Ho fatto POKER
Il lettore non si lasci fuorviare dal titolo di questo resoconto, non mi riferisco al gioco di carte. Grazie al curriculum della mia carriera arbitrale di I.U. B.B. (International Umpire Blue Badge), l’ITTF – URC (Comitato internazionale Arbitri e Giudici Arbitri) mi ha nominato per la quarta volta a dirigere gli incontri a squadre nella recente kermesse mondiale svedese, World Team TT Championships, in Halmstad. La lista ITTF dei nominati conteneva ben 52 IU BB provenienti dai cinque continenti e con un IU per nazione nella maggior parte dei casi. A questi il comitato organizzatore della manifestazione ha aggiunto altri 50 arbitri svedesi internazionali e nazionali, raggiungendo un numero complessivo, compresi i Referee, di 110.
Come accennato all’inizio, ecco perché ho intitolato questo contributo circa la mia esperienza arbitrale ai mondiali svedesi “Poker”. Infatti a febbraio 2004 c’era stata la prima partecipazione a Doha (Qatar), dal 24 febbraio al 2 marzo 2008 la seconda a Guangzhou (Cina) e dal 28 aprile al 5 maggio 2014 la terza a Tokyo (Giappone).
Pur essendo per la quarta volta a una manifestazione iridata, non dimenticando i mondiali individuali a Rotterdam (Olanda) dall'8 al 15 maggio 2011 e i mondiali Giovanili a Rabat (Marocco) dall'1 all'8 dicembre 2013, l’emozione e lo stato d’animo di apprensione sono stati ancora più accentuati rispetto alle precedenti manifestazioni. Tutto è determinato dal fatto che gli altri (URC - Team Referees e Valutatori) si aspettano da te il massimo livello di professionalità, soprattutto i valutatori, che sono determinanti per la permanenza nella lista dei Blue Badge, ti fanno le pulci e giudicano anche il più insignificante episodio.
Nonostante questo importante aspetto emotivo, che in ogni caso bisogna valutare con positività, l’atmosfera che abbiamo respirato durante questi campionati è stata di massima ospitalità da parte degli organizzatori, attraverso oltre un migliaio di volontari. I rapporti di amicizia (avevo avuto occasione di incontrare in precedenza quasi tutti i colleghi stranieri) tra tutto il personale arbitrale, compresi i giudici arbitri (ben 8: 1 Referee + 7 Deputy Referee) e anche i 7 Evaluators (commissari), hanno reso queste giornate mondiali indimenticabili. La compagnia e la goliardia spontanea hanno alleggerito le sessioni di lavoro, che ci impegnavano tutto il giorno. Si iniziava alle ore 10 per concludere l’ultimo turno alle ore 22. Come previsto dai regolamenti ITTF, eravamo suddivisi in Team composti da due arbitri. Nel programma degli impegni avevamo di solito due sessioni di impiego, una nel periodo mattutino e l’altra in quello pomeridiano/serale + in alcune giornate anche un terzo impegno nella CA/RC (call area o racket control), sotto la guida del Deputy Referee di turno. Come accade solitamente nelle manifestazioni internazionali, la composizione dei team arbitrali è cambiata ogni due giorni e io sono stato abbinato sempre a colleghi svedesi, nazionali, tranne gli ultimi due giorni al francese Gerard Le Pape, BB.
Tutto il personale arbitrale era alloggiato in una struttura alberghiera, Hotel Tylebäck, simile a quella di Lignano Sabbiadoro, nei pressi della costa con spiaggia sabbiosa distante circa cinque minuti di passeggiata, immersa nel verde dei prati erbosi e circondata dai boschi tipici nordici. Tutte le abitazioni sono in legno e ogni costruzione è composta da 4 ingressi con all’interno 4 stanze con due letti e bagno doccia. All’interno della struttura alberghiera c’è anche il campeggio per i caravan, con tende già allestite e di proprietà della struttura stessa. Questa struttura è distante dalla Halmstad Arena circa 20 minuti di bus-navetta.
Dovendo essere presenti alla predetta Arena almeno 60 minuti prima dell’inizio dell’incontro (la mattina i match iniziavano alle ore 10), dopo aver fatto la colazione bisognava prendere la navetta delle ore 8, con sveglia mattutina alle 6,30. Dall’Arena, al termine dei nostri impegni, prendevamo la navetta per il rientro alla struttura, per consumare il pranzo, quando avevamo il tempo necessario tra andata e ritorno e tempo di pranzo, in caso contrario dopo colazione ci fornivano il cestino per il pranzo. Si recuperava a cena. I piatti principali erano costituiti da pesce e carne cucinati in tutti i modi, con la presenza del riso e della zuppa la sera. Immancabili le patate e le verdure, con tutti i condimenti usuali. Sia a pranzo sia a cena si beveva acqua e caffè lungo. Dopo la cena ognuno, a proprie spese, poteva bere birra o vino o alcolici di vario genere.
Nell’Arena che ha ospitato questi mondiali sono state allestite 3 Venues (palestre di gioco): Hall A con 3 aree di gioco (show courts); Hall B con 9 aree di gioco e Hall C con 12 aree di gioco. Così nella sala principale "Main Hall A" si sono svolti soltanto gli incontri di 1st Division (Championships Division); nella sala Hall B alcuni della predetta 1st Division e quelli della 2nd Division; infine nella Hall C qualche incontro della 2nd Division e quelli della 3rd Division.
Nella Hall A la presenza del pubblico, soprattutto in occasione degli incontri delle squadre svedesi, è stata sempre notevole, soprattutto nelle ultime giornate di semifinali e finali. Nelle altre sale il pubblico presente è stato inferiore a quello della main hall.
Durante le giornate di gara il clima non è stato molto avverso. I primi due giorni c’è stata la pioggia nel pomeriggio, solo in serata cessava, ma dati gli impegni arbitrali non né ho risentito troppo. Nei giorni successivi di maggio, il sole ha sottratto spazio alle nuvole, facendo elevare la temperatura che gli ultimi giorni è giunta a 21-22 gradi. Invece costante è stata la presenza del vento occidentale, abbastanza piacevole e non affatto freddo.
Per concludere questo resoconto, l’ITTF - URC, in accordo con il comitato organizzatore, ha fornito tutto il personale arbitrale, Referees e Umpires, di n° 4 magliette a maniche corte e n° 2 magliette a maniche lunghe, da utilizzare in sostituzione della consueta uniforme (Giacca – Camicia e Cravatta), con i previsti pantaloni. In merito all’inizio, abbiamo avuto bisogno di qualche fase di adattamento per portare con noi i misurini, i cartellini e il cronometro. In seguito, anche parlando con gli stessi commissari e secondo le direttive del Referee Team, l’assistente arbitro ha potuto portare al tavolo il kit arbitrale, assieme alle racchette dei giocatori e alle palline, circa 10 minuti prima dell’inizio dell’incontro e l’arbitro portava la cartellina con il referto dell’incontro. Quindi 5 minuti prima, si entrava nelle aree di gioco, con eventuale presentazione dell’incontro nelle Hall B e Hall C all’inizio della giornata di gare o in seguito qualora tutti i tavoli fossero liberi dagli incontri precedenti. Nella Hall A la presentazione era obbligatoria, purché non ci fosse qualche incontro precedente ancora in corso.
Personalmente non sono riuscito a vedere gli incontri delle squadre nazionali italiane, tranne qualche scorcio, avendo avuto impegni arbitrali contemporanei. Tuttavia durante le varie giornate sono riuscito a scambiare qualche battuta con i componenti delle due rappresentative, che sono state vicine al salto di divisione, certamente alla loro portata.