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A PECHINO I LAMPI DI PODDA E BORGATO

Di Redazione

A PECHINO I LAMPI DI PODDA E BORGATO

Si sono disputati a Pechino i Campionati Mondiali paralimpici 2014. L’Italia, nazione protagonista e di tradizione nel settore sia a livello olimpico che mondiale, ha partecipato all’evento con sette atleti: Clara Podda, Michela Brunelli, Federica Cudia, Andrea Borgato, Marco Pizzurro, Raimondo Alecci, Giuseppe Vella ed i due tecnici, il DT Alessandro Arcigli ed il suo vice Donato Gallo.

Alla vigilia si era consapevoli delle difficoltà del mondiale che ad ogni edizione batte nuovi record, ed ecco cosa aveva detto Arcigli alla vigilia della partenza:

“Siamo consapevoli di aver fatto il massimo nei 21 giorni di allenamento collegiale effettuati a Lignano tra Luglio ed Agosto, ma non sappiamo se questo basterà a confermare gli entusiasmanti successi degli ultimi 10 anni. Ogni manifestazione, infatti, è sempre più difficile. I nostri atleti hanno fatto il massimo e sono orgoglioso di essere il loro Direttore Tecnico, ma prevedo che, in futuro, solo dei professionisti potranno continuare a competere ad armi pari con le corazzate asiatiche ed europee.” 

Art16 delegazione azzurra

Ancora una volta però gli azzurri non hanno tradito e già nelle gare individuali hanno saputo essere grandi protagonisti nelle classi in carrozzina fino a conquistare due splendide medaglie di bronzo con Clara Podda nel singolo femminile e con Andrea Borgato nel singolo maschile.

Si tratta di due bronzi storici perchè gli azzurri non avevano mai vinto due medaglie nel singolo ai Mondiali contemporaneamente nel femminile e nel maschile. Merito di due grandi del tennistavolo paralimpico italiano e internazionale come Clara Podda e Andrea Borgato.

Art16 timeout Art16 cudia e podda-rdm
Art16 pizzurro borgato Art16 alecci-rdm

Nelle gare a squadre che spesso ci hanno dato grandi soddisfazioni a livello internazionale le due squadre azzurre non sono salite sul podio pur avendolo ancora una volta sfiorato. La nazionale femminile Brunelli, Podda e Cudia hanno infatti perso 3-2 l’incontro decisivo con la Turchia mentre la nazionale maschile con Andrea Borgato e Marco Pizzurro ha perso, pure 3-2, con il Brasile il suo match decisivo.

Arcigli: “Dopo la bella vittoria di Michela Brunelli contro la Duman (medaglia di bronzo del singolare) è arrivata la prevedibile sconfitta di Federica Cudia da parte della numero 5 al mondo Altintas. Si é arrivati così al doppio che ha dato alle nostre il punto del 2-1. A questo punto la partita tra le più forti (Brunelli ed Altintas) era decisiva. Volano via i primi due set a favore della turca, ma Michela trova il bandolo della matassa e vince il terzo set. Nel quarto si porta sul 11-10 per lei, ma tre sensazionali palle della turca spengono gli entusiasmi della panchina azzurra. Gioca bene Federica Cudia sul 2-2, ma la Duman rimonta l'iniziale svantaggio e chiude con un perentorio 3-0. Peccato per le azzurre, ma nessun rammarico (se non per il risultato finale) per la grinta e la voglia dimostrata.”

Art16 podio borgato-rdmIl podio di Andrea Borgato Art16 podio podda-rdmIl podio di Clara Podda

Il bottino azzurro ai Mondiali paralimpici di Pechino in conclusione non è stato arricchito dalla gara a squadre ed è rimasto quello comunque ottimo delle due medaglie di bronzo conquistate nell’individuale da Clara Podda e Andrea Borgato. Alessandro Arcigli pur rattristato da due 3-2 che potevano finire diversamente vede comunque il bicchiere mezzo pieno: “ Sono sicuramente triste per come sono andate le due gare a squadre. Siamo stati veramente vicini a vincere altre due medaglie che avrebbero reso questo mondiale fantastico.” Per due medaglie però avresti firmato prima, sbaglio? “E’ vero. Torniamo a casa (dal mondiale più competitivo della storia) con due medaglie. Non possiamo certamente essere delusi. Prima di partire avrei firmato anche per una sola medaglia, ne sono arrivate due e ne abbiamo sfiorate altre due. Un pizzico di rammarico c’è ma sono molto soddisfatto del bottino complessivo!”

Nel Mondiale a squadre nelle varie categorie, hanno conquistato l’oro: la Cina 6 su 15, gli altri, 3 alla Korea e poi Serbia, Giappone, Francia Germania, Spagna e Polonia con un titolo ciascuna.

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