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Intervista doppia a Miriam Benedetta Carnovale e Chiara Rensi

Intervista doppia a Miriam Benedetta Carnovale e Chiara Rensi
Miriam e Chiara a Blegny

Sono state le uniche atlete italiane a partecipare allo Stiga Masters Minimes, che si è svolto a Blegny (Belgio) e ha coinvolto quattordici pongiste e dodici pongisti europei nati nel 2005 e anni successivi. Al loro rientro dalla trasferta, abbiamo realizzato un'intervista doppia con la calabrese di Vibo Valentia Miriam Benedetta Carnovale e con la toscana di Poggibonsi Chiara Rensi, entrambe undicenni. Un'occasione per conoscere meglio due dei migliori talenti azzurri.

Ciao ragazze, quando avete iniziato a giocare a tennistavolo?

Chiara «A sette anni e mezzo».

Miriam «A otto anni».

Cosa vi ha spinto a cominciare?

Chiara «Mio papà Daniele gioca, è un quinta categoria, sono andata anch'io in palestra e mi sono appassionata».

Miriam «Giocavano sia mio papà Antonio sia mio fratello Michele. Papà ora è referente tecnico regionale della Calabria, mentre Michele ha smesso».

Cosa vi piace di questo sport?

Chiara «La competizione, mettermi in gioco contro le avversarie. Mi dà una grande carica ed energia».

Miriam «Un po' tutto, quando gioco mi sento bene».

Quali sono i vostri colpi migliori?

Chiara «Il top di diritto».

Miriam «Il top di diritto».

Art 13 Chiara in azione rdmChiara in azioneQuali invece i colpi che state cercando di migliorare?

Chiara «Il palleggio, sia di diritto sia di rovescio, e la tecnica per cercare di rimanere il più possibile vicino al tavolo e non arretrare».

Miriam «Le risposte ai servizi superiori con il rovescio e il taglio, soprattutto di rovescio. Devo migliorare anche il movimento delle gambe».

Ci sono degli idoli pongistici ai quali vi ispiriate?

Chiara «Non particolarmente, in Italia Carlo Rossi».

Miriam «Il cinese Zhang Jike, mi piace come gioca il top di diritto e di rovescio».

Vi piacciono anche altre discipline?

Chiara «Mi piacciono la pallamano, il basket e la pallanuoto. Mi diverte guardare le partite».

Art 13 Miriam in azioneMiriam in azioneMiriam «Più o meno tutte, tranne il basket, che considero uno sport da maschi».

Quante volte vi allenate alla settimana?

Chiara «Quattro. Lunedì, martedì e giovedì dalle 19 alle 21 e venerdì dalle 16,30 alle 18,30».

Miriam «Quattro. Il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì, tre ore al giorno».

Con chi vi allenate?

Chiara «Il mio tecnico è Roberto Batoni, però come sparring ho il bulgaro Nikolay Boyadzhiev».

Miriam «Il mio allenatore è Corrado Mastroianni, ma il giovedì vado a Messina dal tecnico cinese Wang Hong Liang».

Art 13 Chiara e Miriam con i tecnici Giuseppe Del Rosso e Rossella Scardigno rdmChiara e Miriam con i tecnici Giuseppe Del Rosso e Rossella ScardignoCosa vi aspettate da questa nuova stagione?

Chiara «Spero di riuscire a giocare nel modo migliore possibile e di fare bene ai Campionati Italiani. Vorrei aumentare la mia competitività in campo internazionale».

Miriam «Vincere i Campionati Italiani. Nella categoria Ragazze le avversarie più pericolose saranno Alessandra Ugolini, Chiara Rensi, Nicole Arlia e Caterina Angeli».

Qual è il vostro obiettivo di lungo periodo?

Chiara «Mi piacerebbe arrivare alle Olimpiadi, magari fra otto anni».

Miriam «Sogno le Olimpiadi».

Come vi siete trovate allo Stiga Masters Minimes di Blegny?

Chiara «Bene, a parte la fatica dei due giorni agonistici».

Miriam «Bene, è stato un fine settimana molto intenso».

Siete soddisfatte dei risultati ottenuti?

Chiara «Nella prima giornata avrei dovuto giocare molto meglio. Se ci fossi riuscita, avrei potuto vincere contro la belga Anciaux, la romena Mike e anche la ceca Sommerova. Purtroppo, invece, è andata male».

Miriam «Non molto, perché avrei dovuto giocare con più testa. Il match contro la francese Beaudron era alla mia portata. È stata comunque una buona esperienza, che mi servirà in futuro».

Art 13 Il podio a Blegny rdmIl podio a BlegnyArt 13 Gruppo allo Stiga Masters Minimes rdmGruppo allo Stiga Masters Minimes

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