Forza Elisa, stai vincendo la tua partita più difficile

Alcune settimane fa un brutto incidente ha coinvolto Elisa Trotti. La triste notizia mi ha spiazzato e colpito, perché sono molto legato a lei, come lo sono a tutti i nostri atleti. Elisa ha dovuto affrontare la prova più terribile della sua giovane vita e ha dimostrato di avere una forza morale incredibile, che le ha permesso di riprendersi a tempo di record. Volendole bene, non potevamo non cercare di fare qualcosa per starle vicino e abbiamo aperto un conto per raccogliere dei fondi che potessero sostenerla in questa fase di recupero. Lo manterremo aperto ancora per tutto il mese di settembre, per permettere anche a coloro che finora non abbiano potuto farlo di dare il loro contributo.

Sono felice che il nostro movimento abbia fatto sentire il suo affetto a Elisa e che i ragazzi della Nazionale junior abbiano portato uno striscione a lei dedicato sul podio dei Campionati Europei giovanili. A proposito della rassegna continentale di Zagabria, la vittoria della squadra allenata da Lorenzo Nannoni è stata una bellissima impresa, costruita nel corso di un torneo lungo e irto d’insidie. I nostri atleti hanno dimostrato di saper lottare e superare le difficoltà che hanno trovato sulla loro strada. Bravissimi anche i cadetti, con Carlo Rossi, che è stato bronzo nel singolare ed è uscito nei quarti di finale di doppio e misto, e con il team, che nei quarti è stato eliminato dall’Azerbaijan, composto da cinesi.

Questi risultati ci hanno dato la dimostrazione più chiara e incontrovertibile che la decisione di investire nel Centro Federale di Formia è stata giusta. Allenarsi tutti i giorni come dei professionisti ha fatto fare ai nostri giovani un salto di qualità a livello tecnico e di consapevolezza di potersi opporre ad armi pari ad avversari che hanno un’esperienza internazionale maggiore della loro. Scendendo di categoria, i nostri Minicadet si sono fatti valere all’EuroMiniChamps, dando prova di essere competitivi ai massimi livelli contro i loro pari età. Il monitoraggio nei loro confronti sarà, come sempre, attento e continuo, per farli crescere gradualmente. Siamo certi che in futuro potremo contare su di loro, per alimentare il necessario cambio generazionale.

Intanto sono ormai alle porte le Paralimpiadi, che vedranno in gara ben sette azzurri. Lo staff tecnico guidato dal Alessandro Arcigli ha lavorato in modo impeccabile, riuscendo ancora una volta a raggiungere l’obiettivo importante del quadriennio con una folta rappresentanza. La caccia alle medaglie sarà un’impresa, essendo la concorrenza molto ampia e fortissima, ma i nostri pongisti in tutti i tornei ai quali hanno partecipato nella marcia di avvicinamento ai Giochi, non sono mai tornati a casa a mani vuote e anche in questa occasione non lasceranno nulla d’intentato per salire sul podio. Sarò a Rio per tutta la durata delle gare e dunque potrò fare il tifo per i nostri pongisti e far sentire la vicinanza della Federazione, che ha sempre creduto in loro e ha cercato di metterli nelle condizioni migliori per allenarsi e continuare a mantenersi ai vertici.

Sarà la mia ultima trasferta internazionale come presidente e dunque avrà anche un significato particolare. In questi dodici anni ogni qualvolta ho seguito i nostri atleti nei principali appuntamenti ho sempre vissuto delle grandi emozioni. Vederli gareggiare contro gli avversari più forti di tutti i Paesi del mondo mi ha fatto ripensare al grandissimo lavoro che ha sempre preceduto la partecipazione alle manifestazioni. Di concerto con i tecnici, abbiamo cercato di definire dei percorsi di avvicinamento che consentissero ai ragazzi di arrivare preparati alle gare e di dare il massimo al momento di scendere in campo. Alcune volte le cose sono andate meglio altre no. In tutti i casi sia le scelte che hanno prodotto risultati favorevoli sia quelle che hanno dato esiti più negativi sono state fatte in buona fede e in nome della passione che le ha sempre contraddistinte

Questo per me è anche l’editoriale del congedo, prima delle elezioni del 15 ottobre alle quali non mi ripresenterò candidato. Rappresenta dunque l’occasione per ringraziare tutte le persone che hanno collaborato con me in questi dodici anni, per l’impegno che hanno profuso nell’interesse della FITeT. Sono grato anche a coloro che, pur non sostenendomi, mi sono stati d’aiuto con le loro critiche costruttive. Passo il testimone, perché è giunto il momento di dare la priorità assoluta alla mia famiglia, ma continuerò, seppure dall’esterno, a rimanere legato con il cuore al mondo del tennistavolo. Desidererò sempre il bene di questo sport e per questo motivo non posso che augurare le migliori fortune ai dirigenti che verranno dopo di me. Spero che a Terni sarete presenti numerosi e conto di potervi salutare tutti, per esprimervi la mia riconoscenza per quello che avete fatto e che farete per il tennistavolo.

Concludo con una considerazione. La nostra organizzazione territoriale ha avviato il processo di rinnovamento dei suoi organi attraverso le Assemblee Elettive: un’opportunità importante di confronto fra le associazioni e le società sportive del nostro Paese, cui è destinato il compito di individuare i propri rappresentanti, che nel quadriennio Olimpico 2017-2020 si occuperanno di indirizzare, organizzare e gestire l’attività sportiva del nostro movimento. Un impegno rilevante, che richiede grande dedizione, onestà e motivazione. Il mio personale pensiero e ringraziamento va a questi dirigenti, che garantiscono la funzionalità e la credibilità della struttura dello sport italiano.