Passato, presente e futuro: i premiati prima dell'Assemblea Elettiva
I premi sollevano emozioni in chi li consegna e in chi li riceve. La cerimonia che ha preceduto l'Assemblea Elettiva Nazionale Ordinaria è stata un po' come la vita, capace di dispensare momenti di gioia e altri malinconici, soprattutto quando si ripensa alle persone care che non sono più con noi. Hanna Siniauskaya ha ritirato, visibilmente commossa, un attestato con racchetta d'oro destinato al marito Roberto Giontella. Il presidente Franco Sciannimanico le ha anche regalato un quadro realizzato dagli artisti di Lucera, cittadina pugliese che è stata sede nello scorso giugno dei Campionati Italiani intitolati proprio all'ex campione azzurro. Il "Pupo" avrebbe dovuto ricevere una medaglia che il numero federale uscente gli aveva promesso, ma non ha fatto in tempo, perché purtroppo ci ha lasciati prima.
A Terni sono stati ricordati anche Angelo Ambrosini e Romano Rodella, altri due uomini cui il tennistavolo italiano deve essere grato. Sono intervenuti i figli Andrea Ambrosini e Matteo Rodella, quest'ultimo accompagnato dalla mamma Anna Maria Canuti. Un bel sorriso ha sottolineato la premiazione di Elisa Trotti, che ha vinto la sfida più difficile della sua vita fuori dal campo. Dalle mani di Sciannimanico ha ricevuto l'assegno con l'importo dei contributi versati sul conto a lei dedicato e una borsa di studio di 5.000 euro, che le è stata riservata dalla FITeT.
Legata a Elisa è la squadra juniores maschile azzurra, che si è aggiudicato il titolo ai Campionati Europei Giovanili di Zagabria e ha portato sul primo gradino del podio uno striscione che ritraeva la collega. Meritatissimi gli attestati di eccellenza sportiva e i cellulari assegnati a Daniele Pinto, Matteo Mutti, Luca Bressan, Antonino Amato e Gabriele Piciulin, seguiti dal loro tecnico Lorenzo Nannoni, capace di bissare il successo a tre anni di distanza da quello di Ostrava. Impossibile dimenticare la rassegna in terra croata, conclusasi anche con l'argento di Amato e Pinto nel doppio junior e il bronzo di Carlo Rossi nel singolare cadetti.
Ricordi indelebili, che rimarranno nella mente degli appassionati come quelli delle due medaglie di bronzo ottenute da Giada Rossi e da Amine Kalem, nei singolari di classe 1-2 e 9 alle Paralimpiadi di Rio. I due azzurri e il direttore tecnico Alessandro Arcigli e il tecnico Donato Gallo, che li hanno magistralmente guidati, sono stati oggetto di un attestato con racchetta d'oro. Stesso riconoscimento per due decani, nei rispettivi settori, della nostra Federazione. Adriano Muzio è stato capace di vincere nel 1968 lo scudetto da atleta e allenatore con il Nichelino e 43 anni dopo come dirigente del Cus Torino ha bissato il trionfo, confermato anche nel 2015. L'arbitro internazionale Angelo Zambetti ha avuto la soddisfazione di rappresentare l'Italia in tutte le principali manifestazioni in giro per il mondo, una su tutte le Olimpiadi di Atlanta del 1996.
Passato, presente e futuro del nostro movimento si sono dunque ritrovati per pochi minuti di celebrazioni: ossigeno puro per gli intervenuti a Terni, che l'hanno respirato a pieni polmoni, prima di affrontare le lunghe ore dei lavori assembleari.