Gianfranco Dell'Omo: «Siamo orgogliosi dei nostri giovani e con Massarelli punteremo a confermare la A2»
Ha conquistato medaglie ai Campionati Italiani Giovanili e di categoria, ha contribuito in modo determinante alla vittoria della Puglia nel Ping Pong Kids e al quarto posto nella Coppa delle Regioni e, a squadre, ha ottenuto la promozione in serie A2 maschile. È stata una stagione stellare per il Tennistavolo Ennio Cristofaro, che a settembre avrà un altro bel motivo per festeggiare, ricorrendo il trentennale di vita della società. Alla guida da un paio di stagioni c'è Gianfranco Dell'Omo, che ha trascorsi da atleta di serie A1 e dal 2006 era vicepresidente.
Presidente, cosa successe nel 1988?
«Siamo nati con il nome di Associazione Dilettantistica Tennistavolo Casamassima, grazie a un gruppo di amici appassionati. Fra loro c'erano Giacomo Barbieri, che è stato il presidente dal primo momento fino a quando, due anni fa, è stato eletto in Consiglio Federale e ha lasciato l'incarico a me, e, appunto, Ennio Cristofaro. Gli altri soci fondatori erano Francesco Barbieri, fratello di Giacomo, Eligio Massaro, Vincenzo Balacco, Silvestro Lotito, Franco Massaro, Luca Pastore, Pietro Cristantielli e Giuseppe Castellano. Nel 1992 Cristofaro è venuto a mancare abbastanza giovane, per un infarto, e la società è stata rinominata Asd TT Ennio Cristofaro. I dirigenti si sono ripromessi che avrebbero fatto il possibile per esaudire il desiderio di Ennio di raggiungere la serie A1».
Ci sono riusciti?
«Iniziamo con il dire che la prima squadra maschile era partita dalla D2 e dal 1989-1990 aveva inanellato promozioni consecutive. È arrivata a quota sette e nel 1995-1996 ha ottenuto il passaggio nel massimo campionato. A fare l'ultimo salto furono il nigeriano Albert Karunwi, i giovanissimi Roberto Minervini e Gianluca Abbaticchio, Tino Testiera e l'italo-slavo Zoran Gasic».
Come andò quel primo anno in A1?
«Avevamo in squadra il nigeriano Hassan Akeem, Gerardo Palladino, Minervini e Marcello Mondello e siamo retrocessi ai playout a opera del Messina di Umberto Giardina e Stefan Stefanov. Fu una battaglia. Vincemmo la prima partita in trasferta per 6-4, perdemmo la secondo in casa con lo stesso punteggio e nella "bella", in cui a loro mancava Giardina per squalifica, terminammo 5-5. Si giocò il doppio di spareggio e cedemmo ai vantaggi del terzo set».
Come andava il movimento femminile in quegli anni?
«Nella stagione della promozione degli uomini in A1, avevamo la B femminile, formata da Maria Teresa Pastore, Adalmira D'Ambrosio e Chiara Barbieri. Poi mantenemmo le serie C maschili e cedemmo i diritti della A2 e della B1 a Barletta. Là si spostarono Giacomo Barbieri, Alfonso Laghezza, Michele Tangorra e Vincenzo Sanzio, che si aggiudicarono il campionato di B1. A Casamassima allora abbiamo cercato di concentrarci sul settore giovanile, facendo venire dalla Bulgaria il tecnico-giocatore Rostislav Georgiev, che rimase per due anni e aiutò la crescita, fra gli altri, di Vito Valente e di Abbaticchio, Minervini, Laghezza e Roberto De Carolis».
A proposito di talenti, il vostro vivaio attuale è piuttosto florido.
