Il Guilcer nel mondo, grazie al tennistavolo e a Norbello
L’egemonia delle Orange si è espansa nel cuore della Sardegna più aspra, ma in realtà ai cultori del tennistavolo poco è importato. Era di preminente importanza assicurare divertimento e spettacolo in quella che ormai è diventata una sede collaudata per gli appuntamenti che contano, anche internazionali. A Norbello infatti la crema del pongismo italiano passa frequentemente e il sapore indimenticabile della Nazionale si era assaggiato già nel 2012, quando la maschile di Bobocica vinse la sfida contro l’Estonia, sempre valevole per il Campionato Europeo a squadre. In quella circostanza gli azzurri prevalsero nettamente, ma di fronte non avevano avversari irresistibili.
L’Olanda vista nel Guilcer, invece, ha confermato le attese, lasciando pochi spazi alle comunque acclamatissime Giorgia Piccolin, Chiara Colantoni e Veronica Mosconi, prese d’assalto a fine partita per essere immortalate in decine di smartphone e ricevere dosi di smisurato affetto da un pubblico accorso numeroso da svariate zone dell’isola.
Per il terzetto italiano le cose non si erano messe bene neppure alla viglia: prima la rinuncia alla trasferta di Debora Vivarelli per infortunio, poi la dolorosa fuga dell’allenatore Maurizio Gatti che nel cuore della notte aveva ricevuto notizie sull’aggravamento della moglie Susi, malata da tempo. Purtroppo, poche ore più tardi, sarebbe passata a miglior vita.
Dalla Penisola è sceso il tecnico sostituto Sebastiano Petracca e il suo è stato un compito difficile perché doveva elargire non solo nozioni tecniche, ma fare in modo che le ragazze mantenessero tranquillità e concentrazione. A quest’ultimo aspetto ha pensato pure lo staff del Tennistavolo Norbello capitanato dal presidente Simone Carrucciu (presidente anche del Comitato Regionale Sardegna) che, attirate le atlete sotto la sua ala protettiva, le ha tenute serene e attente sino al momento della coreografica presentazione del match.
Arrivata l’ora, la palestra comunale di via Azuni si è trasformata in un paradisiaco angolo di suoni e colori, con la partecipazione dei “Tenore Su Cuntzertu Norghiddesu Santu Juanni de Norbello” e di due coppie di ballerini appartenenti al Gruppo Folk Pro Loco e Gruppo S. Maria della Mercede, entrambi di Norbello, che hanno incantato i presenti con le tipiche movenze ancestrali, caratterizzate dai saltelli tradizionali del centro Sardegna. Coreografie suggestive e accurate che miravano a solennizzare il ventesimo compleanno del Tennistavolo Norbello: quattro lustri importanti con graduali avanzamenti fino alla conquista delle due serie nazionali più importanti maschile e femminile. E per l’occasione non hanno fatto mancare la loro vicinanza il consigliere federale Mario Gabba, il commissario straordinario del CIP Sardegna Paolo Poddighe e diversi presidenti regionali di Federazioni sportive.
Ad aiutare lo staff organizzativo c’erano anche i migranti ospitati nella vicina struttura Nuraghe Ruju:
con loro la società guilcerina ha avviato un progetto chiamato IntegrABILIamo, all'interno del quale impareranno a districarsi con racchetta e pallina, seguiti da tecnici competenti e non solo.La Sardegna, in quel normalissimo ma fantastico martedì, era rappresentata pure dall’arbitro internazionale Emilia Pulina da Sassari, che assieme al romano Antonio Grancini ha coadiuvato il giudice di gara sloveno Boris Racko.
Il trio olandese, guidato oltre le transenne dal sino - tedesco Chen Zibin (da giocatore un bronzo nel doppio ai mondiali del 1989), era composto dalla fortissima n. 16 al mondo Li Jie (originaria di Chengdu, quattro titoli europei a squadre tra il 2008 e il 2011 e tre Olimpiadi alle spalle), la n. 44 Britt Eerland (presente a Rio 2016 e campionessa nazionale in carica) e infine Kim Veermas, tra le prime duecento al mondo.
I sorteggi propongono come sfida inaugurale Piccolin-Eerland. La bolzanina da poco emigrata in Francia, ma che milita in un club tedesco, offre forse la prestazione migliore delle sue e con un po’ di raziocinio in più avrebbe potuto invertire le sorti. Vince invece la giocatrice ospite per 3-1. Di seguito è il turno di Chiara Colantoni, n. 1 della classifica nazionale, contro la proibitiva Li Jie. La nostra portacolori nulla può davanti alla superiorità giallo - arancione. Qualche sussulto di riscossa arriva da Veronica Mosconi che nella prima frazione riesce a sorprendere la Veermas, poi però l’olandese prende le misure alla neo giocatrice della Bagnolese e chiude definitivamente ogni discorso, rimandando i sogni di qualificazione ai Campionati Europei alla rimanente sfida contro la Croazia.
Il sipario non si chiude certo con la fugace durata del match. I tifosi si scatenano proprio in questo frangente, costringendo i tre fotografi ufficiali reclutati dal Tennistavolo Norbello (Alessio Todde con il suo staff, Stefania Serra e Gianluca Piu) a muoversi in maniera acrobatica per non perdersi alcun siparietto dell’euforia collettiva propagatasi. Agli interessati si ricorda che tutte le immagini dell’evento saranno disponibili nel sito ufficiale della società: www.tennistavolonorbello.it .
