Due argenti a squadre e un bronzo individuale per l'Italia all'Open di Lignano
Lo Junior & Cadet Italian Open anche quest'anno si è confermato un torneo capace di attirare atleti da tutte le parti del mondo. Erano infatti ben 296 i pongisti, provenienti da 32 Paesi, che si sono dati battaglia nel Palazzetto situato all'interno del Villaggio Bella Italia, concentrando per cinque giorni l'attenzione degli addetti ai lavori su Lignano Sabbiadoro. Il livello di partecipazione si è rivelato mediamente più alto rispetto a quello delle scorse edizioni. La presenza della Cina, che ha portato dodici elementi, equamente ripartiti fra ragazzi e ragazze e nelle categorie juniores e cadetti, ha forzatamente condizionato l'esito delle gare, concentrando su di sé la maggior parte delle medaglie a diposizione, come già era accaduto ai Campionati Mondiali Juniores di Riva del Garda dello scorso dicembre. Là la nazione dominante si era assicurata tutte le vittorie qui ha lasciato alle avversarie solo il titolo del doppio cadette, andato alla russa Elizabet Abraamian e alla romena Elena Zaharia. Anche le finaliste sono state europee, le sorelle lituane Emilija e Kornelija Riliskyte.
Rispetto a Riva, però, dove erano in lizza tutte le concorrenti asiatiche,Giappone e Corea in testa, mentre a Lignano c'era soltanto Singapore, i cinesi hanno potuto esibire una superiorità schiacciante nell'ambito delle varie competizioni. Ecco dunque i quattro cinesi e le altrettante connazionali saliti sul podio dei singolari juniores o la finale del doppio femminile, risolta in un derby. Anche fra i cadetti gli atti conclusivi sono stati una questione fra cinesi, ma nel femminile sul terzo gradino del podio sono salite la russa Abraamian e la lituana Kornelija Riliskyte e nel maschile l'intruso è stato il russo Ruslan Cherkes.
Nei tornei individuali i migliori italiani sono stati gli juniores Carlo Rossi e Gabriele Piciulin, arrivati negli ottavi e arenatisi di fronte ai polacchi Samuel Kulczycki e Artur Grela. Al tabellone erano approdati anche John Michael Oyebode e Andrea Puppo. Fra i cadetti l'ambizioso Puppo, testa di serie numero 2, è uscito nei sedicesimi, come anche Simone Sofia. Con loro erano stati ammessi all'eliminazione diretta Leonardo Bassi, Antonio Giordano e Tommaso Giovannetti.
Passando al femminile hanno superato la fase a gironi fra le juniores Nicole Arlia, Gaia Smargiassi e Valentina Roncallo e fra le cadette, unendosi a Evelyn Vivarelli, già di diritto in tabellone, Arlia, Smargiassi ed Erika Stanglini. La quantità è stata dunque notevole.
Fra gli juniores erano assenti Jamila Laurenti e Matteo Mutti, che, però, in presenza dei cinesi, difficilmente avrebbero potuto puntare a una medaglia.
Nei doppi Rossi e Marco Antonio Cappuccio hanno raggiunto gli ottavi, prima di trovare i cinesi, e i cadetti Bassi e Giovannetti, Andrea Giai e Federico Vallino Costassa, Giacomo Sernesi e Alessandro Tini, Giordano e Shasa Pellizzon e Puppo e Sofia hanno trovato disco rosso subito nei sedicesimi. Le juniores Elisa Armanini e Arianna Barani negli ottavi hanno incrociato le romene Andreea Dragoman e Tania Plaian, numeri 1 del seeding. Fra le cadette, sempre negli ottavi, Smargiassi e Vivareli sono state estromesse dalle future vincitrici Abraamian e Zaharia, mentre Arlia e Caterina Angeli e Mirian Carnovale e Chiara Rensi hanno sfiorato la promozione ai quarti, essendo state rimontate da 2-0 a 2-3.
Abbiamo lasciato la parte dolce in fondo, perché il rendimento delle squadre maschili è stato trionfale. Juniores e cadetti si sono infatti classificati alle spalle soltanto della Cina e hanno dunque vinto il titolo del Resto del Mondo. Rossi, Piciulin e Cappuccio nel girone hanno avuto la meglio per 3-0 sulla Bielorussia e 3-1 sull'Inghilterra, nei quarti hanno disposto per 3-1 del Portogallo di Tiago Li e Vitor Amorim e in semifinale hanno fatto fuori per 3-1 la Russia di Lev Katsman e Maksim Grebnev. Puppo e Sofia, dal canto loro hanno dominato per 3-0 Portogallo e Francia e in tabellone per 3-1 la Slovacchia e 3-0 la Romania, che aveva eliminato il favorito Belgio. Anche le cadette Arlia, Smargiassi e Vivarelli hanno passato il girone, grazie ai 3-0 su Slovenia e Spagna, dietro agli Stati Uniti, che le ha battute per 3-0, e negli ottavi si sono arrese alla Lituania per 3-0. Le juniores si sono fermate alla fase eliminatoria e in questo caso la partecipazione di Laurenti avrebbe certamente giovato alla causa.
Fra gli Hopes l'assenza dei cinesi ha permesso a tutti di giocarsi le proprie chance e gli ori sono andati al romeno Horia Stefan Ursut e alla tedesca Jele Stortz. Gli argenti sono stati appannaggio della Spagna e della Slovenia e i bronzi per tre volte della Romania e una dell'Italia con Daniele Spagnolo, che ha così bissato il piazzamento dello scorso anno. Nel girone lo aveva preceduto Giacomo Allegranza, poi però il siciliano ha messo sotto negli ottavi per 3-2 lo svizzero Timothy Falconnier e nei quarti per 3-1 lo sloveno Aleks Usaj, mentre il torinese si è fermato nei quarti, per 3-0 di fronte al romeno Luca Oprea. Ha pagato dazio nel terzultimo turno anche Attilio Serti, opposto all'imbattibile Ursut. Fra le ragazze le migliori azzurre sono state Giulia Palmisano e Arianna Creaco, uscite nei quarti.