Cina implacabile, anche a Bendigo i sette titoli mondiali juniores sono suoi
Per la settima volta nella storia della manifestazione, la Cina ha conquistato tutti e sette i titoli in palio. Nella sedicesima edizione dei Campionati Mondiali Juniores di Bendigo, in Australia, al conteggio ha aggiunto anche due argenti e tre bronzi, dominando il medagliere, davanti a Giappone (quattro argenti e due bronzi), alla Russia (un argento e un bronzo), Taipei (quattro bronzi), Francia (due bronzi) e Corea del Sud e Romania (un bronzo).
Nelle gare a squadre le finali sono state in entrambi i casi contro il Giappone, che si è arreso per 3-0 in campo maschile e per 3-1 nel femminile. Sul terzo gradino del podio sono salite Francia e Taipei fra i ragazzi e Russia e Corea fra le ragazze.
Nel singolare maschile le prime due teste di serie erano lo statunitense Kanak Jha e l’indiano Manav Vikash Thakkar e nessuno dei due è arrivato in semifinale. A interrompere la monotonia asiatica è stato l’ottimo romeno Cristian Pletea, numero 5 del seeding, che ha inflitto un 4-0 negli ottavi al taipeano Li Hsin-Yang e uno più pesante nei quarti al cinese Yu Heyi. In semifinale l’altro cinese Xu Haidong lo ha costretto (4-0) a un bronzo comunque scintillante. Pletea ha dunque concluso nel modo migliore la sua permanenza nel settore giovanile e intanto ha fatto anche le prove generali in ambito senior, essendo salito sul podio per la prima volta al recente Challenge Open di Bielorussia. L’anno scorso il Vecchio Continente aveva addirittura qualificato lo svedese Truls Moregard alla sfida conclusiva. Alla fine si è laureato campione Xu Haidong, per 4-1 sul giapponese Yukiya Uda. Ha condiviso il bronzo con Pletea l’altro cinese Xiang Peng.
Più difficile entrare nella zona nobile nel femminile e infatti non c’erano europee già nei quarti. Le ultime a salutare la compagnia negli ottavi sono state la francese Lucie Gauthier, la romena Andreea Dragoman, la polacca Katarzyna Wegrzyn e la russa Mariia Tailakova. Troppo forti per tutte le avversarie le prime due del tabellone, Shi Xunyao e Qian Tianyi , che infatti si sono contese la vittoria in una sfida all’ultimo sangue che la numero 2 Qian si è assicurata per 4-3 su Shi. Terzo posto ex-aequo per la taipeana Su Pei-Ling e per la nipponica Yumeno Soma.
Nei doppi il compito di fronteggiare la superiorità asiatica è più praticabile e infatti nel maschile due coppie europee hanno raggiunto le semifinali. I russi Maksim Grebnev e Lev Katsman, campioni d’Europa in carica, hanno fatto anche meglio e, battendo per 3-0 i francesi Irvin Bertrand e Leo De Nodrest, che nei quarti avevano eliminato per 3-1 i giapponesi Shunsuke Togami e Yukiya Uda, si sono guadagnati il diritto di giocare per il primato. Alla resa dei conti, però, il predominio cinese non è stato minimamente messo in dubbio e Xiang Peng e Xu Haidong hanno avuto la meglio per 3-0. I taipeani Feng Yi-Hsin e Li Hsin-Yang hanno completato la zona medaglia.
Nel doppio femminile le semifinali sono state due sfide fra Cina e Giappone e il bilancio è stato di un successo a testa. Nell’atto conclusivo Huang Fanzheng e Shi Xunyao hanno regolato per 3-0 Miyuu Kihara e Yumeno Soma. Le nipponiche Miyu Nagasaki e Satsuki Odo e le cinesi Guo Yuhan e Qian Tianyi si sono messe al collo il bronzo.
Molto equilibrato il doppio misto, con sei delle sette gare degli ultimi tre turni che si sono decise al quinto set. I cinesi Xu Yingbin e Shi Xunyao si sono imposti sui connazionali Yu Heyi e Qian Tianyi, dopo aver rischiato l’eliminazione nel turno precedente, costretti a risalire da 0-2 contro i taipeani Feng Yi-Hsin e e Su Pei-Ling, bravi a scongiurare un podio tutto cinese, grazie all’acuto nei quarti su Xiang Peng e Huang Fanzhen. Al loro fianco si sono piazzati Xu Haidong Guo Yuhan.
L’Italia non era riuscita a qualificare le squadre, dopo la partecipazione della maschile di due anni fa in Sud Africa e di entrambe dello scorso anno, essendo il Paese organizzatore, e attraverso la classifica individuale ha potuto presentare tre atleti. Jamila Laurenti (Gruppi Sportivi della Polizia di Stato - Fiamme Oro), Matteo Mutti (Aon Milano Sport) e Carlo Rossi (Marcozzi Cagliari) erano guidati dal tecnico federale Lorenzo Nannoni. Tutti hanno disputato il singolare e il misto e Mutti e Rossi anche il doppio maschile.
Nel singolare Laurenti ha fatto il massimo, aggiudicandosi il girone con tre successi per 4-1 sulla singaporeana Zhang Wanling, per 4-0 sulla canadese Kelly Fei Zhao e per 4-1 sulla svedese Christina Kallberg. Nei sedicesimi del tabellone un sorteggio crudele l’ha messa di fronte alla cinese Qian Tianyi, futura campionessa del mondo, che si è imposta per 4-0.
Rossi si è qualificato per via della classifica avulsa, dopo aver prevalso per 4-0 sul tedesco Daniel Rinderer e per 4-1 sull’hongkonghese Maurice Kai Ning Chong e aver perso per 4-1 contro il francese Leo De Nodrest, che a sorpresa il giorno prima aveva ceduto per 4-1 a Rinderer. Nei sedicesimi è stato eliminato per 4-1 dal taipeano Feng Yi-Hsin, uscito negli ottavi per 4-2 per mano dell’indiano Thakkar.
Mutti ha terminato il suo percorso nel girone, facendo seguire al complicato successo per 4-3 sul bielorusso Uladzislau Rukliatsou la netta sconfitta per 4-0 a opera dell’indiano Jeet Chandra, spazzato via nel primo turno per 4-0 da Pletea.
Nel doppio Mutti e Rossi nei sedicesimi hanno avuto la meglio per 3-0 sugli hongkonghesi Maurice Kai Ning Chong e Pau Yik Man e negli ottavi sono stati piegati per 3-0 dai romeni Pletea e Rares Sipos. Nel misto Rossi e Laurenti nei trentaduesimi hanno messo sotto per 3-2 i russi Maksim Grebnev e Kristina Kazantseva e nei sedicesimi hanno trovato disco rosso per 3-0 contro i giapponesi Yuta Tanaka e Miyu Nagasaki. A Mutti e alla serba Tijana Jokic sono stati subito fatali (1-3) i tedeschi Kay Stumper e Anastasia Bondareva.
L’appuntamento è dunque rinnovato al prossimo anno, quando la rassegna iridata si svolgerà a Bangkok, in Thailandia, dal 24 novembre all’1 dicembre.