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Anche i giocatori non giocano tutti in serie A

Di Mario Re Fraschini

Anche i giocatori non giocano tutti in serie A

A metà gennaio sul sito dell'ITTF è stato pubblicato l'elenco degli arbitri internazionali che dopo aver superato l'esame ed essere stati valutati positivamente sul campo di gara hanno acquisito nell' ultimo trimestre 2014 la qualifica di Blue Badge, cioè sono entrati a far parte di quella ristretta elite di arbitri designabile per Campionati Mondiali, Olimpiadi, Coppe del Mondo ed altri tornei "maggiori".

I colleghi che hanno acquisito la qualifica sono stati 7, in tutto il 2014 27 sono stati gli arbitri passati Blue Badge (10 europei, 8 asiatici, 2 dell'Oceania 2 del Sud America e 1 del Nord America), a fronte di questi 27, oltre 390 sono stati gli arbitri che hanno ottenuto la qualifica di Arbitro Internazionale nell'anno 2014; ormai gli arbitri internazionali sono alcune migliaia mentre i Blue Badges in attivtà sono solo 236 (100 europei, 100 asiatici,14 africani, 10 nord americani, 8 sud americani e 4 dell'Oceania).

Questi numeri ci dicono che la "politica" dell'ITTF o per meglio dire del suo Settore arbitrale (U.R.C.) è quella di mantenere limitato il numero di arbitri designabile per le manifestazioni più importanti (Blue Badge) mentre nel contempo si persegue un costante incremento della "base" arbitrale; ciò fa si che il rapporto tra arbitri con qualifica di Blue Badge e la totalità degli arbitri internazionali continui ad essere, come in passato, ben al di sotto di 1 a 10!

Se facciamo il raffronto con la realtà italiana equiparando i Blue Badge dell'ITTF ai nostri arbitri che in Italia sono inseriti nella lista dei designabili per la serie A del campionato a squadre, vediamo che in Italia a fronte di circa 200 arbitri tesserati ben 37 sono gli arbitri inseriti nella lista per gli arbitraggi in serie A, con un rapporto di circa 1 a 5.

Tengo a sottolineare questo aspetto poichè testimonia come non sia mai stata volontà e non lo sia tuttora, da parte del Settore arbitrale della nostra Federazione, di tenere ad ogni costo "ristretto" il numero degli arbitri designabili per la serie A (lo stesso dicasi per gli arbitri designabli come Giudici Arbitri nei tornei nazionali) ne è ulteriore conferma il fatto che continuiamo a svolgere una costante attività commissariale sia nelle manifestazioni individuali sia nel campionato a squadre onde garantire non solo il mantenimento dello "status" ai Colleghi già presenti nella lista ma anche per dare una concretà opportunità a tutti gli altri Colleghi di poter entrare nelle liste!

   Ciò precisato è ovvio che come a livello ITTF non tutte le migliaia di arbitri internazionali potranno mai diventare Blue Badge così anche in Italia non tutti i nostri arbitri potranno entrare in futuro nelle liste di impiego per la serie A o in quelle per Giudice Arbitro per i tornei nazionali.

Art15 16214298696 e45062f9e0 zVi dico questo poiché so che alcuni colleghi "scalpitano" per poter entrare nelle liste al più presto e poter, quindi, arbitrare incontri a squadre e tornei di maggior livello, ciò è del tutto comprensibile ma bisogna anche farsi una ragione del fatto che a tutti viene e continuerà a venir data la possibilità di essere valutati ma che nel contempo la valutazione continuerà a basarsi sulla effettiva validità della prestazione dell'arbitro valutato e quindi, qualcuno "passerà" e qualcun'altro no!

Ciò non vuol significare, lo preciso ancora una volta, che chi non sarà valutato positivamente e non dovesse rientrare nelle future liste di impiego non debba considerarsi ed essere considerato un "buon" arbitro, tuttaltro egli continuerà ad essere un arbitro della cui opera la Federazione sarà ben felice di avvalersi sia per il campionato a squadre che per i tornei, ciò deve essere soltanto inteso come semplice constatazione che qualcuno è stato valutato, con tutti i limiti di una valutazione per forza di cose soggettiva!, un po' più capace di qualcun'altro.

Molto banalmente come non tutti i giocatori partecipano al campionato di serie A ma non per questo "smettono di giocare" ugualmente gli arbitri non in lista per la serie A non devono certo mettere la "giacca blu" nell'armadio per il fatto di non essere in "lista" ma devono, invece, mirare ad acquisire maggior esperienza e conseguentemente capacità nel tempo onde poter raggiungere in futuro lo "status" agognato, in questo senso, forse, sono più "fortunati" dei giocatori poichè il "tempo" "gioca" a loro favore!

Bene ciò è quanto intendevo chiarire poichè è importante comprendere che la Federazione ha bisogno dell'impegno e della passione di "tutti" noi, non solo degli arbitri, per la sua vita ed il suo sviluppo; spero e sono convinto che tutti i Colleghi arbitri, nell'ambito di quanto verrà loro richiesto, continueranno, come sempre, a non far mancare alla nostra Federazione il loro patrimonio di esperienza, capacità e soprattutto passione, poichè penso, sia ben chiaro a tutti, che è certo solo per passione che tutti noi arbitriamo, non certo per i soldi!

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