemente siamo andati al Blu di La Spezia, dove si è classificata quinta. A inizio marzo ha disputato l'Open d'Italia internazionale a Lignano Sabbiadoro. Il prossimo anno avrà sicuramente bisogno di uno sparring di livello e spero che il dt Quarantelli ci possa aiutare in tal senso».

Quale esperienza di tecnico hai alle spalle?

«La migliore è stata a Verzuolo. Oltre a fare attività nelle scuole con i bimbi che si avvicinavano al nostro sport, ho avuto l'opportunità di affiancare Catalin Negrila, il capo-allenatore dell'A4. Grazie a lui, ho potuto vedere come si lavori con i ragazzini che fanno agonismo. Per me è stata una fortuna enorme, perché Catalin è uno dei migliori in Italia in questo campo».

Com'è nata l'idea di farti coinvolgere come delegato?

«L'iniziativa è partita dal presidente federale Renato Di Napoli, che dopo l'elezione mi ha contattato e mi ha detto che avrebbe voluto forze giovani e idee nuove per far progredire il pongismo lucano. Siccome con lui ho un rapporto splendido, ho pensato che se mi aveva ritenuto la persona giusta non avessi motivo di dubitare della sua valutazione. Ho dunque accettato volentieri la sua proposta e devo riconoscere che attorno a me sto riscontrando un notevole entusiasmo e voglia di fare».

Quante sono le società?

«Otto si occupano dei normodotati e sono, a Matera, la Polisportiva Casalnuovo, il Tennistavolo Pegasus, la Colmar Boys e il Tennistavolo Città dei Sassi e, in Provincia, il Tennistavolo Bernalda 2000, i Calanchi Montalbano Jonico e il TT Heraclea Policoro. Da poco siamo riusciti a entrare nel territorio di Potenza e abbiamo il Tennistavolo La Potentina, che in realtà è una polisportiva, in cui si praticano anche le bocce. Il nono club è la Pegaso Aias di Matera, che si dedica ai diversamente abili mentali. In tutto in Regione i tesserati sono poco oltre cento».

Art 10 Citt dei Sassi squadra di C2 con Colucci allenatore rdmCittà dei Sassi squadra di C2 con Colucci allenatore       Art 10 Stage natalizio atleti lucani rdmStage natalizio atleti lucani

Quali emergenze stai affrontando?

«Una delle priorità è il miglioramento sul fronte strutturale. Il problema è meno sentito in Provincia, mentre nei capoluoghi è molto difficile avere a disposizione le palestre scolastiche, a causa dell'alto numero di società sportive esistenti, e avremmo bisogno anche del sostegno del Coni Regionale. In più sono utilizzabili sono quando le scuole sono aperte e dunque in estate non sono accessibili».

Cosa si può fare?

«L'obiettivo è di creare delle aree che siano adibite solo al tennistavolo e a Matera ci stiamo già attivando per unire le forze delle società e trovare un locale che faccia al caso nostro. Il sogno è di far nascere un vero e proprio Centro Regionale. Al momento non siamo in difficoltà solo per gli allenamenti, ma anche quando dobbiamo organizzare i tornei o gli stage giovanili. Sto comunque incontrando tutte le società, per capire bene quali siano le loro esigenze e per cercare di migliorare la situazione già nell'immediato».

Altre problematiche?

«Per emergere abbiamo bisogno di allenatori e dirigenti qualificati. Devo ammettere, però, che la risposta della Regione è stata positiva e, nell'ambito del censimento delle necessità formative lanciato della Federazione, abbiamo raccolto parecchie schede di adesione ai corsi di tecnico di base e di dirigente sportivo. Nel nostro territorio c'è dunque desiderio d'imparare».

A quali campionati partecipate?

«Nel settore maschile, vantiamo anche qualche presenza nei campionati nazionali, avendo in B1 la Polisportiva Casalnuovo, che l'anno scorso si è piazzata terza in A2, e in C1 la Colmar Boys e l'Heraclea Policoro. In Regione abbiamo un girone di C2 e uno di D1. Nel femminile in C regionale c'è la Città dei Sassi, in cui gioca anche la D'Ercole, che ad aprile farà i playoff per salire in B».

Art 10 Atleti paralimpici Aias in azione rdmAtleti paralimpici Aias in azione       Art 10 TeresaDErcole in azione a Terni rdmTeresa D'Ercole in azione a Terni

Altri giovani promettenti?

«Citerei senza dubbio lo junior Alessio Dell'Erba, della Città dei Sassi, che è l'Under 20 che sta emergendo maggiormente dalle nostre parti. Sia al torneo giovanile di Terni sia al Blu di La Spezia è arrivato molto più avanti rispetto alla sua posizione di partenza. In C2 finora ha perso un solo set e, in caso di promozione, il prossimo anno sarà una delle bandiere in C1».

Come sta andando l'impegno sui piccolissimi?

«Stanno dedicando attenzione alle prime racchette, effettuando i corsi nelle scuole e portando i bambini ad allenarsi, il TT Pegasus, grazie al grande lavoro del presidente Angelo D'Ercole, il TT Bernalda, che darà due atleti alla squadra che ci rappresenterà alla Coppa delle Regioni, e La Potentina, che, pur essendo nata da poco, ha già in palestra diversi ragazzini nati dal 2008 al 2010. Il nostro referente tecnico regionale Tommaso Romano mi ha espresso la sua intenzione dal prossimo anno di smettere di giocare e dedicarsi solo all'insegnamento. Ha il tesserino da allenatore e la disponibilità a frequentare degli stage di aggiornamento. Ho apprezzato moltissimo la sua volontà e insieme stiamo facendo un progetto, che dovrebbe permettergli di portare la sua esperienza all'interno delle società che stanno acquisendo parecchi giovanissimi».

Torniamo ai paralimpici?

«Come ho già accennato, a Matera opera la Pegaso Aias, che è sempre stata affiliata alla Fisdir e da questa stagione ha aderito alla FITeT. Ha un bel gruppetto di ragazzi che vorrebbe anche iniziare ad allenarsi con i normodotati. Con il presidente Di Napoli abbiamo conosciuto personalmente la responsabile Gabriella Savino, che è una persona appassionata e intraprendente. Sono convinto che, con il suo aiuto, il tennistavolo dei paralimpici, non solo mentali, ma anche fisici, avrà un'impennata in Basilicata».

Numeri precedenti 2018

copertina rivista febbraio 2018 copertina rivista marzo 2018 copertina rivista anno 14 numero 3 aprile 2018 copertina rivista giugno 2018 copertina rivista agosto 2018 copertina rivista settembre 2018 copertina rivista novembre 2018