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Ci mancherai Roberto Giontella. Sfumate le Olimpiadi, ripartiamo dagli ottimi risultati dei giovani

Di Franco Sciannimanico

Mi accingo a scrivere questo editoriale con la tristezza nel cuore. Nelle scorse settimane il nostro mondo è stato colpito dalla brutta notizia della scomparsa di Roberto Giontella, uno dei grandi campioni della storia del tennistavolo. Un uomo fuori dagli schemi, che ha sempre amato con l’entusiasmo dell’eterno ragazzino la vita e lo sport che gli ha dato notorietà e che lui ha ricambiato con generosità. Roberto era uomo ammirato nel mondo per quello che faceva con la racchetta grazie al suo talento e anche i grandi maestri svedesi non potevano esimersi dal tributargli attestati di stima. Ha iniziato a indossare giovanissimo la maglia azzurra e per molti anni le ha dato lustro nella varie rassegne mondiali ed europee. Per non parlare dell’infinità di gare disputate in Italia, che continuava a frequentare aderendo con il consueto slancio all’attività veterani. Ho chiesto personalmente a Silvio Magni, che è stato il suo commissario tecnico in Nazionale, di ricordarlo e Silvio ha accettato volentieri, in nome dell’affetto sincero che lo legava al “Pupo”. Saremo eternamente grati a Roberto per il tempo, la passione e le energie che ha dedicato al nostro sport fino alla fine.

Un’altra brutta notizia, questa però di natura agonistica, è stata la mancata qualificazione dei nostri atleti alle Olimpiadi Rio, mentre avevano accolto con sommo piacere l'ammissione di ben sette nostri rappresentanti alle Paralimpiadi. Era il traguardo più importante del quadriennio, che ha catalizzato per mesi l’impegno della Federazione, dei tecnici e degli atleti. Ognuno ha cercato, nell’ambito del suo ruolo, di fare il possibile per conquistare gli ambiti pass per i Giochi, ma alla fine gli sforzi non si sono rivelati sufficienti. Fino all’ultimo momento ci abbiamo creduto, ma la classifica d’inizio maggio e l’ufficializzazione da parte della Federazione Internazionale hanno frustrato le nostre speranze. Come presidente della Federazione mi assumo personalmente la responsabilità per non essere riusciti a raggiungere l'obiettivo e a bocce ferme faremo un’analisi della situazione e valuteremo cosa non abbia funzionato. Posso comunque fin da ora assicurare che faremo tesoro di quanto accaduto e ripartiremo con motivazioni ancora più forti.

Il nuovo Centro Federale di Formia sta funzionando e anche il presidente dell'Ifft Thomas Weikert, che lo ha visitato recentemente, l'ha giudicato una struttura all'avanguardia. I nostri ragazzi stanno traendo beneficio dalla continuità del lavoro svolto con uno staff tecnico attento e preparato. La dimostrazione è arrivata dai Campionati Italiani Giovanili di Terni, che ci hanno offerto sei giorni di ottima qualità pongistica, all'insegna di gare vissute dai protagonisti nel massimo rispetto della lealtà sportiva. Ho potuto apprezzare grandi grinta e determinazione, perché tutti, dai favoriti agli outsider, ci tenevano a vincere. Ci sono stati certamente spunti interessanti per gli allenatori, in vista degli appuntamenti internazionali che ci avvicineranno all'evento clou della stagione, i Campionati Europei di Zagabria di luglio. Già all'Open di Spagna Carlo Rossi ci ha fatto gioire con il doppio argento in singolare e in coppia con John Oyebode. Nella stessa settimana i nostri paralimpici hanno vinto due ori, due argenti e due bronzi in Slovenia e Giada Rossi ha battuto la cinese Jing Liu, bicampionessa paralimpica e mondiale. Le note liete, dunque, non mancano. Tornando al fronte giovanile, dopo aver mandato con soddisfazione in archivio la Coppa delle Regioni di Molfetta il mese scorso, maggio si concluderà con un'altra bella vetrina rappresentata dal Ping Pong Kids, che come la rassegna tricolore sarà ospitata dal PalaTennisTavolo "Aldo De Santis".

Intanto si è conclusa la regular season in serie A1 maschile e femminile e siamo pronti ad assistere alle semifinali playoff. Siamo arrivati alla resa dei conti della stagione, la fase in cui la pressione per il raggiungimento del risultato si fa sentire più che in altri momenti e spesso riduce le differenze tecniche emerse nel corso della prima parte del campionato. Sono certo che ci divertiremo e questi scontri decisivi per l'assegnazione degli scudetti dimostreranno ancora una volta quanto possa essere bello e coinvolgente il nostro sport.

"In bocca al lupo" a tutte le squadre e vincano le migliori.

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