Umberto Mellini, nuovo designatore arbitrale: «Grazie per la fiducia, farò il possibile per non deluderla»
Quando il presidente del nostro settore Mario Re Fraschini mi ha attribuito l'incarico di nuovo designatore nazionale arbitrale, confesso che mi sono sentito disorientato per questo cambiamento repentino della mia attività, in quanto, pur essendo onorato per la considerazione ricevuta, mi sono visto "menomato della mia passione di arbitro”!!! Ebbene SI “menomato”, perché, fintanto che svolgerò questo compito, non potrò arbitrare negli incontri a squadre e mi mancherà la motivazione principale per la quale mi sono avvicinato a questo magnifico sport. D’altro canto, da persona ragionevole, mi sono reso conto che il movimento, per avere la spinta propulsiva per la sua attività, ha bisogno della partecipazione fattiva di moltissimi soggetti, tutti egualmente importanti, tra cui, appunto, quella del designatore degli arbitri, che sono i garanti della conduzione degli incontri nel rispetto delle norme che regolano la nostra disciplina.
A dire il vero, la richiesta di accettare l’incarico mi è giunta a sorpresa, mentre mi trovavo con la mia famiglia in una località di mare, sdraiato su di un lettino a prendere il sole. Non ho avuto molto tempo per decidere, perché bisognava iniziare a lavorare sulle designazioni della nuova stagione agonistica. Ho sottoposto al presidente Re Fraschini alcune mie perplessità, legate sia a motivi familiari sia appunto all'impossibilità di arbitrare in Italia gli incontri a squadre.
Ammetto che sono stato molto in dubbio sull’opportunità di accettare tale oneroso incarico, anche se nella mia vita lavorativa non mi sono mai fatto scoraggiare dagli oneri e dalle responsabilità. Dopo aver riflettuto ha prevalso il mio senso di responsabilità e di collaborazione, innato nel mio carattere e nel significato morale che attribuisco al vivere in Società.
Ho dunque accettato e mi sono gettato anima e corpo nella mia nuova missione. Siccome i recenti corsi organizzati su tutto il territorio nazionale ci hanno permesso di avere a disposizione ben 70 Aspiranti Giudici Arbitri, mi sono subito messo in contatto con i Fiduciari Arbitri Regionali che li avevano formati, per avere informazioni più puntuali sulle loro capacità e sull'eventuale possibilità di coinvolgerli nell'attività.
A questo proposito so che a livello locale parecchi colleghi si stanno dedicando, a loro spese, a queste new entry nella nostra categoria, per mettere al loro servizio l'esperienza che li contraddistingue e velocizzarne così la crescita. Mi auguro che queste forme di collaborazione s'intensifichino un po' in tutte le Regioni, in modo tale che l'inserimento dei nostri A.G.A. possa avvenire nei tempi più rapidi possibili.
Termino con i ringraziamenti, da indirizzare a Roberto De Benedetti, che è stato il mio predecessore come designatore, per il prezioso supporto che mi ha finora fornito e che, sono sicuro, mi continuerà a fornire sperando, da parte mia, di continuare a operare nell’incarico con la stessa sua capacità, dimostrata nel corso del decennio da lui condotto. Grazie a Roberto e ai vertici della nostra Federazione e del Settore arbitrale per la fiducia accordatami, motivo per il quale darò il massimo di me stesso per onorarla.