Giuseppe Del Rosso: «Bravi i ragazzi a Budapest, ma tutti devono migliorare»
La spedizione dei minicadet italiani all'Open d'Ungheria Under 13 si è conclusa con la conquista di due quarti di finale da parte di Simone Sofia (Top Spin Messina) e della squadra femminile, composta da Aurora Cicuttini (A.G. Turini Castel Goffredo), Gaia Smargiassi (Adp San Gabriele) ed Evelyn Vivarelli (Eppan Tt Raiffeisen). Alla trasferta a Budapest ha partecipato anche Tommaso Maria Giovannetti (TT Monterotondo) e il quintetto era guidato dai tecnici Giuseppe Del Rosso e Umberto Giardina.
«L'obiettivo che ci eravamo posti alla vigilia - commenta Del Rosso - era di vedere i nostri ragazzi competitivi. Tutti sono rimasti in partita quasi contro ogni avversario e dunque possiamo dirci soddisfatti. È chiaro che i margini di crescita non mancano».
Veniamo ai singoli?
«La Smargiassi e Giovannetti devono sicuramente migliorare la loro fisicità. Fino a quando lo sviluppo fisico non li sosterrà maggiormente, dovranno cercare di giocare rimanendo più vicini al tavolo».
Riguardo a Sofia?
«Simone, che invece è già ben dotato fisicamente, deve progredire nella qualità del rovescio e fare poi un salto mentale nell'approccio alle partite. È condizionato da alti e bassi nei punti decisivi, perché non ha ancora il coraggio sufficiente. Lo acquisirà, è un ragazzo che non ha fatto moltissima esperienza rispetto agli altri ed è da sei mesi che disputa tornei internazionali».
Qual è il commento su Vivarelli?
«Evelyn lotta ogni partita e difficilmente perde contro gente inferiore a lei tecnicamente. Questo è un aspetto senz'altro positivo, però per fare un ulteriore salto deve progredire il suo livello di gioco nell'angolo del diritto, mentre copre abbastanza bene quello del rovescio».
Venendo a Cicuttini?
«Aurora, s'impegna e lotta molto, ma bisogna che trovi la forza di prendere l'iniziativa. È fondamentale che faccia questo passo avanti, capendo che più si sale d'età e più il gioco deve essere aggressivo. Alcune volte riesce a farlo all'inizio, quando vede che le prime palle entrano, altre, quando parte male, si scoraggia e i match si complicano».
Nella classe 2003 ci sono anche altri atleti interessanti?
«Fra i maschi, oltre a Sofia e a Giovannetti, i giocatori di vertice sono Andrea Puppo del Tt Genova e Jacopo Sulis, che è tesserato per il Tennis Tavolo Torino. Puppo è il numero 1 e fra i minicadet ha vinto una medaglia d'argento e una di bronzo agli EurominiChamps. Sta già facendo attività con la Nazionale cadetta. Lo scopo del nostro lavoro è proprio di preparare questi ragazzi a entrare subito con la mentalità giusta nelle gare cadet e junior. Sulis non è invece stato convocato per Budapest perché si era infortunato ed è stato fermo per tre settimane».
E nel settore femminile?
«Aurora, Evelyn e Gaia sono le capofila e alle loro spalle ci sono altre ragazze che si stanno mettendo in mostra. È importante, dal momento che la competizione stimola la crescita. Stanno facendo progressi Andrea Giulia Ricupito (Tennis Tavolo Torino), Alice Allegri (A.G. Turini Castel Goffredo) e Bianca Cornaggia (Tt Cosio Valtellino)».
Quali saranno i prossimi appuntamenti?
«Sul fronte delle gare ci sarà l'Open d'Italia, che si disputerà a marzo a Lignano Sabbiadoro. Nel frattempo proseguiranno i raduni, che svolgiamo praticamente ogni settimana. Io, Giardina e gli altri due componenti del team, Enrico Rech Daldosso e Domenico Ferrara, coordinati dal direttore tecnico Matteo Quarantelli, ci spostiamo in Italia per seguire i ragazzi d'interesse nelle varie Regioni. L'obiettivo è di aumentare la qualità del gioco e di avere delle linee comuni con gli allenatori delle società cui gli atleti appartengono. È un lavoro che ci chiede il Consiglio Federale e che svolgiamo ormai da tre anni».