Grazie alla diretta streaming sul canale federale, e trasmessa anche su Facebook, da tutto il mondo si è potuta seguire gara e appendice, con numerosi accessi non preventivabili alla vigilia.
Quando le acque si calmano un po’, prima del rinfresco finale presso l’Hotel Su Baione di Abbasanta, c’è tempo per ascoltare le impressioni della comitiva azzurra.
“Sapevo che sarebbe stata una gara molto difficile da affrontare - chiosa Chiara Colantoni - dal momento che Li Jie è fortissima. Ma nonostante tutto ricorderò questo match come grande opportunità per fare esperienza. Ritengo che sia molto bello affrontare giocatrici di questo calibro, sperando magari in futuro di riuscire a vincerci. L’ambiente di Norbello è davvero fantastico, ho visto tantissimo pubblico molto caloroso nei nostri confronti. Tutto questo ci ha fatto molto piacere, avremmo voluto vincere, ma è stato comunque gratificante disputare questa partita in Sardegna”.
Anche Veronica Mosconi è del suo stesso parere:
“Ho trovato un ambiente molto bello, è sempre un piacere giocare qui, la gente era tanta e il tifo si sentiva. La mia sfida era cominciata bene, poi la Veermas ha cambiato strategia e io ho perso fiducia. Ora concentro i miei sforzi sul mio nuovo club di Bagnolo San Vito, con il quale vorrei raggiungere i playoff”.
Non si tira indietro neppure il tecnico Sebastiano Petracca:
“Mi dispiace non aver potuto dedicare una vittoria a Maurizio Gatti, ma le ragazze hanno fatto il possibile per contrastare la superiorità olandese. Ci giochiamo le ultime chances di qualificazione contro la Croazia, squadra molto buona anche se sprovvista di atleta di punta come Li Jie. In quella circostanza le ragazze dovranno giocare molto bene, sfruttare al massimo le occasioni e avere un atteggiamento più propositivo nei momenti di difficoltà”.
Giorgia Piccolin è diventata ormai una giocatrice europea:
“La partita non è stata entusiasmante, mi dispiace per il bel pubblico intervenuto, in Italia non è così semplice ottenere un colpo d’occhio suggestivo. Attualmente vivo in un centro a Metz e condivido quest’esperienza con altre ragazze, però gioco a Bingen am Rhein con altre compagne molto giovani, che sicuramente mi faranno crescere come persona e come atleta. Per vedere dei miglioramenti tangibili dovrò aspettare un po’ di mesi, l’importante ora è lavorare sodo”.
Durante il ricevimento notturno tanta gente si accalca attorno alle atlete per condividere sensazioni, pensieri e argomentazioni che spaziano oltre il pianeta tennistavolo. In sottofondo si espandono le note dell’organetto manipolato con deliziosa compostezza da Pier Paolo Vacca, artista proveniente da Ovodda.
Simone Carrucciu continua la distribuzione di doni caratteristici della zona alle due rappresentative nazionali: come gli oggetti in pietra fatti a mano dalla ditta Stone Art di Abbasanta, i gusti particolari di miele della ditta Liune di Norbello e i vini della Cantina Chessa di Usini, messi a disposizione da Roberto Pugliese a tutti i presenti, per accrescere l’allegria durante il terzo tempo.
Quattro lustri di attività non si potevano organizzare in maniera migliore. E il merito va soprattutto agli immensi dirigenti della società gialloblu, che dopo la tanto attesa sfida, avevano alle spalle ore di sonno fugaci e superficiali per supportare il loro presidente, che, dopo aver ottenuto il placet dalla Federazione, si è fatto in quattro per dare la giusta rilevanza all’importante appuntamento.
“Le cose belle si ottengono con tanta forza di volontà e mai con la bacchetta magica - sottolinea Carrucciu - e solo chi è abituato a lottare con la burocrazia e tutti gli innumerevoli aspetti di un’organizzazione sa quanto lavoro ci sia alle spalle. Ringrazio in primis tutto il Tennistavolo Norbello, i miei familiari, dirigenti, amici, collaboratori, la Federazione, la Regione Sardegna, gli enti locali e i vari sponsor, che ci hanno voluto dare una mano concreta. Penso che grazie anche alle nostre iniziative quest’angolo remoto dell’isola abbia avuto l’opportunità di farsi conoscere in Italia e nel mondo. A trarne vantaggio anche la nostra amata disciplina sportiva, che ha bisogno di queste promozioni. Senza dimenticare che il movimento pongistico sardo ha avuto un’occasione imperdibile per vedere in azione atlete di altissimo livello”.
Poi prosegue:
“Sono sicuro che se la Federazione ottimizzasse meglio tutti gli appuntamenti di questo genere, in Italia si parlerebbe molto più di tennistavolo. Mi fa piacere che i delegati regionali di diverse Federazioni sportive siano intervenuti, riconoscendo l’importanza di un evento di tali proporzioni. E poi gli stessi appassionati non sono rimasti insensibili, venendoci a trovare. Ma ho ancora in mente le facce delle atlete, che hanno ricevuto tanto affetto in contesti inusuali e inaspettati. Un saluto va a Maurizio Gatti per la sua inconsolabile perdita, questa bella giornata l’abbiamo dedicata a lui e alla sua amata Susi”.