Alfonso Laghezza: «Felici di uno scudetto vinto anche con il nostro vivaio»
L'A.G. Turini Castel Goffredo è tornato. Aveva impiegato sei anni per rientrare in possesso nel 2016 dello scudetto e in questa stagione si è confermato sul tetto d'Italia, dimostrando di avere intenzione di aprire un ciclo consistente. Protagonista assoluto della cavalcata vincente della squadra, composta dalla cinese Cui Chen Xue e da Tian Jing, Le Thi Hong Loan e Tatiana Steshenko (nella finale di ritorno ha giocato anche Elisa Armanini), che nel turno conclusivo dei playoff ha superato con un doppio 4-0 l'Eppan Tischtennis Raiffeisen, è stato il tecnico Alfonso Laghezza.
Alfonso, un buon punto di partenza è stato la scelta di una cinese competitiva come Cui Chen Xue. Come l'avete selezionata?
«Fra le straniere che avevamo visionato era quella che aveva la maggior esperienza anche fuori dalla Cina. Siamo partiti un po' con i piedi di piombo, perché avremmo poi dovuto vedere la sua capacità di adattarsi al nostro campionato. Dopo le prime giornate di campionato ci siamo resi conto che avevamo fatto un buon acquisto».
La conferma di Tian Jing e Loan è stata la testimonianza della fiducia che riponete in loro?
«Tian Jing non si scopre certamente oggi ed è atleta che ha disputato moltissimi campionati e parecchie finali. Sa sempre cosa deve fare e come comportarsi in alcuni frangenti. Dà quella sicurezza e l'esperienza di cui la squadra ha bisogno nei momenti di difficoltà. Per Loan quest'anno il potersi allenare quotidianamente con la cinese e non solo è stato utile e le ha fatto fare un bel salto in avanti, soprattutto dal punto di vista mentale. Cinque successi su altrettante partite nei playoff sono un bilancio notevole per una ragazza che è piuttosto altalenante dal punto di vista della concentrazione. Del progetto ha fatto parte anche Tania Steshenko, che purtroppo ha avuto un infortunio al polso che non è riuscita ancora a risolvere. Per lei è stata una stagione triste, perché avrebbe voluto dare il suo contributo e non c'è riuscita. Rimarrà comunque con noi e speriamo di recuperarla per la prossima stagione».
Quella appena conclusa è andata oltre ogni più rosea aspettativa?
«Diciamo che abbiamo avuto più patemi l'anno scorso, perché sentivamo il peso di dover vincere, per riportare lo scudetto a Castel Goffredo. In questo campionato eravamo un po' più tranquilli, essendo consapevoli della solidità della squadra, con tutto il rispetto per le avversarie».
La finale contro Cortemaggiore sarebbe stata diversa?
«Probabilmente sì, ma non perché fosse più forte dell'Eppan, che ha disputato un'annata fantastica e ha meritato l'approdo all'atto conclusivo. Avevamo già giocato l'ultima finale, vincendola di un soffio, e dunque Corte avrebbe tenuto in modo particolare a riscattare quella sconfitta».
Quindici scudetti cosa significano per una società?
«La forza di questo club e la capacità di programmare anno dopo anno, guardando sempre in prospettiva. Quando si lavora bene e con metodo, i risultati arrivano. Ho vissuto gli ultimi due tricolori in panchina e posso dire che siamo felici di averli raggiunti anche facendo leva sul nostro vivaio. Loan è nata pongisticamente con noi e siamo orgogliosi dei suoi progressi. Entrambe le volte è stata lei a conquistare il punto decisivo. Con Marco Rech Daldosso in campo maschile è il simbolo della nostra società».
Quali sono i progetti in vista della prossima stagione?
«La cinese non giocherà più con noi, avendo già manifestato l'intenzione di tornare a casa e d'interrompere la sua attività professionistica. Ne cercheremo un'altra all'altezza della situazione. Rimarranno Tian Jing, Loan e, come detto, Steshenko, e avremmo intenzione di prendere Chiara Colantoni. Avremo un bel team e l'obiettivo sarà di confermarci al vertice».
Dal punto di vista dell'impegno hai vissuto un biennio molto assorbente, vero?
«Ho lavorato con l'aiuto di Marisa Musina ed è stato un periodo intenso. L'anno scorso mi dava una mano anche il giovane romeno Alex Paul Glogogeanu, prevalentemente con i piccoli. Avendo un settore giovanile numeroso e due squadre in A1 non è stato facile. In alcuni momenti, con il sovrapporsi dei vari appuntamenti, è stato duro, i risultati, però, mi hanno ripagato ampiamente, anche ai Campionati Italiani Giovanili. Penso a Elisa Armanini, che, dopo aver vissuto dei momenti difficili, ha vinto il titolo Allieve, e a Leonardo Bassi, che si è imposto fra i Ragazzi. Sono state delle belle soddisfazioni ed è stato un peccato che Nicole Arlia non abbia potuto partecipare al singolare Ragazze, perché avrebbe avuto molte probabilità di arrivare fino in fondo. I meriti vanno naturalmente condivisi con i ragazzi, che si allenano con grande applicazione, e con la società, che mi appoggia sempre nelle mie scelte. Tutti insieme siamo riusciti a ottenere questi risultati».
L'ingaggio di Jiang Zilong sarà per te una boccata d'ossigeno?
«Non è agevole trovare un allenatore capace e che abbia la voglia di mettersi in gioco in una realtà come la nostra, che richiede grandi energie e lo abbiamo trovato. Il bello di essere qui è che ogni anno si lotta per qualche traguardo importante. Per chi fa questo lavoro come me è molto gratificante. Con noi collaborerà anche il 25enne macedone Robert Stamenkovski, che è in Italia da qualche anno e recentemente ha giocato a Casamassima. È all'inizio della sua carriera di allenatore ed è felice di venire a Castel Goffredo, perché con me e con Zilong avrà la possibilità d'imparare e migliorare molto».