«I progetti scuola iniziati sotto la presidenza regionale di Giacomo Barbieri ci hanno permesso di trovare dei pongisti molto interessanti, che stiamo facendo crescere. Ne abbiamo un po' in tutte le categorie: nei giovanissimi Flavio Lavermicocca, negli allievi Antonio Giordano, negli juniores Antonio Pellegrini, nelle giovanissime Sofia Minurri e Marina Misceo, nelle ragazze Valentina Leogrande e nelle allieve Celeste Leogrande. Cominciamo a far giocare i bambini e le bambine già a sei anni, in modo tale che a otto, quando possiamo tesserarli, siano già competitivi. La terza Leogrande, Angela, che ha sette anni, e la sua coetanea Sofia Episcopo sono già molto brave».
Quali sono stati i risultati individuali migliori della stagione?
«Agli Italiani Giovanili Lavermicocca e Minurri hanno vinto l'argento nel misto giovanissimi, Giordano è stato bronzo nel doppio allievi, Minurri e Misceo sono state bronzo a squadre giovanissime e Celeste e Valentina Leogrande bronzo a squadre allieve. Ai tricolori di categoria Celeste Leogrande si è laureata campionessa nel singolare di quarta e con Giordano si è piazzata terza nel misto».
I trionfi non sono finiti qui vero?
«Infatti. La Puglia, con i nostri Minurri, Misceo e Lavermicocca, per la prima volta si è imposta nel Ping Pong Kids e Misceo è arrivata seconda nel settore 2 femminile. Alla Coppa delle Regioni la rappresentativa con Giordano e le due Leogrande si è classificata quarta e Giordano nel singolare ha perso in finale. Nella classifica del Premio Mazzi, che racchiude l'attività giovanile, ci siamo piazzati sesti».
Grande merito va dunque ai vostri tecnici, chi sono?
«Gianluca Abbaticchio, Michele Tangorra e il serbo Imre Buss. Un grande aiuto viene anche dai dirigenti, il vicepresidente Eligio Massaro e la segretaria e tesoriere Elisa Belfiori, che cura anche il settore paralimpico, l'organizzazione delle trasferte e dei tornei e le sistemazioni dei bambini».
Qual è il fiore all'occhiello dell'attività a squadre?
«La nostra A2 maschile. Abbiamo ottenuto la promozione vincendo la B a punteggio pieno con Minervini, Pellegrini, Marian-Ionut Muscalu e Gian Luca Mastroberti. Quest'anno abbiamo fatto un colpaccio, ingaggiando Maurizio Massarelli, il vicecampione italiano di seconda categoria che è sceso dalla A1. Con lui schiereremo Minervini, Pellegrini e uno straniero da definire. Abbiamo un organico per mantenere la categoria. Avremo poi la B2, con Giordano, Abbaticchio, Valente e uno straniero, la C1, con me, Giovanni Pellegrini e Massimiliano Di Giuseppe, e la B femminile, con le Leogrande, la Minurri e Laura Ricci.
Quanti tesserati avete?
«Un centinaio, dai bambini, che sono una quarantina, al socio più vecchio, che è il quasi 85enne Giacomo De Carolis, che è arrivato terzo in doppio e nei quarti in singolare agli ultimi Italiani Veterani di Porto Santo Stefano».
Vi divertite a salire sul podio anche nel settore paralimpico?
«Abbiamo una decina di pongisti, equamente distribuiti fra seduti e in piedi. I migliori sono Nicola Lanera e Francesco Forenza, che ai Campionati Italiani di Lignano Sabbiadoro hanno conquistato l'argento e il bronzo nel torneo esordienti 1-5. Nicola è stato anche terzo in classe 4. Nella stessa classe Massimo Marinelli ha perso nei quarti e nel 2017 era arrivato terzo. In questa stagione avremo due squadre paralimpiche, che giocheranno in serie A1. Puntiamo anche molto sui nostri "Ragazzi Speciali", come li definisce Elisa Belfiori, che hanno molto da dimostrare, anche la semplice voglia. Vengono in palestra quattro volte alla settimana a fare allenamento e hanno sempre fame di tennistavolo: di conoscere, sapere e apprendere».