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GLI EUROPEI VISTI DAGLI ARBITRI

Di Giacomo Maestri

GLI EUROPEI VISTI DAGLI ARBITRI

Terminati i Campionati Europei Giovanili 2014 di Riva del Garda, con la più grande partecipazione di atleti e nazioni di sempre, possiamo trarre le conclusioni sul contributo, molto positivo, degli arbitri italiani, molti dei quali alla loro prima esperienza internazionale e per di più, cosa che desidero sottolineare, alla grande importanza di tale Manifestazione da lettera maiuscola.

Oltre un centinaio gli arbitri presenti di cui 36 quelli italiani, comprendendo naturalmente il Referee Nuzzo Francesco, il Deputy Referee Corrado Elio e il Tournament Manager De Pinto Pietro.

Eravamo tanti, ma sparpagliati (alloggiati) in una decina di alberghi, solo in parte al centro della bellissima Riva, e non sempre siamo riusciti a far MOVIDA dove si svolge la vita attorno ai locali prospicienti il lago, dove avremmo certamente, guarda un pò , parlato di tennistavolo tanto per cambiare .

Partendo dall’organizzazione, una nota folcloristica mi piace sottolineare, i trasferimenti dagli alberghi al grande impianto dove si svolgevano le gare effettuati in parte con autobus della Polizia Penitenziaria e in parte con autobus dell’Esercito Italiano certamente… meno appariscenti dei primi.

All’interno dell’impianto noi arbitri potevamo usufruire di una stanza dove sono stati sempre disponibili prodotti delle ditte sponsorizzatrici la Manifestazione e tanta, tantissima acqua.

Venendo alla parte operativa, era stato creato un reparto gomme, tipo formula uno, e più precisamente la Cool Area dove i boss Cuatto e De Crescente dirigevano le operazione d’imbustamento delle racchette,controllate attentamente dai colleghi preposti a tali compiti a cui seguiva con estrema attenzione la compilazione del relativo referto arbitrale. Inoltre diverse di queste venivano contemporaneamente inviate alla stanza Racket Controll per la punzonatura dove imperavano Martin e Bertotto.

Art15 Photo outside 2-rdmQuando non erano presenti in tale Cool Area i nostri colleghi, e quelli stranieri, ancora impegnati ad arbitrare le gare ritardatarie, ritardi che solitamente si verificano in queste occasioni diverse volte nel corso della giornata a causa delle diverse durate delle partite, gli imbustatori diventavano postini e dovevano quindi recarsi alle aree di gioco o ai tavoli delle Giurie per consegnare le racchette e i referti .

Le gare si sono svolte in due palestre, la principale situata all’ultimo piano con 8 tavoli mentre l’altra con 16 tavoli era situata al piano inferiore -2, e quindi i colleghi dovevano continuamente salire o scendere per recarsi in tali aree, fortunatamente utilizzando le scale mobili… grande invenzione.

Nei piani inferiori erano situati due self service, uno per i soli tecnici, atleti, arbitri e allenatori, tutti muniti di Pass per la lettura elettronica a cui nulla sfuggiva, era infatti impossibile prendere i pasti due volte nello stesso turno e, per scherzo ci abbiamo provato, il personale incaricato a tale compito, ragazze gentilissime come gli addetti alla distribuzione dei pasti, erano attentissime e l’altro dove si servivano per tutti pasti ed altro a pagamento .

Mi preme evidenziare il preciso e grande lavoro effettuato dai colleghi impegnati nella Call Area, lavoro che al termine della cena, organizzata e partecipata da molti di noi, il Referee Nuzzo ha voluto ringraziare personalmente, sottolineandone l’impegno e la precisione che tutti hanno dimostrato continuamente nel corso dell’intera manifestazione , come pure ha ringraziato tutti gli altri che hanno con gli arbitraggi ai tavoli come primi e come assistenti, contribuito al buon esito di questi Campionati Giovanili Europei 2014 di Riva del Garda organizzati dalla FITET.

In occasione di questa manifestazione si sono svolte le prove d’esame per Giudici Arbitri Nazionali a cui hanno partecipato con esito favorevole D’Uffizi Roberto, Mazzone Massimiliano, Martin Patrik, Bertotto Renzo e Capurso Nicola, mentre purtroppo il collega Favorido Vanni non ha centrato l’obiettivo.

A loro i rallegramenti di tutto il corpo arbitrale e all’amico Vanni auguriamo una prossima più fortunata prova.

Infine sono, anzi siamo orgogliosi, di essere stati presenti a questo grande avvenimento sportivo e fatto conoscere ai colleghi che per la prima volta partecipavano ad una Manifestazione internazionale di così grande levatura, le possibilità e le tante soddisfazione che il tennistavolo può dare in ambiti più ampi.

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