Permettetemi di presentarmi
Come già a vostra conoscenza, dal 3 Luglio 2015 sono stato nominato Designatore Nazionale dell’Attività Individuale dalla Commissione Nazionale Arbitrale, i cui componenti, a seguito delle dimissioni per motivi di salute ricevute dal precedente Designatore, il collega Giacomo Maestri, hanno valutato l’opportunità di affidarmi detto incarico. Ringrazio ancora la Commissione di aver scelto la mia persona, dandomi atto con questa nomina di aver adempiuto con professionalità e dedizione incondizionata onorando all’estero ed in Italia la Federazione italiana e la classe arbitrale.
Prima di parlarvi del mio approccio a questa nuova esperienza nel Settore Arbitrale e del mio modus operandi per la corrente stagione sportiva, permettetemi di presentarmi, soprattutto, ai colleghi che non hanno avuto modo di conoscermi di persona. Sono tesserato per la FITeT da oltre un quarantennio: precisamente, dal 1972 quale G.A.P.; nel 1987 sono stato promosso a G.A.N.; dal 1992 sono International Umpire (arbitro internazionale) e dal 21/05/2006, dopo aver frequentato il corso a mie spese e superato gli esami scritti (totalmente in inglese!!!) - aver ottenuto le 4 valutazioni positive da altrettanti Valutatori durante gli arbitraggi nelle competizioni internazionali all’estero e aver superato un colloquio fatto per telefono con un valutatore canadese, sono stato incluso nella lista internazionale degli I.U. Blue Badge (in Italia siamo soltanto in 6), lista utilizzata dall’ITTF – URC (Comitato Arbitri e Giudici Arbitri della federazione internazionale) per le designazioni nelle Olimpiadi – Campionati del Mondo e manifestazioni mondiali. Proprio grazie a quest’ultima promozione (attuale livello internazionale più alto), sono stato designato quale Arbitro in vari Campionati del Mondo (vedi: Doha – Qatar nel 2004; Guangzhou (nota come Canton) – Cina nel 2008; Rotterdam – Olanda nel 2011; Rabat – Marocco nel 2013 ed in ultimo Tokio – Giappone nel 2014, dove ho avuto l’onore di arbitrare la finale a Squadre maschile tra Cina e Germania quale 1° Arbitro; inoltre nel corrente anno a Giugno ho arbitrato ai 1st European Games (Primi Giochi Olimpici Europei) a Baku – Azerbaijan, dove ho arbitrato la Finale Maschile per la medaglia di Bronzo), nonché in molteplici Campionati Europei e Qualificazioni Olimpiche in Europa. Di queste mie esperienze internazionali ne ha parlato anche la Rivista federale.
Ciò premesso, la mia longeva esperienza di Arbitro e Giudice Arbitro è a vostra disposizione; darò il massimo per assolvere nel migliore dei modi l’incarico conferitomi, apportando il mio fattivo contributo e sperando di non farvi rimpiangere il collega Giacomo e di non deludere i colleghi della commissione arbitrale. Sarò utilizzato anche come Commissario Arbitrale; potrò sembrare un “mastino” come mi ha descritto un collega durante i Campionati Europei Giovanili a Riva del Garda dello scorso anno, oppure un “depintbull” come ha scritto De Giorgi nell’articolo pubblicato sul numero 7 Agosto-Settembre 2015 di questa rivista, ma io ritengo che nelle proprie funzioni ogni arbitro debba essere professionale, pur se siamo dei volontari, al fine di garantire la regolarità delle gare e degli incontri applicando i vigenti regolamenti e di rendere un servizio efficiente ed omogeneo alle Società federali. Per questo in qualità di commissario sarò critico nei confronti dei colleghi designati e vi segnalerò qualsiasi inosservanza regolamentare e comportamentale, ma non mangerò nessuno; “il segreto di un buon arbitro è leggere e rileggere i regolamenti ogni qualvolta è designato”; non fidatevi della vostra memoria.
Perciò, ritornando alle designazioni, come è mia attitudine in ogni situazione della vita, ho affrontato questo incarico con vigore e tenacia senza aver timore delle problematiche che avrei dovuto incontrare, anche incoraggiato dalle congratulazioni giuntemi dai colleghi di ogni regione e dai colleghi della Commissione Arbitrale Nazionale. Inoltre non mi sono sentito sul piedistallo; ho intrapreso questa nuova esperienza con umiltà senza sentirmi il padre-padrone degli arbitri: “Non ho affatto poteri di vita e/o di morte di un collega arbitro”; per me siete tutti alla pari, con l’unico distinguo della qualifica e della inclusione o meno nella lista dei Giudici Arbitri Effettivi. Quello che richiedo in un Arbitro è la preparazione tecnico-regolamentare e, possibilmente, la massima disponibilità e un giusto senso di appartenenza al S.A. e alla Federazione.
Il mio primo approccio all’attività di Designatore Nazionale per l’Attività Individuale è stata la riunione in quel di Castel Goffredo con la Presidenza federale e il Presidente della CNA, Mario Re Fraschini, in cui è stato fatto il punto della situazione e i presenti mi hanno dato i loro consigli per come muovermi nel rispetto dei regolamenti federali e arbitrali, tenendo ben in vista l’aspetto economico delle designazioni.
