Centri CONI di Orientamento e Avviamento allo sport: nuove soluzioni per i vivai giovanili
Uno dei grandi compiti e allo stesso tempo delle grandi responsabilità delle associazioni sportive, assieme alle proprie organizzazioni federali, è quello di accogliere e successivamente formare i giovani futuri atleti.
L’accesso alla pratica motoria e dello sport risulta favorire infatti la crescita della persona e integrare altri processi educativi, familiari e scolastici.
L’approccio con la giovane persona, quindi, dovrebbe consentirgli di imparare ed entusiasmarsi attraverso dinamiche relazionali, attività, tempi adatti e adattati.
L’utilizzo di forme di gioco diventa fondamentale per rendere accessibile e appetibile la pratica sportiva anche ai più piccoli, da una parte favorendo, tra l’altro, lo sviluppo della capacità di collaborazione e di confronto.
Il tecnico sportivo si trova quindi a dover imparare “il mestiere” dell’accoglienza e dell’adattamento delle attività della pratica sportiva specifica alle esigenze dei giovani praticanti.
Lo sviluppo del giovane praticante di tennistavolo, così come avviene in ogni altra attività sportiva o di altro genere, è un complesso e graduale percorso nel quale la tecnica specifica costituisce solo uno dei tasselli di un disegno generale ben più ampio e articolato. Ogni persona ha, infatti, bisogno di acquisire nelle età sensibili gli schemi motori che andranno ad arricchire il suo bagaglio di esperienza relativa al movimento e che amplieranno la sua capacità di acquisire ed eseguire, col massimo dell’efficacia, i gesti tecnici relativi alla sua disciplina.
La FITeT, negli anni, ha promosso la pratica di diverse forme di movimento nello sviluppo dei giovani atleti attraverso manifestazioni dedicate ai più giovani come il Ping Pong Kids, nel quale i ragazzi sono chiamati a un discreto numero di prove di abilità motoria, oltre che a un confronto al tavolo e attraverso la promozione di una pratica sportiva qualificata nella quale le proposte di movimento per i giovani andassero ben oltre il solo insegnamento della tecnica specifica.
Il CONI nel nostro Paese rappresenta l’organismo promotore dei valori dello sport insieme con le Federazioni.
Attraverso iniziative e proposte traccia un percorso che tende a favorire la diffusione di una pratica sportiva sempre più qualificata, con il fine ultimo di aumentare le possibilità per i giovani di tutte le discipline sportive di essere un giorno atleti competitivi.
Nel corso della scorsa stagione il CONI ha intrapreso la sperimentazione di un nuovo modello di collaborazione tra diversi soggetti sportivi, al fine di favorire la possibilità per i più giovani di esplorare un ampio spettro di possibilità di movimento, di imparare attraverso il gioco, di ampliare al massimo il loro bagaglio di esperienze motorie. Questo progetto permette alle associazioni sportive di discipline sportive diverse, ma in qualche modo complementari, di collaborare e unirsi in un piccolo nucleo operativo definito “centro coni”.
L’idea che sta alla base dei Centri CONI è quella di favorire la crescita dei giovani praticanti e dei loro tecnici attraverso la pratica sportiva di diverse discipline, per gli atleti, e attraverso la formazione e la contaminazione con i colleghi provenienti da diverse discipline ed esperienze, per i tecnici.
Il progetto, infatti, prevede diversi momenti di crescita e di confronto fra i tecnici sportivi delle associazioni chiamate a collaborare, in un percorso di formazione degli operatori sportivi riguardo alle tematiche della multidisciplinarietà nella pratica sportiva giovanile.
Ruolo fondamentale in questa fase del progetto sarà ricoperto a livello territoriale dai Comitati Regionali CONI e dalle Scuole Regionali dello Sport che, attraverso i loro formatori, permetteranno ai tecnici di crescere e di comprendere al meglio l’importanza della contaminazione con le esperienze degli altri. Questo percorso di formazione permetterà a ogni tecnico sportivo di comprendere a pieno quali aspetti delle discipline affini possano essere complementari con la propria, quali esperienze possano essere più utili ai propri atleti per migliorare le loro carenze e in che modo la propria disciplina possa essere utile a giovani atleti provenienti da altri sport. Così la pratica multidisciplinare per i giovani diventa percorso di formazione e crescita, trovando nell’esperienza di discipline affini modo e occasione per risolvere problemi specifici attraverso un’esperienza più ampia e articolata.
La prima fase del progetto, lo scorso anno ha visto la selezione, da parte del CONI, di un piccolo numero di associazioni sportive che sono state coinvolte in una fase sperimentale ed embrionale di questo progetto. Per il tennistavolo sono state selezionate due associazioni affiliate che hanno contribuito con la loro esperienza al coinvolgimento sempre più pieno della nostra disciplina nel progetto.
In questa stagione verranno raccolte le adesioni delle diverse associazioni interessate al progetto e
verranno segnalate da parte della Federazione al CONI, il quale, compatibilmente con la presenza sul territorio di altre associazioni affini, le coinvolgerà nella creazione dei primi Centri CONI apripista di un grande percorso di coinvolgimento delle associazioni.La nostra Federazione partecipa attivamente a questo progetto, orientando le risorse e le energie sullo sviluppo e la crescita delle associazioni sportive e dei tecnici in esse impegnati, favorendo in ogni modo la formazione e la crescita di tutti gli operatori e la miglior pratica sportiva possibile per i nostri giovani.
Le associazioni coinvolte, quindi, avranno sia dagli enti territoriali federali sia dallo staff federale nazionale supporto e sostegno nell’affrontare un percorso che, ne siamo certi, sarà volano per nuovi stimoli ed esperienze per coloro i quali sceglieranno di intraprenderlo.