Predisporre le designazioni per le prime due tornate dei tornei nazionali ha richiesto un intenso impegno mentale e di tempo sottratto alla famiglia e al tempo libero; individuare i colleghi da designare è stato simile alla composizione di un puzzle, le cui tessere sono costituite dal personale arbitrale; bisogna collocarle nel modo corretto.
Come a tutti voi noto e seguendo la scia di Giacomo, nelle manifestazioni individuali ho designato, ai sensi dell’art. 5 comma 5 Regolamento Attività Individuale (parte generale), lo staff arbitrale ordinario, costituito da 5 colleghi con i rispettivi compiti di GAE – GAS – RDG – DG e O.C. ; per i tornei Neri – Rossi – Giovanili Unici e i Paralimpici, oltre alle predette figure arbitrali, sono designati anche i Coordinatori-Arbitri e/o Arbitri di sedia in numero sufficientemente congruo alle gare in programma, nonché nei tornei in cui è presente il Commissario Arbitrale, a sua volta individuato dal Vice Presidente, Massimo De Giorgi, in qualità di Responsabile dei commissariamenti.
Nelle due giornate in calendario del 26/27 Settembre e del 03/04 Ottobre u.s. ci sono stati complessivamente ben 14 tornei, suddivisi in n. 7 tornei dell’Arcobaleno dal Nero a quelli Verde nel primo fine settimana e altri 7 (giovanili – seniores – veterani e paralimpico) nel secondo weekend. Ho effettuato ben 58 designazioni la prima settimana e n. 60 per la seconda tornata. Non è stato facile individuare i colleghi giusti al torneo giusto, ma, una volta quadrato il cerchio, la pallina è passata a Marco Sannella a Roma, che ha materialmente inviato tutte le designazioni, unitamente agli ulteriori adempimenti (vedi, logistica).
Tuttavia, come dice un vecchio proverbio (“Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”), la scure delle indisponibilità dei colleghi designati con giustificazioni legittime (vedi, lavoro – impegni familiari inderogabili e malattia improvvisa) ha determinato un superlavoro per le sostituzioni. La carta SIM ricevuta dalla Segreteria federale e il computer sia di casa che d’ufficio per le email inviate e ricevute sono diventati bollenti, soprattutto nelle ore serali e pre-notturne; però, aiutato dai FAR delle regioni di appartenenza dei rinunciatari, sono riuscito a trovare ben 36 colleghi disponibili ad impegnarsi per due fine settimana consecutive. Come potete verificare, abbiamo avuto una percentuale di rinunce pari al 30,50 % su n° 118 designazioni. Il lato positivo delle rinunce con le conseguenti sostituzioni è stato che acquisire la disponibilità dei colleghi mi ha permesso di conoscerli seppure solo per telefono, ma tramite il loro tono di voce ho avuto la dimostrazione della sensibilità dei miei interlocutori. Pertanto colgo l’occasione, utilizzando le pagine di questa Rivista, di ringraziare pubblicamente tutti i colleghi che hanno consentito la regolarità dei tornei accettando la designazione comunicata in alcun casi il mercoledì antecedente il fine settimana, dimostrando, altresì, un grande senso di responsabilità e di appartenenza al Settore Arbitrale, nonché di porgere un ringraziamento particolare e personale a Marco Sannella che, pur se questo costituisce il suo lavoro quotidiano, ha dovuto fare gli straordinari (vero, Marco!).
In merito ad alcune rinunce che si possono contare su una sola mano, devo certamente riconoscere il “mea culpa” . Infatti, tenendo conto del vigente regolamento arbitrale (Art. 9.6), avevo considerato tutti i colleghi tesserati per il corrente anno agonistico alla data del 31 Agosto 2015 disponibili ad assolvere le designazioni da me predisposte; ma dopo alcune rinunce il Settore Arbitrale mi ha fatto notare giustamente che quei colleghi rinunciatari erano anni che non arbitravano in un torneo nazionale; questo è accaduto anche perché non ero stato informato a priori di certe indisponibilità. Ma sbagliando si impara!!!! Quindi, sono certo che per i prossimi tornei in programma il 05/06 Dicembre certe designazioni non si verificheranno; inoltre farò in modo di acquisire in precedenza la disponibilità del personale arbitrale tramite i Fiduciari regionali.
Al riguardo, come già comunicato a quasi tutti i FAR, invito i colleghi, che già conoscono situazioni di impedimento vuoi per lavoro vuoi familiari e/o personali ad accettare le designazioni per l’attività individuale, a comunicarmelo con congruo anticipo rispetto ai tornei nazionali programmati in calendario, anche tramite il proprio F.A.R., al fine di agevolarmi questo delicato compito.
Fiducioso nella comprensione e massima collaborazione, auguro a voi tutti di svolgere una piacevole e proficua attività individuale ed a squadre, con la certezza di incontrarvi di persona. Vi ricordo che per l’attività a squadre dovete rivolgervi al collega Roberto De Benedetti, quale Designatore Nazionale per l’Attività a Squadre.